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lunedì 3 aprile 2023

Tari Chianciano Terme come siamo arrivati a questa situazione

 


L'ex consigliere del Movimento 5 Stelle Fabiano De Angelis invia al blog la ricostruzione di come si è creato il costo, secondo molti eccessivo, della Tari a Chianciano Terme che ha portato alla segnalazione della Corte dei Conti del buco di Bilancio

E in principio(circa cinquant’anni fa), fu la Regione. E il PD, o PCI, PSI e PSIUP come si chiamava allora, disse: è cosa buona e giusta, è nelle nostre corde, la amministriamo noi, è cosa nostra.
Tra le tante incombenze dovettero pensare a come gestire la questione rifiuti. La fecero semplice, tant’è che ancora va così, prima ci furono le discariche e poi anche gli inceneritori. Poi, col tempo, ma giusto per salvare la faccia, qualche piccolo impianto per la differenziata ed il compost, ma poca roba e poco efficiente. Quindi in epoca recente, organizzarono il territorio regionale in tre ambiti, Ato Centro, Ato Costa, Ato Sud. Questo portò ad una riorganizzazione della gestione dei rifiuti. L’Europa( a volte esiste a volte no…) impose un bando di gara ad evidenza europea, cioè aperto a tutte le società del settore rifiuti operanti in ambito UE. Ma siccome la gestione dei servizi, rifiuti, acqua, gas, elettricità, porta lauti guadagni e quindi consensi elettorali, gli amministratori della Regione, i politici se vogliamo esser chiari, non avevano intenzione di mollare l’osso. Il primo ad essere riorganizzato, tra il 2012e il 2013, fu AtoSud, comprendente Siena Arezzo e Grosseto. Fecero quindi un bando di gara su misura alle vecchie società di gestione delle singole province.
Ato Sud, su proposta del suo Direttore Generale, l’Assemblea di ATO composta da tutti i Comuni delle tre Provincie, all’unanimità mise fuori dal perimetro di gara gli impianti di trattamento, stipulando prima del bando le convenzioni per il loro utilizzo, così che, chi avesse vinto, avrebbe avuto l’obbligo a rispettarle, senza possibilità di scelta. Altro obbligo del bando (accordo integrativo in data 24/12/2013), era quello di accollarsi i crediti Tares/Tia(ora Tari) che vantavano le vecchie società di gestione, Sienambiente per quanto ci riguarda, che furono approssimativamente calcolati in non meno di 10,5 milioni di euro, e questo fu il “il peccato originale”. Ovviamente tutto ciò, fu fatto a sommo studio per scoraggiare chiunque a partecipare al bando e far rimanere i soliti noti a capo del baccellaio e soprattutto a far uscire i credi Tares/Tia(Tari) dal portone e farli rientrare dalla finestra.
A quei soldi non volevano proprio rinunciare. Con la deliberazione n. 73/PAR del 28/04/2015 la Corte dei conti della Toscana dichiarò inesigibili i crediti Tia, ma col DL 78/2015 che con i tagli alla Sanità per 2,3 miliardi , diete una bella mazzata all’assistenza sanitaria nelle Regioni, oltre a questo, aggiornando un piccolo comma, il 654 bis all’art.1 della legge 147 del 2013 ,il PD , rese di nuovo esigibili i creditiTares TIA, all’epoca si parlava, per il Comune di Chianciano, di circa 2 milioni di euro. Tutto questo, più altre clausole definite dagli inquirenti “vessatorie”, portarono agli arresti domiciliari l’allora direttore generale, con le accuse di corruzione e turbativa d’asta ed il rinvio a giudizio per l’allora AD di 6Toscana e l’allora Ad di Sienambiente. Venne attivata anche L’Anac, all’epoca diretta da Cantone, che chiese il commissariamento di 6Toscana.
