Questa la segnalazione di Fabiano De Angelis arrivata al blog sul motivo della convocazione del Consiglio Comunale alle 7,30 del 9.11.2019:
Nel Comune di Chianciano…(paraponziponzipò) è successo un fatto strano…(paraponziponzipò)!
Sabato scorso, il 9 di Novembre, si è tenuto un singolare Consiglio Comunale. Singolare nell’orario, le 07,30, nel giorno, il sabato e singolare per l’ Ordine del Giorno. A scanso di equivoci, il suddetto Consiglio non aveva nulla di sbagliato, era stato convocato lecitamente, nei termini di legge e tutti i consiglieri avevano ricevuto la documentazione nei tempi dovuti. Il fatto strano, come stavo scrivendo, è stato nel cosa si è votato, il motivo di tutta questa urgenza è scaturito da una serie di accertamenti fatti da sei magistrati contabili della Corte dei Conti Regionale nel nostro Comune. Dai controlli finanziari e contabili, tra le altre cose, i magistrati hanno rilevato che il T.F.R. (si avete capito bene....) spettante al Sindaco per il fine del precedente mandato era stato “allocato nell'avanzo di amministrazione dell'anno 2015 e 2016 nella quota disponibile anziché essere accantonato come per legge nella quota indisponibile e quindi non spendibile. Questo marchiano errore, come meglio definito dalla Corte dei Conti “....costituisce una grave irregolarità contabile..........”, agli occhi dei terzi che leggono i bilanci comunali e poi nei fatti ha fatto risultare un importo “spendibile” degli avanzi positivi di amministrazione che in realtà non esisteva. Tale grave errore contabile ha determinato anche il suo ripetersi negli esercizi successivi al 2015 e 2016 e fino ad oggi come sottolineato dalla stessa Corte dei Conti nella sua relazione, quindi non è finita qui. Per meglio definire la situazione si può liberamente affermare che il personale dipendente del Comune di Chianciano Terme, preposto alla tenuta delle scritture contabili e redazione del bilancio al pari della Giunta Comunale e del Sindaco, hanno acclarato la loro superficialità ed a ragion del vero sarebbe meglio dire incompetenza ed inadeguatezza, risulta ancora più grave raccontare tutto ciò pensando che si parla di “SOLDI PUBBLICI”. Stando ai pesantissimi rilievi della magistratura contabile, è evidente che i bilanci del Comune di Chianciano Terme sono stati redatti, fino ad oggi, in maniera “casareccia” .
La mozione votata in questo strano Consiglio è servita a sistemare questo grave errore nella contabilità comunale. Altra cosa strana è stata la decisione dell’ opposizione (si fa per dire) di non presenziare al Consiglio. La Delibera redatta dal pool di magistrati della Corte dei Conti Regionale sancisce che :” I rendiconti 2015 e 2016 del Comune di Chianciano Terme (SI), come rappresentati nella relazione dell’organo di revisione, nei prospetti ad essa allegati e negli atti acquisiti nel corso dell’istruttoria, evidenziano le seguenti criticità o irregolarità gravi, che danno luogo a specifica pronuncia di accertamento. “
Sempre nella Delibera si legge che : “La gestione complessiva ha chiuso, dal punto di vista contabile, con un avanzo di amministrazione pari a 10.340.546,60 euro. Tuttavia, la composizione di tale avanzo e la quantificazione della quota disponibile non risultano correttamente determinate, in quanto l’ente non ha provveduto alla corretta definizione delle poste accantonate, vincolate e destinate ad investimenti confluite nel risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015. “
I magistrati spiegano meglio scrivendo che : “Quanto sopra rilevato in merito alla corretta definizione delle componenti del risultato di amministrazione, pur in presenza di un risultato di amministrazione positivo al termine della gestione 2015, costituisce una grave irregolarità contabile, in quanto l’avanzo di amministrazione (quota disponibile) risulta di fatto alimentato da risorse vincolate che risultano distolte dal loro ordinario impiego per essere destinate al finanziamento di spese di diversa natura nonché da risorse che dovevano essere allocate nella parte accantonata del risultato e da considerarsi pertanto indisponibili. “
Ma le gravi irregolarità e criticità non finiscono qui, dall’ analisi dei bilanci comunali la Corte dei Conti rileva che : “Dall’esame istruttorio condotto sul rendiconto 2015, è emerso che l’ente non ha proceduto ad effettuare in bilancio la corretta e integrale contabilizzazione delle movimentazioni dei flussi di cassa relativi alle entrate a specifica destinazione, come previsto dall’art. 180 TUEL per le modalità di riscossione, e dall’art. 195 TUEL per il loro successivo utilizzo e, altresì, alla dovuta riconciliazione delle scritture di cassa dell’ente, nella sua partizione vincolata e libera, con quelle dell’istituto tesoriere.
