Al via con più di 6 mesi di ritardo il bando per la promozione e restituiti alla Regione Toscana Più DI 150.000 euro che dovevano essere la benzina promozionale DI CHIANCIANO: non saranno spesi e tornano al mittente.
La Giunta Marchetti è riuscita a fare un bell’arrosto anche per questa opportunità che non si ripeterà più. Ricostruiamo brevemente i fatti: il 15 marzo 2021 la Regione delibera 313.468 mila euro a favore della promozione e valorizzazione dell’attività termale di Chianciano ed affida al Comune le risorse, che a sua volta affida all’Unione dei Comuni il bando, ed insieme decidono di usare la stessa filosofia degli appalti pubblici: meno mi fai spendere, tanto più punteggio assegno alla tua proposta; approccio che nella promozione non si usa più.
La strada corretta invece sarebbe stata: “io ti do 350.000 euro e te mi dici tutto quello che esegui con questi soldi”.
Ma la nostra comunità evidentemente deve essere penalizzata anche questa volta. Alla fine il mega bando ( che ha impiegato quasi 1 anno, fra delibere, pubblicazioni, assegnazioni fasulle per poi scoprire che il DURC non c’era…..) è stato vinto da una società romana che si chiama “Pirene” che ha presentato una offerta di 129.000 più IVA e così la cifra per promuovere Chianciano si dimezza e nella delibera fatta dalla giunta Marchetti a dicembre, si assegna l’incarico per una attività promozionale che doveva far resuscitare la morente Chianciano e che diventa un pannicello caldo.
Esattamente nella determina firmata dal comune le cifre sono 52.460 all’anno, per 3 anni…..e che ci fai con così pochi soldi? Nel bando si chiede di tutto: studio di mercato, rete fra gli operatori, foto e video nelle 4 stagioni, gruppi d’ascolto, definizione di un nuovo prodotto turistico, promozione sui canali TV del nuovo prodotto, nuovo marchio, ufficio stampa, formazione e chi più ne ha più ne metta. “Questo amore sarà un disastro” scriveva Anna Premoli in un libro sulle storie che, per evidenza dei fatti, portano solo danni. E così finirà il tanto sognato bando: nato morto prima di partire. L’unica che sorride è la Regione Toscana che vedrà i suoi soldi indietro. C’ha fatto bella figura , ci ha dato le risorse e noi anche stavolta non abbiamo saputo spenderle.
Saluti,
Valtubo