Ovviamente a dicembre scorso, nel processo, sono stati tutti assolti. Nel Giugno del 2014, quando la Giunta di Puntoacapo si instaurò nel nostro comune, trovò questa situazione che era stata ereditata dalla precedente amministrazione. Il Comune di Chianciano aveva sottoscritto l’accordo con 6Toscana. Quindi, riguardo all’ultima giunta piddina, le cose erano tre, o avevano letto gli atti ed erano d’accordo, o lo avevano letto ma non lo avevano capito, o non lo avevano letto proprio. Scegliete voi. Nel Dicembre del 2014 i Sindaci dei Comuni di Manciano, Sorano, Capalbio, Monte Argentario, Scansano, Pitigliano, Orbetello, Magliano in Toscana e Isola del Giglio si ribellarono a questa situazione perché capirono subito che i costi della Tari non avrebbero fatto altro che lievitare. Furono lasciati da soli e lo scarso peso politico del loro dissenso fece spegnere “l’insurrezione”, forse se i comuni dissidenti fossero stati più numerosi… Io all’epoca, consigliere comunale alle prime armi, feci presente questo a Puntoeacapo, ma non fui ascoltato. Erano entrati da poco alla gestione del Comune e non sapevano bene cosa dovessero fare, ora lo capisco. Il problema risiedeva nel fatto che all’epoca, ancora non c’era il pareggio di bilancio in obbligo, e i comuni vedevano ripienati i loro conti in rosso dalle contribuzioni dello Stato, quindi la gestione era più allegra. E venne Bersani, ed egli disse che il pareggio di bilancio era cosa buona e giusta. Lo volle financo in Costituzione ed i nodi vennero al pettine. Grazie Bersani sempre sia lodato! A questo punto della storia, io non ho elementi per dire quanta parte di quel milione circa di euro che viene contestato, dalla Corte dei Conti, come mancante dal bilancio Comunale, sia riferibile al vecchio credito vantato dalle società che gestivano i rifiuti prima di 6Toscana. Quel debito, dopo più di tre anni di accertamenti venne calcolato in circa 17,5 milioni, di cui a carico del nostro comune circa 1,9 milioni. Il fatto che, nella Delibera della Corte dei Conti si faccia continuamente riferimento alla ”…voce di entrata Tari/Tares…” qualche sospetto me lo fa venire…
Su questa terra siamo tutti peccatori, questo è un fatto, ma ognuno risponde dei suoi.
Quando però si parla dei peccati dei nostri “amministratori” non funziona mai così, a pagare siamo sempre noi cittadini.
Quando venne creato il mostro di 6Toscana la Giunta Ferranti con tutti i suoi assessori non fece un fiato, firmò e zitti. La Giunta Marchetti si trovò con le cose fatte, ma non prese nessunissima posizione (poteva quantomeno schierarsi coi comuni “ribelli” del grossetano). Qualcuno potrebbe dire che in questi anni i nostri amministratori avrebbero dovuto esser più previdenti ed accantonare quei fondi per far fronte a quel peccato originale, che in parte ci si trascinava da tempi ben più lontani. Fare il Sindaco, significa decidere come spendere i soldi pubblici, significa fare delle scelte. Ho fatto questo piccolo riassunto solo per dare ai miei concittadini un po’ di elementi su cui riflettere. Col senno di poi, siamo tutti bravi, tutti allenatori di calcio, tutti generali, tutti virologi, tutti sindaci…

