e-mail: valtuboblog@gmail.com

Amministrazione Immobili Condomini

sabato 6 aprile 2013

Chianciano Terme chiudono le Piscine Comunali?

Questo il futuro delle Piscine Comunali?
Pubblico commento arrivato che mi obbliga a farne argomento di discussione:

"Scusa valerio ma mi sembra doveroso avvertirti che sono stato informato che le Piscine (centro polisportivo) a settembre chiuderanno definitivamente. Verrà adottata la scusa della chiusura per fare i lavori ma in realtà chiuderanno definitivamente. Capisco che il comune non ha i soldi per la messa a norma me non è possibile che l'illustrimssimo Ing. Volpini sia talmente oberato di lavoro che non possa preparare il bando per l'assegnazione della gestione (che se fosse ventennale potrebbe comprendere anche la messa a norma). Ti prego di aprire un post sull'argomento perchè le piscine sono una risorsa incredibile per Chianciano sia per il turismo che per la cittadinanza del territorio (viene gente da buonconvento). Ti prego apri questa poveriera perchè questa storia va avanti già da 3 anni (ex gestione Olimpus)."

Se ciò accadesse sarebbe una catastrofe, dovremmo scendere in piazza per protestare ed impedire l'eventuale chiusura, spero l'Amministrazione ed il Sindaco facciano subito chiarezza, noi perderemmo un'altra forma di intrattenimento e non deve assolutamente accadere e se non aprissero neanche le piscine termali, le quali rimandano sempre l'apertura, sarebbe davvero la fine!

Saluti,

Valtubo
Vignetta Multe a Chianciano

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me sarebbe veramente l'ora di scendere in piazza e ribellarsi ad una amministrazione che sta cercando di far affondare del tutto il ns paese.....quali sono i veri interessi che ci sono dietro??????

fabio ha detto...

Incredibile ! Ma purtroppo non potevamo aspettarci altro.
Mi sorge un dubbio , ma se non siamo in grado di gestire questo impianto sportivo , se non abbiamo gente in grado neppure di preparare un bando per la gestione futura , cosa dobbiamo aspettarci dall' apertura del nuovo impianto del Sillene ?
Noi , i piu' semplici cittadini dobbiamo veramenterimboccarci le maniche e farci sentire , non solo a chiacchiere.

Anonimo ha detto...

quando vi è stata la possibilità di possibili investitori, siccome non erano di sinistra, nemmeno è stata valutata l'opportunità. questo è quello che ci meritiamo

Anonimo ha detto...

Ma è sempre il solito gioco! Quand'è che anche i più babbei(non solo quelli in buonafede) lo capiranno. Cominciano con gli allarmi di chiusura causa incompetenza(in questo so maestri insuperabili)per arrivare all'ultimo minuto e avere l'ennesimo rinvio totalmente fuorilegge. Ma la legge non conta per loro.sonno tutti d'accordo. Cosi avranno ottenuto l'ennesima gestione per gli amici in impianti ormai vetusti senza sforzo.
Ma tutti i grillini di Chianciano che ne pensano? Oppure nel paesello fanno quello che non vogliono fare al governo del paese?

Anonimo ha detto...

DICIAMOCI LA VERITA' LA STORIA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI NON E' DI TRE O QUATTRO ANNI FA'!!!
Dobbiamo risalire alla fantasmagorica ( ma disgraziatissima)progettazione e realizzazione...
Ma molti di voi non erano nati...e per la storia sarebbe interessante fare nomi e cognomi purtroppo alcuni sono morti e altri si sono levati dalle scatole...
Il megapartito comunque decise che la gestione degli impianti doveva essere rivolta solo a scopi ludici e ricreativi (uisp) quindi niente agonismo, niente a norma secondo le regole FIN e CONI. Tutto questo fu realizzato (con tempistica ventennale e costi esorbitanti) a sommo scopo per impedire una qualunque gestione futura che non fosse stata in linea con gli ulema del grande fratello...
E adesso ci siamo ritrovato con qualcosa di (forse) esteticamente valido ma completamente ingestibile secondo tutte le normative...
E chi si azzarderà ad una eventuale gestione senza almeno gestioni non di venti ma minimo trenta o quarantanni, perchè con eventuali investimenti quandi ci rientri ??
Se il comune NON ha soldi e purtroppo è la verità, dovranno darsi da fare tanto per trovare qualcuno e dargli ampie garanzie...
Si tratta di milioni di euro, mica noccioline, per mettere le cose a posto..
Comunque i Chiancianesi anche i più giovani devono sapere chi ringraziare, per quello che sta succedendo.

