Prefazione di Valtubo
Questo post come potete leggere è il primo non scritto e pubblicato da me ma da una nuova firma di un collaboratore del blog che ogni tanto stimolerà la discussione con notizie ed informazioni molto interessanti.
Saluti e buona lettura,
Valtubo
Quale è il vero futuro per i 45 dipendenti fissi di Terme di Chianciano? Chi pagherà i 9 milioni di euro debito? Come nella “forma dell’acqua”, primo romanzo delle indagini di Montalbano, ricostruiamo gli indizi.
Il 10 febbraio Massimo Caputi decide di comprare per poco meno di 30.000 euro le azioni del MPS delle Terme di Chianciano gestione.
Il 24 febbraio salta l’assemblea: si scopre che il debito della società è arrivato a 8 milioni e 800 mila euro
Il 31 marzo viene cancellato il CDA; dato il benservito a Fabio Cassi, è l’assemblea a maggioranza dei voti impone un deciso cambio: vengono nominati due professionisti di fiducia di Massimo Caputi esperti in fallimenti.
Si apre l’era dell’Avvocato Enrico Caratozzolo e del commercialista Speranza che hanno, per mandato dell’assemblea, 1 anno di tempo: per fare cosa?
E’ uno di quei casi nei quali si cerca di evitare il “delitto”, perché gli indizi ci portano ad un unico esito: fallimento.
Gli indizi ci portano a questo scenario: nuova linea di credito per Terme di Chianciano nella quale Massimo Caputi farà arrivare i suoi soldi, al riparo del vecchio debito ed è il luogo sicuro nel quale saranno versati gli incassi di quest’anno e contemporaneamente la società porterà i libri in tribunale per un concordato in continuità per la società di gestione. Nella crisi d’impresa c’è la possibilità, scritta nero su bianco di riorganizzare e licenziare i dipendenti e non ci sono accordi sindacali che tengano. Le future terme appalteranno all’esterno la maggior parte dei servizi: giardini, bar, marketing, fino ad arrivare a fare uno spezzatino anche per gli stabilimenti termali. Da chi andranno i dipendenti a protestare con i cartelli e megafoni: dal Sindaco ovviamente, che ha steso un tappeto rosso per l'arrivo di Caputi fino a fare pressione nei confronti del super milionario gruppo sanitario “Villa Maria” di accelerare l'uscita per fare spazio a Mister Federterme, che di finanza, spezzatini ecc. è un leader italiano, ma certamente neofita per il settore termale e sanitario.
Tutto il resto è fatto di promesse a vuoto, bugie e rassicurazioni finte.
I costi sui quale fare leva per far tornare i conti delle terme sono due: il costo dell’affitto, il costo del personale.
Pensate che in questo scenario sia credibile aumentare gli incassi? Pensate che sia possibile aumentare i clienti delle terme di Chianciano? Pensate che sia realistico aumentare il valore delle convenzioni con il Servizio Sanitario Nazionale?
Ma soprattutto pensate che riusciamo a evitare questo “delitto”?
Vostro Salvo Montalbano