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Amministrazione Immobili Condomini

martedì 2 aprile 2013

Pasqua 2013 tutto ok?


Dopo la pausa scherzosa del primo aprile, relativa alla fantomatica lista per le prossime elezioni comunali, possiamo tornare a dibattere sulle cose reali, perchè i problemi di Chianciano sono sempre li, irrisolti e sotto gli occhi di tutti, cittadini e specialmente ospiti che arriveranno.
Sui giornali oggi si è enfatizzato il pienone pasquale con titoli come "Pasqua ricca a Chianciano", "Gli alberghi sono pieni grazie al turismo sportivo" (Corriere di Siena), è davvero questa la realtà, è veramente iniziato il rilancio "grazie al turismo sportivo e religioso" (La Nazione)? 
Il nuovo assessore Silvana Micheli ed il Sindaco Gabriella Ferranti chiedono uno scatto d'orgoglio dei cittadini, ma ci sono le condizioni? Oppure si continua ad andare avanti in un lento declino, mascherato da dichiarazioni sterili, di una Amministrazione senza ormai neanche un briciolo di credibilità, non seguite da azioni concrete ed appoggiate da un'informazione di parte, per coprire quelle pecche che nessuno vuole accollarsi la responsabilità di risolvere perchè rischiose sul piano politico?
Votate nel sondaggio in barra a destra le problematiche e diciamo cosa vogliamo fare per questa Chianciano ormai lasciata alla deriva dalle istituzioni e dalla politica dei grandi partiti incapaci di dare soluzioni.

Saluti,

Valtubo

10 commenti:

Anonimo ha detto...

In relazione alla "ricca Pasqua di Chianciano" riportata dalla stampa di regime possiamo senz'altro affermare:
Gionalisti , vil razza dannata...
con tutte le considerazione che si possono estrapolare da questa realtà !!!

Tutti per la rispresa di Chianciano ha detto...

LA CRISI DI CHIANCIANO

LA

POSSIBILE RIPRESA

I fattori più significativi che hanno determinato la crisi di Chianciano si possono sintetizzare nei seguenti:
-Il primo è di carattere ‘partitico’ ed è riconducibile all’obbedienza dei politici locali ai propri dirigenti senesi, i quali, magari in buona fede, non hanno mai ragionato con la propria testa e non hanno mai fatto il bene del proprio paese, purtroppo hanno ascoltato i consigli ed eseguito gli ordini sbagliati. Non hanno creduto e ritenuto valide le richieste di investimento che provenivano da investitori esterni che non pervenivano dagli apparati di partito o comunque ad essi riconducibili, pensando di sviluppare le varie iniziative direttamente, attraverso i fondi della Fondazione Monte Paschi. Questo ha portato a fare poco o niente e quel poco con costi eccessivi per la collettività lasciando crossi problemi di gestione, quasi sempre cose che non hanno generato né nuovi posti di lavoro veri e niente sviluppo perché il vero sviluppo è quello che è costante nel tempo, tanto che stimola anche gli albergatori a fare a loro volta investimenti nelle proprie strutture.
-Il secondo è da ascrivere alla generazione degli operatori del settore ricettivo degli anni 50/60 i quali, provenienti da altri settori si sono impegnati, hanno lavorato con spirito di sacrificio cercando di ottenere il massimo, ma non sono stati in grado di trasmettere alle generazioni successive lo stesso spirito imprenditoriale, non sono stati abbastanza lungimiranti e le generazioni successive forse non si sono impegnate, seppur in maniera diversa, ad apportare alle proprie strutture le migliorie e gli adeguamenti indispensabili per restare al passo con i tempi tanto che ormai vengono offerti servizi e costi non competitivi.
Allo stato attuale è possibile superare questa crisi? Sì è possibile, con l’attuazione di programmi di investimenti di capitali privati e con progetti mirati alla riqualificazione, attraverso l’ammodernamento degli impianti, il giusto utilizzo di quelli esistenti insieme al rinnovamento del personale addetto con nuove energie competenti ed in grado di competere con le strutture equivalenti, facendo nuovi investimenti nel settore termale e non solo in modo da far annoverare Chianciano come STAZIONE TERMALE INTERNAZIONALE.
Il punto logistico ci premia! E’ stata mai considerato quanto ci sia favorevole la vicinanza con i luoghi di grande flusso turistico come Roma? E la poca distanza da una importante linea ferroviaria Roma Firenze?
La chiave di tutto è l’apporto di clientela che potrebbe arrivarci proprio attraverso la riorganizzazione degli impianti, e dai punti di raccolta e divulgazione di pacchetti promozionali di soggiorno a Chianciano per la cura del fegato, per i servizi termali, abbinato a visite nei paesi del circondario compreso li porco naturale della val d’Orcia,con la gestione di questi pacchetti per mezzo delle agenzie già esistenti in Italia e all’estero (anche in forma franchising).