Anonimo ha detto...

E' una mossa per fare in modo che tutti vadano in piscina al Sillene, altrimenti non c'andrebbe nessuno.Mica scemi sti finti comunisti e mezzi preti che comandano a Chianciano.

Anonimo ha detto...

STATE TRANQUILLI !!!
L'anno prossimo ci dovrebbero essere le elezioni comunali vedrete che metteranno tutto a posto ovvero anche se tutto non sarà come deve essere troveranno una bella scusa e qualche bella personcina per fare il sindaco e relativa giunta...
(Sono fermamente convinto che se venisse candidato a sindaco una scimmia a Chianciano verrebbe eletta senza problemi)
VIVA GRILLO ADESSO PIU' CHE MAI....

Anonimo ha detto...

Il problema non è solo il centro polisportivo ma anche il lassismo nel fare una gara per la gestione dei campi sportivi. Impianti questi che costano al comune più di 100000 euro all'anno a fronte di entrate dalle società sportive di nemmeno mille euro totali. È l'ora di farla finita con questo assistenzialismo utile solo alla ricerca di voti facili ma che causa sperperi economici notevoli. Qui si buttano i soldi e da altre parti non ci sono risorse per mettere benzina nei pulmini scolastici o per aggiustare mezzi meccanici. Privatizzare e' l'unica strada e lo sport e' forse l'unico settore che ancora ha appeal in tal senso.

Roby Hood ha detto...

Ragazzi, quello che dite è tutto vero e alla luce del sole ma io dico solo una cosa: tutte le grandissime cazzate che sono state fatte a livello politico in questo cavolo di paese, ci sarà pure dietro qualche nome da potergli sgrullare il naso a bastonate? (A parte quelli che sono al cimitero) Non diamo sempre colpa alla politica, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. E' l'ora di darsi una mossa e non di fare solo chiacchere sul blog. Iniziamo a buttar giù dalla finestra qualche elemento che sta lì solo per lo stipendio e per farci girare le palle.

Anonimo ha detto...

Ma perchè il comune di Chianciano, visto che non è in grado di produrre un bando in tempi congrui, non fa una bella telefonate al comune di Perugia e si fa mendae il loro bando ventennale di assegnazione degli impianti sportivi in formato word così deve solo cambiare l'intestazione ed in bando è fatto?
Ma i nostri amministratori non si sono rotti le scatole di sentirsi dire da tre anni che fanno pena, che sono dei fannulloni e con il loro operato stanno definitivamente SOTTERRANDO il nostro paese? Forse a casa loro non hanno specchi....

pretorius ha detto...

e poi volete chianaland? non siete buoni ad un copia incolla, tutti col posto fisso voi non rischiate niente e chi lavora li perderà il lavoro perchè non avete avuto voglia di fare un bando come si deve....andate a lavorare la politica non è per voi!questa manifestazione quando si fa?

Anonimo ha detto...

C'è una legge regionale a cui il 99% dei comuni toscani hanno fatto riferimento e dato in gestione i propri impianti; nella stragrande maggioranza dei casi alle associazioni locali che si sono organizzate e su tali impianti fanno impresa. Qui un bando e' stato fatto nel 2007 ma le associazioni, che attualmente si trovano a versare solo 300 euro annui, figuratevi se si sono messe in gioco! In effetti la colpa non è loro ma di chi gli concede l'utilizzo per tali cifre. Facile fare i finocchi con il culo degli altri. Ripeto, e' l'ora di farla finita con questo assistenzialismo. Volontà politica. Manca solo la volontà politica. Ed il motivo e' uno solo: i voti facili. Sul CPC il discorso e' un po' diverso; necessita di così tanti interventi di adeguamento e manutenzione che nemmeno un bando ventennale potrebbe essere sufficiente. Privatizzare e' l'unica soluzione, e potrebbe essere una strada percorribile cercando investitori che già gestiscono strutture simili in convenzione con CONI o FIN. Il ns centro polisportivo e' architettonicamente valido e le piscine esterne sono una peculiarità rara in Italia. Dal turismo sportivo si deve necessariamente ripartire. Damiano Rocchi

Anonimo ha detto...