Sempre in relazione alla quantificazione della cassa e delle sue componenti (vincolata e libera) sono emerse ulteriori problematiche alla corretta e integrale contabilizzazione delle movimentazioni dei flussi di cassa riferiti ad entrate che, in base alle disposizioni del d.lgs. 118/2011, hanno le caratteristiche per poter essere definite vincolate e, in particolare, riguardanti i proventi da sanzioni amministrative pecuniarie del codice della strada.
Dall’esame della documentazione istruttoria, come attestato dallo stesso organo di revisione, è emerso che l’ente non ha provveduto alla determinazione della cassa vincolata al 1 gennaio 2015 e, neppure, alla data del 1 gennaio 2016. Le risultanze della contabilità di cassa dell’ente non risultano, pertanto, riconciliate con quelle dell’istituto tesoriere. “
Sempre sulle entrate provenienti dalle multe, il pool di magistrati delibera che : “Per quanto riguarda la contabilizzazione delle movimentazioni contabili di cassa 2015 riguardanti riscossioni relative a sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del codice della strada che per legge risultano vincolate almeno nella misura del 50 per cento, è emerso che l’ente non ha comunque ritenuto rilevare tale vincolo nella gestione della cassa. “
Per legge, il 50% di quanto ottenuto dalle multe relative alle violazioni del codice della strada, deve essere impiegato per la manutenzione delle strade stesse.
Questa Delibera definisce, inequivocabilmente, le azioni in questione poste in atto dall’Ufficio Finanze e Tributi del Comune di Chianciano in modo gravemente irregolare, inefficace, improprio. Addirittura arriva a ritenere non corretta la gestione dei flussi di cassa tenuti dall’Ente. Le stesse criticità e irregolarità gravi sono state rilevate anche per l’ anno 2016, e dovranno essere controllati anche il 2017 ed il 2018…
La Delibera della Corte dei Conti, pubblicata il 10 Settembre 2019 , avrebbe permesso ad una opposizione di fare fuoco e fiamme in Consiglio Comunale, ma sabato 9 Novembre mattina si è presentato un solo consigliere di Insieme per Chianciano per leggere una comunicazione di non partecipazione , dai toni inutilmente aspri, dai contenuti imprecisi e a tratti di difficile comprensione. Come di difficile comprensione, alla luce di questi fatti, risulta la sperticata difesa della (ex) responsabile dell’ Ufficio Finanze e Tributi da parte del Piccinelli, avvenuta nel consiglio comunale precedente a questo, nel quale si deliberava l’ associazione del servizio in questione all’Unione dei Comuni, esautorando, di fatto, chi era responsabile del servizio così pesantemente “bastonato” dalla Corte dei Conti. Il Marchetti, ha fatto una cosa giusta, ha cambiato la responsabile della tenuta dei conti del nostro Comune, ma una “opposizione” combattiva, avrebbe dovuto incalzare la Giunta sul mancato controllo del lavoro svolto dai dipendenti comunali in un settore così delicato, e si che non mancano le competenze all’interno della stessa Giunta. Avrebbe preteso delle spiegazioni più consistenti del semplice “non c’erano le condizioni di relazioni politiche con i Comuni limitrofi” e “ non potevamo farlo a maggio, prima della scadenza del mandato, per non far ricadere le nostre scelte su chi avrebbe eventualmente vinto le elezioni ormai prossime” dette dal Sindaco. Chi è eletto alla guida di un Comune deve esercitare le funzioni di controllo e si deve prendere le sue responsabilità, se i “conti “ non tornano se ne deve accorgere e deve intervenire sui responsabili, senza indugio, con l’unico scopo di tutelare il bene comune. Cambiare la dirigente dopo la Delibera/druscione dei magistrati contabili, sminuisce e di molto, la giustissima decisione presa dal Marchetti. E’ vero che da fuori è tutto molto semplice, ma, francamente, da un Sindaco commercialista e revisore dei conti, mi sarei aspettato di più in un frangente così grave e delicato.
PS: la Delibera per intero la trovate nel sito del Comune, cliccate prima su Amministrazione trasparente , poi su Controlli e rilievi sull’Amministrazione e troverete il pdf con la Delibera della Corte dei Conti. Buona lettura.
Fabiano De Angelis
a voi le considerazioni....
Saluti,
Valtubo
PS: ULTIMI GIORNI PER VOTARE NEI SONDAGGI IN BARRA A DESTRA