Inoltre riguardo gli investimenti privati, faccio presente che in altre stazioni termali, ad esempio S. Pellegrino Terme, dove negli ultimi venti anni non erano stati fatti investimenti e dove gli impianti erano obsoleti e gli alberghi fatiscenti, comunque veniva tenuto alto il buon nome della fonte dell’acqua, ed in questo momento, grazie ad investitori privati, decisi, nella prima fase ad investire all’incirca 150.000.000 Euro, la cittadina potrà ritornare e superare la crisi ed a ritornare quella di un tempo.
Personalmente mi permetterei di consigliare ai politici di Chianciano di apprezzare la possibilità di apertura agli investimenti privati e ritenerli come risorsa e non come mera speculazione, sempre tenendo presente che, chi investe il proprio capitale, assume un rischio proprio, assume personale, rivitalizza l’economia di zona, paga le tasse, ed in ogni caso contribuisce a produrre e distribuire ricchezza sul posto e non credo sia poco visto i momenti.

Confesercenti Siena ha detto...

TURISMO Esiti di Pasqua in terra di Siena
La primavera 2013 non parte con il piede giusto per il turismo senese. In termini di presenze esterne, quella appena trascorsa appare come la peggiore Pasqua degli ultimi quattro anni. E’ quanto emerge dalla prima ricognizione condotta da Confesercenti attraverso le proprie sedi in terra di Siena. Sia pure con distinzioni tra area ed area, emerge come comune denominatore una ulteriore riduzione dei tempi di permanenza da parte dei visitatori, ed una accentuazione del fattore ‘last minute’ per le decisioni di viaggio, soggiorno e ristoro.

Questo fenomeno è stato particolarmente vistoso nel capoluogo di provincia, che ha vissuto un picco di presenze (in strade, siti di interesse ed esercizi) durato meno di 48 ore; situazione analoga è stata rilevata a Buonconvento, Montepulciano, Pienza e nel resto della Valdorcia, con livelli di presenze percepiti in flessione rispetto al 2012. Riscontri ancora meno positivi arrivano dalla Valdichiana, mentre la Valdimerse ha attenuato il fenomeno soprattutto grazie a presenze straniere, soprattutto americane, programmate con largo anticipo dai tour operator. Sia Chianciano terme che l’area Amiatina hanno vissuto una Pasqua a due facce: stabile per le strutture direttamente legate allo sci (per la montagna) ed il turismo sportivo di gruppo (a Chianciano), in forte ribasso per il resto dei ricettivi, che nel centro termale sono rimasti chiusi in misura maggiore di sempre. Segnali di allarme si rilevano anche a San Gimignano, dove alcune strutture durante il ponte Pasquale hanno messo a reddito non più di metà delle proprie camere.

La controprova a questo stato generale di cose arriva anche dall’indotto turistico, ovvero dai ristoranti (con presenze in calo e menu di Pasqua ‘ristretti’) e dai servizi di forniture alberghiere come lavanderie e catering. Il complesso di indicazioni raccolte segna un quadro ben diverso rispetto a quello ricostruito da Confesercenti dopo i ponti pasquali degli scorsi anni. Il tema sarà domani al centro dell’assemblea 2013 di Assoturismo, il raggruppamento di imprese del settore aderente a Confesercenti Siena, che aggiornerà i suoi rappresentanti di mandato. Tra gli interventi in programma, a partire dalle ore 15.30 presso la sede provinciale di Confesercenti, ci sarà quello di Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze.

Anonimo ha detto...