Fabiano De Angelis


Saluti,


Valtubo

venerdì 10 marzo 2023

Slitta ancora la data per il concordato di Terme di Chianciano


Nella trasmissione l'Agenda Rossa trasmessa da Nti l'8 marzo con ospiti il Sindaco di Chianciano Andrea Marchetti, Paolo Piccinelli e Simone Mannucci è stato annunciato dal Sindaco lo slittamento, per l'ennesima volta, del concordato per Terme di Chianciano.
Nello sviluppo del dibattito il Sindaco ha dato la responsabilità per l'ennesimo rinvio alla Regione Toscana, alla quale scriverà, per il mancato accordo su riduzione affitto, da 600.000 euro a 300.000 euro presente nel contratto stipulato da precedente gestione e per il pagamento delle manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Nell'ultima parte della trasmissione hanno affrontato il tema del buco di bilancio segnalato dalla Corte dei Conti.
Interessante il passaggio dove il Sindaco a domanda su prossime elezioni dichiara la sua non appartenenza a nessun partito, come al solito fa dichiarazioni di appartenenza politica a secondo delle situazioni su questo aspetto è molto "fluido".
Pubblico la puntata perchè molto interessante ed esaustiva per molti aspetti.

Dal canale valtuboblog su youtube


Saluti,


Valtubo  

venerdì 10 febbraio 2023

Chianciano Terme E' l'ora del Commissario


L'incontro di lunedi ha mostrato la vera fine dell'Amministrazione di Puntoeacapo, che ha chiesto in una sorta di pianto/minaccia/accusa ai cittadini, ma più che altro alle attività, di pagare la Tari perchè il bilancio non è più sostenibile.
Ma possibile che dopo 9 anni in cui tutto migliorava, i turisti venivano a frotte grazie alle iniziative dell'Amministrazione, Babbo Natale, Trenino, smart-city (ve la ricordate?), città delle famiglie con pupi sparsi per il paese poi finiti nei boschi etc., adesso c'è un buco di bilancio? Eppure sono stati spesi più di 4 milioni di tassa di soggiorno, con un ritorno per Chianciano pari a zero, hanno comprato l'anno scorso il palamontepaschi, per ridarlo alle Terme, con un guadagno pari a zero hanno completato(?) l'edificio accanto che non si capisce quale ritorno potrà portare etc.
La realtà è ben diversa Chianciano Terme in questi 9 anni ha perso molte attività, attrattività, moltissimi turisti e l'Amministrazione ha fatto un disastroso bando per la promozione che non sta portando risultati.
Pochi giorni fa il Sindaco riportava con vanto articoli/velina per il boom di turisti, ma se si guarda i numeri dell'anno pre-covid paragonati al gennaio-settembre dell'anno scorso quelli di Chianciano sono disarmanti se paragonati ai dintorni, gli altri sono in linea o sopra, noi sprofondiamo:

Questa incapacità di capire e muoversi nel turismo, nello sviluppare e finanziare iniziative a favore del turismo ha determinato la crisi della gestione Puntoeacapo, che con gli aumenti che ha promesso per coprire il buco di bilancio, aumento Imu, aumento Tassa di Soggiorno e verifica dei dati della Tari. che vuol dire controllare le posizioni inesigibili per spalmarle nella Tari di chi paga e dunque aumento della Tari e stretta sui controlli porterà ad un commissariamento de facto.
E allora meglio commissariare il Comune subito, cosi possiamo arrivare il prossimo anno ad avere dopo le elezioni un'Amministrazione che potrà fare qualcosa ed avere un po' di manovra, altrimenti si rischia solo una lunga agonia che ci porterà all'inevitabile, ma in una condizione economica anche peggiore...


Saluti,


Valtubo




sabato 4 febbraio 2023

Chianciano Terme di chi è la Responsabilità?



Mail di Paolo Piccinelli Insieme per Chianciano arrivata al blog:

Trovo poco elegante il tentativo della Giunta di far passare gli albergatori da furbetti, ancor meno quello di metterli alla pubblica gogna. Non pagare a volte, come emerge dallo sfogo di Stefano, non è una scelta.Rimetto insieme alcuni elementi, di tanto in tanto già scritti, ma utili per arrivare al punto.

In un’azienda quando il commercialista ti consiglia di rinegoziare il mutuo, ci sono due motivi:
il primo, perché potresti aver trovato un nuovo prodotto o servizio e allora devi liberare risorse che ti permettano di investire e guadagnare, coprendo anche i costi in più degli interessi che, ovviamente, la banca ti chiederà…
Il secondo, perché sei tecnicamente fallito (rinegoziazione del debito di Terme docet) e quell’operazione ti consente di andare avanti qualche altro anno.
Se il commercialista ha consigliato al Comune di Chianciano di rinegoziare i mutui, facendo spendere all’Ente oltre 600 mila euro in più di interessi, è segno evidente che aveva in mente una delle due opzioni.

Se prendi un mutuo da 700 mila euro per acquistare il Palamontepaschi, ma il giudice temporeggia, non puoi spazientirti e utilizzarlo per altre spese, per poi due mesi dopo, al momento che il giudice da il via libera, prenderne un altro.

Se nello stesso periodo prendi un ulteriore mutuo per acquistare il Parco Fucoli, senza avere idea di cosa fare né dell’uno né dell’altro, a qualche rischio vai incontro… se predisponi un bando per dare in affidamento il Palamontepaschi, ma anziché prevedere un guadagno, prevedi un contributo, la tua situazione economica si aggrava.

