Domenica è uscito un articolo su La Nazione riguardo la vendita della quota di gestione della società Terme di Chianciano, in possesso del Monte dei Paschi, pari al 47%, a favore del fondo immobiliare di Massimo Caputi, già gestore delle Terme di Saturnia. (Cliccare qui per leggere articolo!)
Il fondo americano a cui fa capo Caputi già aveva partecipato alla corsa arrivando alle spalle del fondo russo che poi si è ritirato, dunque era il naturale favorito all'acquisto, ma ancora nulla è in realtà certo, ancora poca sostanza.
Quello di cui si parla è per ora è una probabile opzione di acquisto sulle quote MPS, che molto probabilmente verrà definita quando e se Caputi avrà la certezza di ottenere la maggioranza, il 51% almeno della gestione, dunque dovrà cercare tra gli altri soci chi gli cederà la percentuale mancante.
La Regione è la più desiderosa di liberarsi delle quote, ma da quando ha aperto il bando con i vincoli su piano industriale, mantenimento del personale etc. le aste sono andate deserte, probabilmente perchè i vincoli le rendevano inappetibili ai ben 6 soggetti privati che avevano manifestato precedentemente interesse.
Il Sindaco Marchetti sostiene che non ci sono rischi per il personale attuale e che anzi si apriranno altre opportunità di lavoro con la nuova società, sul secondo punto posso essere anche d'accordo sul primo molto meno, penso che se l'acquisto andrà in porto molti posti degli attuali dipendenti salteranno, specialmente i vari quadri dirigenziali.
Comunque vada le terme ne usciranno fortemente modificate sia come società che come visione che come prodotto per la città e Chianciano subirà un forte cambiamento.
Saluti,
Intervista a Nicola Bettollini Partito Comunista di Chianciano Terme su vendita e dipendenti di Terme di Chianciano:
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