Chianciano: Renata Masci accetta l’'incarico di Consigliere Comunale

Chianciano (03.04.2013) –- Renata Masci ha accettato l'incarico di consigliere comunale in seguito alle dimissioni di Franco Angeli in quota Italia dei Valori nella Lista “Impegno per Chianciano Terme”. Renata Masci (prima nella lista dei non eletti), è nata ad Arezzo nel 1964, ma da sempre è residente nella cittadina termale di Chianciano. Dal 1985 è impiegata stagionale presso la società Terme di Chianciano SpA. Aumenta così la “quota rosa” nel Consiglio Comunale di Chianciano Terme, dopo l’'entrata nella Giunta comunale, come Assessore esterno di Silvana Micheli, a cui sono state attribuite dal Sindaco le deleghe al Bilancio, Sviluppo economico e attività produttive e Turismo. Nel prossimo Consiglio Comunale si provvederà alla surroga del Consigliere dimissionario. "Un’'altra donna entra a far parte del Consiglio Comunale di Chianciano Terme. Sono certa che Renata Masci –- ha affermato il Sindaco Gabriella Ferranti – -potrà dare un contributo significativo. Le ho anche proposto una delega che mi auguro venga accettata perché in seguito ai nostri colloqui ho percepito la sua grande volontà di impegnarsi sebbene il momento di estrema delicatezza per Chianciano Terme. Intanto i due nuovi Assessori, Silvana Micheli e Robertino Cherubini sono immediatamente, all'’indomani delle deleghe da me attribuite, diventati operativi". "Sono cresciuta in una famiglia che si è sempre impegnata in ambito politico - ha detto Renata Masci - ed è stato mio padre, Enzo Masci (purtroppo scomparso nel 2012), che ha ricoperto per diverso tempo il ruolo di segretario della sezione della DC di Chianciano Terme, a trasmettermi la passione per la politica, una passione che per la mia famiglia ha rappresentato un grande e costante impegno. I principi e gli ideali che mi sono stati trasmessi li considero una grande eredità fatta di grandi valori. Anche per questo ho accettato di dedicarmi attivamente e attraverso questo impegno personale, che giunge in un momento della mia vita molto particolare, di assumermi, con grande senso di responsabilità, un formale impegno per la “nostra Chianciano”". Renata Masci nel 2009 si è candidata nella Lista civica “Impegno per Chianciano Terme” dopo aver partecipato (non iscritta) all'’attività nella “Democrazia è Libertà - La Margherita”, il partito politico italiano di centro collocato nel centrosinistra di stampo riformista che nel 2007 ha stretto una collaborazione con i Democratici di Sinistra ed è confluito nel Partito Democratico.

Anonimo ha detto...

E' allucinante la falsita' del comunicato del Comune, dice addirittura che Renata Ma sci e' prima dei non eletti. Ma quale prima? Era la quarta dei non eletti ! Non ha preso nemmeno 20 preferenze ! La falsita' dei comunicati del Comune non ha limiti.

Anonimo ha detto...

Sinalunga: interrogazione consigliera Rappuoli (lista civica) su “presunto caso on.Rosy Bindi-Coop”

Sinalunga (03.04.2013) - Dalla consigliera comunale di Sinalunga Angelina Rappuoli (lista civica) riceviamo e pubblichiamo:

La consigliera comunale di Sinalunga Angelina Rappuoli, capogruppo di una lista civica che porta il suo nome, ha informato di aver predisposto una interrogazione per il sindaco Maurizio Botarelli sul “presunto caso” che avrebbe visto l’on. Rosy Bindi del Pd coinvolta in un “diverbio” con alcuni cittadini per aver chiesto un sconto alla Coop locale grazie al suo tesserino parlamentare.