Se, dopo aver finito l’album dei selfie, dici che il nuovo progetto di promozione aumenterà le presenze, (prevedendo tra l’altro in bilancio 500 mila euro di tassa di soggiorno) ma passi da 600 mila presenze, dato più basso mai raggiunto dal nostro paese, a 400 mila (producendo un terzo della tassa di soggiorno prevista) mentre i paesi vicini sono in crescita, è inutile tentare di nascondere la realtà pubblicando in serie comunicati stampa dal sapore - va tutto bene - grande risultato - boom di turisti ect.. puoi confondere le idee a qualcuno, ma non a chi in fondo al mese deve far quadrare i conti.
Dunque la difficoltà del bilancio è causata solo dagli albergatori?

Potremmo continuare con i valori immobiliari azzerati, negozi chiusi, gli oltre 50 alberghi che hanno cessato l’attività in questi 9 anni o il numero più basso di residenti mai registrato, o ancora con il nuovo gestore delle Terme che da due anni non vuole rivelare il suo piano industriale e una Giunta che non lo reclama, i 4 milioni di tassa di soggiorno spesi in maniera del tutto sterile e tanto altro ancora… ma servirebbe a poco.

E dunque veniamo al punto: nove anni fa Marchetti si è presentato alla città dicendo che i problemi del paese, erano da imputare alle amministrazioni precedenti. Una posizione sulla quale non ci sono dubbi e che infatti il paese ha condiviso, dando a Marchetti e alla sua Giunta, la responsabilità di risolvere quegli stessi problemi.
Oggi, dopo ormai 10 anni, la situazione è quella sopra descritta.
Adesso di chi è la responsabilità?

Saluti,

Valtubo


PS: AVVISO: PER VOTARE NEL SONDAGGIO SU CHI VORRESTI COME SINDACO A CHIANCIANO TERME CON SMARTPHONE O TABLET ACCEDERE AL SITO IN MODALITA' WEB!!!

giovedì 22 dicembre 2022

Corte dei Conti: Chianciano Terme l'Amministrazione deve trovare 1.016.005,72 euro entro il 7 gennaio


La Corte dei Conti ha notificato all'Amministrazione di Chianciano Terme che deve trovare 1.016.005,72 euro entro il 7 gennaio 2023.
L'Amministrazione di Chianciano secondo la pronuncia della Corte dei Conti, arrivata al Comune il 7 novembre. non avrebbe pagato al Fondo Crediti Dubbia e Difficile Esigibilità il 100% del dovuto, ma solo l'80% per almeno tre anni 2017,2018 e 2019 (ma probabilmente anche nel 2020 e 2021) creando un ammanco certificato di poco superiore al milione di euro ed ha intimato all'Amministrazione di fornire una soluzione entro 60gg, cioè entro il 7 gennaio.
Come ha dichiarato il Vice Sindaco Rossana Giulianelli "Quello che preoccupa e che se le cose rimarranno così c'è il rischio di far esplodere i PEF comunali." (PEF Piano Economico e Finanziario)
Le speranze dell'Amministrazione ripongono nella possibilità di inserire nella manovra del Governo una norma che consenta di versare solo l'80%, se ciò non avvenisse il Comune avrebbe fortissime difficoltà col bilancio....si rischia che la Befana porti molto carbone all'Amministrazione di Chianciano Terme.
In allegato i file della delibera Comunale con il testo completo del Vice Sindaco e la Pronuncia della Corte dei Conti cliccare nei link per leggere o scaricare.



Saluti


Valtubo

PS: AVVISO: PER VOTARE NEL SONDAGGIO DEL CHIANCIANESE DELL'ANNO CON SMARTPHONE O TABLET ACCEDERE AL SITO IN MODALITA' WEB!!!

mercoledì 10 febbraio 2021

Terme di Chianciano bilancio disastroso ma il Pubblico dov'era?




