Questa la mail arrivata al blog di un cliente di Chianciano che racconta la sua nostalgia per la Chianciano che fu e che descrive come l'ha vista adesso.
Buongiorno,
seguo da tempo il tuo blog (perdonami se ti dò del tu, ma mi sei diventato familiare) ed è un modo per avere ancora notizie e legami con la "mia" Chianciano.
La prima volta che sono venuto a Chianciano era l'estate del 1974, insieme ai miei genitori. Avevo 6 anni ed era la prima volta che andavo in vacanza e lontano da casa per due settimane!
Sarebbe diventata una consuetudine nella mia famiglia: per anni e anni avremmo frequentato Chianciano, portando con noi parenti, amici, convincendoli di quanto valesse la pena passare un paio di settimane a Chianciano, in tranquillità e senza annoiarsi.
Inutile dirlo, era bellissima Chianciano negli anni '70/'80: forse un modo molto diverso da oggi di far vacanza ma... tanta gente ovunque, alberghi pieni, la routine dell'Acquasanta la mattina, i pomeriggi al Fucoli (e c'era sempre uno spettacolo, artisti importanti, pienone), le passeggiate serali passando per la Macerina, via Roma e Piazza Italia illuminate dai negozi aperti anche dopo cena. Er0 un bambino, naturalmente i ricordi dolci si amplificano; ma vivevo con grande serenità quei giorni, in compagnia dei miei genitori, felici per quei momenti. E io felice con loro.
I miei amavano profondamente Chianciano e - anche quando le cure termali non sono state più fruibili con le convenzioni di prima - hanno continuato questa tradizione. Fino al punto estremo, in cui una sera del 2005, dopo una serata passata a ballare, mio padre ha avuto un malore improvviso ed è morto. Proprio lì, mentre era felice, insieme alle persone che amava di più e nel posto che amava di più dopo casa sua. E mentre ero con lui, perché aveva invitato me e mia moglie a trascorrere un paio di giorni insieme, in ricordo dei tempi che furono.
Sono tornato anch'io, con mia moglie e mio figlio, un paio d'anni fa, per respirare ancora l'aria della mia infanzia, ma anche per un passaggio in notturna, in famiglia, alle piscine Theia.
Tutto un lungo preambolo per dirti questo: sono appena tornato da un weekend passato in casa di amici da quelle parti e sono passato per Chianciano.
Certo, era il 1 maggio, pioveva ed era tutto chiuso. Certo, c'è l'attenuante della pandemia, che ha dato una mazzata tremenda al sistema già in crisi da anni. Ma quello che ho visto va oltre. Il degrado, l'abbandono, una città fantasma, destrutturata, senza capo né coda.
Erbacce che invadono l'ingresso del Fucoli, dove una volta si giocava a tennis, a basket, a bocce, a minigolf. Un silenzio incredibile, viali spenti, un'imbarazzante sensazione di sconfitta.
E quando mio figlio mi ha chiesto, nella sua trasparente ingenuità, "Papà, quando torniamo a Chianciano?" per la prima volta nella mia vita non sarei stato felice di tornare. E ho cercato una scusa qualunque per non dire che non era in programma, che non sapevo quando saremmo tornati.
E ho provato una fitta di dolore, ho trattenuto le lacrime. Come se qualcosa di mio, di caro, di viscerale, mi fosse stato strappato via.
Non voglio addentrarmi in analisi economiche e finanziarie sulle potenzialità di Chianciano, sulle capacità ricettive, sulla cortesia e disponibilità degli albergatori, dei commercianti, di un sistema che funzionava come una macchina da guerra e che sembra sia stato sconfitto proprio da quella stessa macchina; voglio solo manifestarti il mio stato d'animo, sfruttando il tuo blog per trasmetterlo a tutta Chianciano, che amo come fosse mia, a cui mi sento legato ancora oggi, anche se soffro ad ogni articolo che leggo, sperando in buone notizie che davvero sembrano non arrivare mai.
Scusami se ti ho fatto perdere del tempo con una mail così lunga, ma avrei da scrivere un libro pieno di ricordi e volevo solo condividere le cose salienti.
Grazie per la pazienza.
Enzo Vallozza
Pescara
Questa nell'immagine la lettera (Cliccateci per ingrandirla) dell'Associazione Albergatori indirizzata a Sindaco, Presidente di Terme Immobiliare e Presidente Terme di Chianciano, che chiede la data di riapertura della Macerina ricordo che l'ordinanza di chiusura scade il 30 giugno!
Saluti,
Valtubo