“Di fronte alla crisi non ho dubbi sul fatto che i parlamentari - ha detto Angelina Rappuoli nell’interrogazione - devono dare un contributo serio e consistente, come tutti quelli che guadagnano bene. Così come non ho dubbi sulla necessità di introdurre nuove regole per tutte quelle persone che a vario titolo prendono emolumenti dallo Stato. In tempi di crisi reintrodurre un tetto per i compensi dei manager pubblici, evitare doppi e tripli incarichi, credo che sia un importante segnale di pulizia e trasparenza della macchina pubblica. Ci risulta dalla presa visione di articoli che per la prima voce i compensi o meglio lo stipendio ai deputati è pari a € 5246,97 euro mensili che possono scendere fino a € 4.755,73 se svolgono un’ altra attività lavorativa, mentre per la seconda voce la diaria è il rimborso spese di soggiorno a Roma, pari a 3.503,11 euro mensili. Detta somma viene decurtata di 206,58 per ogni giorno di assenza da quelle sedute dell’ assemblea in cui si svolgono votazioni elettroniche. Per la terza voce che è costituita dai rimborsi per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori ammonta a 3.690,00 euro mensili, per le spese telefoniche abbiamo 258,22 mensili. Vorrei chiedere al mio Sindaco Maurizio Botarelli e al PD se è vero come ha dichiarato la vicepresidente della Camera dei deputati Rosy Bindi che ogni mese versa al PD Nazionale circa 1.500,00 euro mensili. Di queste somme vorrei capire perché il PD non li utilizzata per le famiglie povere o per quei pensionati che percepiscono circa 600,00 euro mensili dal momento in cui il partito democratico dovrebbe aiutare i bisognosi . Inoltre vorrei sapere se è vero che hanno i rimborsi tra cui l’ autostrada, ferrovie, traghetti, voli nazionali, trasferimento da casa o dal Parlamento verso l’ aeroporto, assistenza sanitaria a familiari. Se è tutto vero, se vi sembra poco, ci hanno riferito che l’ onorevole Rosy Bindi ha avuto - conclude l’interrogazione - un diverbio con i cittadini di Sinalunga alla Coop perché voleva pagare con il tesserino parlamentare per avere uno sconto sulla spesa. Mi chiedo se si può ancora sopportare una così grande disparità di trattamenti tra un deputato, un senatore e un comune mortale cittadino Italiano” Infine Angelina Rappuoli ha chiesto “ quali provvedimenti intenda prendere il PD in merito a quanto esposto”.

Cara Rosaria ha detto...

Probabilmente Rosy non ha commesso nessun illecito e si tratta solo di una speculazione politica...
... tuttavia penso che avrebbe fatto meglio ad andare a far la spesa con lo sconto laddove ha scelto di vincere le sue primarie.
Se poi è qui che abita e fa la spesa... allora poteva farci anche le primarie.
No?

Anonimo ha detto...

Meglio se la Rosy andava a fare la spesa a quel paese

Anonimo ha detto...

Scusa valerio ma mi sembra doveroso avvertirti che sono stato informato che le Piscine (centro polisportivo) a settembre chiuderanno definitivamente. Verrà adottata la scusa della chiusura per fare i lavori ma in realtà chiuderanno definitivamente. Capisco che il comune non ha i soldi per la messa a norma me non è possibile che l'illustrimssimo Ing. Volpini sia talmente oberato di lavoro che non possa preparare il bando per l'assegnazione della gestione (che se fosse ventennale potrebbe comprendere anche la messa a norma). Ti prego di aprire un post sull'argomento perchè le piscine sono una risorsa incredibile per Chianciano sia per il turismo che per la cittadinanza del territorio (viene gente da buonconvento). Ti prego apri questa poveriera perchè questa storia va avanti già da 3 anni (ex gestione Olimpus).

Anonimo ha detto...

oggi dal blog di beppe grillo:
Che silenzio c'è su Siena. Da quando, David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all'interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l'ultima vittima.

L'informazione nazionale ha seppellito l'affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma.


I poteri che hanno gestito la distruzione del MPS devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura.

La vicenda MPS assomiglia sempre più a quella del fallimento del Banco Ambrosiano in cui c'era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, IOR, massoneria. Forse l'MPS ne è la replica, se è così lo scopriremo in un prossimo futuro. Nel 2012 il MPS ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi.

Monti ha prestato 3,9 miliardi a MPS per tenerla in vita (pari all'IMU, ndr) che non potranno essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi. Il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che può diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto.

Nel frattempo si preparano le "ristrutturazioni", anticamera dei licenziamenti di massa dei dipendenti. Di fronte a sé MPS ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). MPS deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca.
Ps: il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena