I Chiancianesi con l’arrivo della Pasqua, si apprestano ad affrontare la nuova stagione 2013, in una situazione di difficoltà diffusa e non supportata dalle istituzioni.
Infatti accanto alle difficoltà
economiche delle aziende, che portano diminuzione del personale e del livello
dei servizi, alle continue chiusure di alberghi ed esercizi commerciali, al
calo dei residenti si sommano le pessime scelte delle ultime Amministrazioni in
quanto ad infrastrutture; mentre il Salone Sensoriale ottiene un buon
risultato, ma non adeguato per posizione e dimensione, il Palamontepaschi o
palabruco oltre ad avere ucciso il Parco Fucoli, funziona a mezzo servizio, non
essendo ne carne ne pesce, non adatto a concerti ed intrattenimenti avendo una
pessima acustica etc., non è strutturato adeguatamente per i congressi.
La nuova Piazza Italia, dopo anni
di attesa si è arrivati finalmente alla tanto attesa ristrutturazione, ma il
risultato è un ambiente pericoloso in inverno, asettico, fuori posto e non
funzionale per eventuali manifestazioni di piazza, praticamente inutile, solo
un esercizio estetico che non crea attrattiva, i giudizi dei clienti sono
pessimi e con già problemi tecnici a causa dei quali le fontane non sono accese
da quasi un mese.
Il mancato intervento nel centro
storico del parcheggio di Borgonuovo, rimasto uno sterrato, dimenticato da
tutti.
Le tanto attese Piscine Termali
che, dai depliant realizzati con grande impegno dal marketing delle Terme,
promettevano una scontistica per Pasqua, ai congressisti del Mir, ai camperisti
etc, non apriranno prima di giugno e già con un piano industriale che prevede
una perdita.
Come possiamo sperare in un
rilancio di Chianciano Terme se l’Amministrazione continua a muoversi senza
ascoltare o accogliere le richieste della gente e specialmente delle parti
economiche, le quali anche in questi momenti di crisi non appaiono unite e non
sembrano comunque avere idee da portare avanti con decisione per affrontare la
situazione, cosa possiamo fare?
L’ideale sarebbe fare un bel
ripulisti, smantellare la rete di accordi, amicizie e inciuci di questo paese e
ricostruire tutto, con persone nuove e idee da realizzare subito, anche
semplici, ma che diano un senso di speranza ad un paese tramortito e dal morale
a terra, ormai pronto a svendersi pur di andare avanti.
Saluti,
Valtubo