Oggi è uscito sulla Nazione di Siena un articolo (cliccate sulla foto per leggere o scaricare) sull'evoluzione della vendita delle Terme di Chianciano e sulla CATASTROFICA situazione DEBITORIA.
Massimo Caputi è entrato acquistando le quote del MPS, costo 30.000 euro, dichiarandolo “un atto di fede”, ma adesso attenderà l'assemblea dei soci del 24 febbraio per sapere se investire realmente nella società, tutto dipenderà dal fatto che i soci stralcino i propri debiti o meno.
Caputi è l'ultima speranza per salvare le Terme re dobbiamo sperare che tutto vada bene, ma visto l'incremento del buco, si parla di 8,2 milioni di euro, l'operazione rischia ancora una volta di impantanarsi e portare la società al fallimento, per Caputi significherebbe perdere 30.000 euro, ma per Chianciano e l'economia legata al turismo il danno sarebbe incalcolabile.
Però una domanda sorge spontanea: ma la parte pubblica della società, la Regione, la Provincia ed il Sindaco che dichiarava di sentire tutti i giorni il Direttore delle Terme, invece di vigilare sul bilancio della gestione, giocavano al Fantacalcio? Come possiamo fidarci di chi ci amministra e diceva che andava tutto bene, che avevamo il “miglior Direttore” e che adesso si scopre copriva un debito ben più profondo delle peggiori previsioni?


Saluti,


Valtubo

 

domenica 26 giugno 2016

Chianciano Terme "Buco" di 13 Milioni di Euro di Residui......


Dopo la segnalazione del Partito Democratico di Chianciano Terme sulle criticità di Bilancio, anche il Movimento 5 Stelle denuncia la situazione critica del Bilancio Chiancianese, segnalando un "buco" di 13 milioni di euro trascinato dalle precedenti Amministrazioni e "nascosto sotto il tappeto" anche dall'attuale:

REGOLE, PRINCIPI, CONTINUITA' E TRASPARENZA

Cosa si intende in una amministrazione Comunale per “regole, principi, continuità e trasparenza” sicuramente una linea guida che ogni amministratore comunale deve seguire nell'ambito dello svolgimento delle proprie funzioni sia esso dipendente che cittadino eletto dalla popolazione, ma, sicuramente, anche un percorso con il quale si forma un corretto bilancio consuntivo e soprattutto il preventivo con gli impegni futuri delle entrate e uscite del Comune. Sicuramente tutto questo non si riscontra in maniera palese nell'operato dell'attuale Giunta Comunale e nei dipendenti amministrativi in ruolo, anzi, evidente è come si tenda, in “continuità” con la precedente giunta uscente, a nascondere la “polvere sotto il tappetto” anziché eliminarla. Da quest'ultima affermazione vogliamo portare all'attenzione di tutti i cittadini Chiancianesi una situazione preoccupante sullo stato dei RESIDUI ATTIVI E PASSIVI del Comune di Chianciano Terme. Orbene, nella seduta del 04/05/2016 la Giunta Comunale di Chianciano Terme procedeva ai sensi ex art. 3, comma 4 D. Lgs. 118/2011 modificato dal D.Lgs. 126/2014 ad acquisire parere del Revisore Legale dei Conti Dott. Marco Menicagli in merito al “riaccertamento ordinario dei residui”, quest'ultimo depositava la relativa relazione, datata 05/05/2016, agli atti del Comune con conseguente archiviazione del verbale nel registro del Revisore dei Conti al n. 8 (otto) dell'anno 2016. Da una attenta analisi di quanto rilevato da parte del Revisore Legale dei Conti Dott. Menicagli (recentemente nominato nel mese di novembre 2015) nel suddetto verbale n. 8, emerge in maniera ALLARMANTE una situazione pericolosa della gestione dei residui attivi e passivi che si “trascinano” in bilancio da prima dell'anno 2010. In particolar modo i Residui Attivi che ammontano a circa 13 milioni di euro! Il Revisore, sempre nel suo verbale, chiede spiegazioni ai capi servizio degli uffici competenti (Ufficio finanze e tributi), questi non le danno o le danno solo parzialmente, stanno nascondendo qualcosa o è solo un modo sciatto e pedissequo di svolgere il proprio lavoro? Verranno presi provvedimenti e/o date sanzioni nei confronti di questi dipendenti comunali? Le passate Amministrazioni, non hanno potuto riscuotere o non hanno voluto? Hanno messo in atto tutti i provvedimenti necessari a tal scopo o si sono ben guardati dal farlo? Quali sono le ragioni della mancata eliminazione dal bilancio degli stessi? Il M5S di Chianciano ha presentato un’interrogazione in merito il 23/05 e la risposta, in sintesi, è stata che, se è pur vero che i responsabili dei servizi non hanno tenuto un comportamento consono al loro elevato grado di responsabilità all’interno dell’amministrazione Comunale, per usare le parole del Revisore, hanno espletato il loro delicato lavoro senza ”una piena consapevolezza dell’importanza di fornire tali motivazioni ai fini di una corretta rappresentazione del risultato di amministrazione e della salvaguardia dei futuri equilibri di bilancio” vengono comunque difesi dallo stesso dicendo che “Sulla scorta della mia esperienza professionale, posso testimoniare che tale scarsa consapevolezza è tuttora assai diffusa presso molti Enti Locali”, come dire, si è vero lavorano in modo cialtronesco ed approssimativo, ma fanno tutti così e amen! Ma ci rendiamo conto! Nel mondo reale, sarebbe accettabile? E la Giunta Marchetti non ha ritenuto di dover sanzionare i suddetti responsabili dei servizi. Il rendimento dei quali,inoltre, non brilla per efficacia ed efficienza, recupero evasione tributaria 16,33% irrisoria, riscossione Tari 42% bassa, riscossione Codice della strada 20% bassissimo.
Facciamo un piccolo passo indietro, cerchiamo di dare una corretta spiegazione di cosa stia a significare Residui Attivi e Residui Passivi. Per residui attivi si intende i “soldi” che il Comune deve ricevere dai cittadini, aziende o enti pubblici, maturati annualmente, che ad oggi non sono stati ancora incassati dal Comune (in una azienda privata verrebbero definiti Crediti), i residui passivi rappresentano i “soldi” che il Comune ha impegnato per sostenere delle spese che finanziano delle opere pubbliche nell'ambito del territorio comunale, ma che ad oggi non sono state ancora del tutto completate o addirittura eseguite e non pagate, poiché non ci sono i “soldi” in cassa, che inizialmente erano stati stanziati in base alle entrate previste per quell'anno (in una azienda privata verrebbero definiti Debiti). Tredici milioni di euro di crediti non riscossi pesano su questa, e ovviamente anche sulle prossime Amministrazioni, come un macigno, di fatto ingessano completamente le iniziative, le politiche direbbe qualcuno, che il governo del Comune potrebbe mettere in campo per invertire questa disperata corsa verso il baratro di Chianciano. Per ritornare all'attuale, dal verbale del revisore del 05/06/2016 emerge con chiarezza una situazione, ribadiamo allarmante, sulla vetustà dei residui attivi e passivi nel bilancio del nostro Comune. Sia per i residui attivi che passivi si parla di una vetustà che è antecedente all'anno 2010! Senza tenere conto che l'art. 3, comma 4 del D.Lgs 118/2011 detta delle regole chiare alla Giunta Comunale in carica, su come effettuare le corrette ed obbligatorie valutazione in merito al mantenimento in bilancio dei Residui attivi e passivi, maturati anno per anno, con obbligo di accantonare al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità una congrua parte dell'avanzo di gestione dell'anno di competenza, con conseguente limite agli impegni per spese future, derivanti dall'utilizzo dell'eventuale avanzo di amministrazione residuo dopo l'accantonamento al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità stesso. E' proprio su questo punto che vogliamo attirare la vostra attenzione cari cittadini; di fatto nell'approvare il consuntivo 2015, i residui attivi e passivi anni 2010 e precedenti, 2011, 2012, 2013 sono ancora in bilancio! Pur avendo a disposizione,nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, una copertura diciamo sufficiente(poco meno di 7 milioni) ad eliminarne una parte, almeno quella più vecchia 2010 e anni precedenti, perché questo non è stato fatto? Cosa si vuole coprire? Chi dobbiamo ancora tutelare? Il Marchetti aveva promesso discontinuità con il passato e trasparenza, questa sarebbe stata una buona occasione per farlo a nostro avviso. Il nostro Sindaco, ci ha detto che il bilancio del Comune non lo preoccupa. Noi invece siamo preoccupati, perché ad esempio, per abbassare il costo dei buoni mensa, di alcune migliaia di euro si sono dovuti alzare i costi delle lampade votive al cimitero, a fronte di un bilancio di circa 8 milioni di euro per noi, è quantomeno allarmante.

M5S Chianciano Terme




Saluti,

Valtubo