Ancora un fiore all'occhiello c Chianciano. Piscine Comunali , piscine termali ma quanti disastri dobbiamo ancora vedere. Ma la Regione Toscana la Provincia il Comune CHE FANNO DORMONO? SINDACO FERRANTI dopo aver messo il nastro rosa lla UA GIUNTA INESISTENTE, PERCHE' NON TI CAVI? COSA ASPETTIAMO CHIANCIANESI CHE VENGANO LE 5 STELLE dei GRILLINI???
MA DELLA SITUAZIONE DELLE terme di chianciano nessuno ne parla? Del Nuovo CDA nessuno ne parla? DEI TAGLI CHE FARANNO NESSUNO NE PARLA. BUONANOTTE CHIANCIANO SIETRE STATI BRAVI AD INTASCARE I SOLDI E BASTA!!!

Anonimo ha detto...

il problema grosso è che chianciano non ha soldi, il comune non ha soldi, i chiancianesi..va beh lasciamo perdere..e cosa facciamo??cacciamo via gli investitori esterni..i pochi pazzi rimasti che ancora investono tempo e denaro a chianciano..e tutto per una burocrazia avvelenata dal "io nn mi assumo responsabilità"..tiriamo fuori le palle!!!smettiamo di farci governare da NN chiancianesi che puntano solo allo stipendio a fine mese!!

Anonimo ha detto...

ma se ora funziona tutto perfettamente perchè cambiare??? ogni qualvolta che le cose funzionano vengono distrutte ... perchè non guardare quello che succede nei comuni vicinori??? Montepulciano per esempio tre gestioni in tre anni .... e a rimetterci sempre gli utenti!!!

senza braccia ha detto...

c'è qualcuno che ha voglia di spiegare all'anonimo delle 21,32 come stanno le cose, anche se mi sembra una impresa difficile? a me sono cascate le braccia e non posso più!


















































































Anonimo ha detto...

X ANONIMO delle ore 21.30
MA IN QUALE PIANETA VIVI CI 6 O CI FAI??? HAI PERSO ANCORA UNA OCCASIONE X STARE ZITTO. vedrai fra poco quanti posti di lavoro in meno, quanti alberghi ed esercizi commerciali chiuderanno, quanti servizio in meno per i ns curandi. E DI RIFLESSO i paesi limitrofi lavoreranno con TE che sai che funziona tutto bene. SVEGLIA CHIANCIANESI anche la frutta è finita e fra poco anche il picciolo.

Anonimo ha detto...

x anonimo delle 9.02 e x senza braccia ....

il riferimento è alla gestione dell'impianto sportivo Non alla politica e al Comune!!!!
ma riuscite a scindere gli interessi della politica da quelli degli utenti??

Anonimo ha detto...

Chi dice che la gestione degli impianti sportivi funziona NON conosce la realtà delle cose ed ebbene che si informi...
Ci sono cose che voi umani neanche immaginate e non sta a me parlarne primo perchè le conoscono in molti secondo perchè non è bene danneggiare nessuno...

Corriere di Siena ha detto...

Articolo di oggi del Corriere di iena sul nuovo Assessore Silvana Micheli

Chianciano Terme – Piglio deciso e presenza assidua, Silvana Micheli detiene da meno di un mese gli assessorati chiave a turismo, bilancio, sviluppo economico e attività produttive.
La sua nomina nella Giunta chiancianese insieme a quella di Roberto Cherubini, ha colmato le poltrone vuote lasciate da assessori via via dimissionari e offre garanzie di qualità, competenza e managerialità. Salutata con gioia dal Sindaco Ferranti che così, fino all’anno prossimo ed alle elezioni amministrative, ha in Giunta finalmente una donna. “Se la provincia di Siena guadagna circa il due per cento in termini di dati turistici, Chianciano non riesce ancora a recuperare. E certo così non si può continuare”.
Lei, che è anche Presidente di una importante azienda termale , oltre a vantare una esperienza amministrativa sempre nei settori economico e della programmazione, ha le idee chiare.
“Per il 2013 dovremo intercettare presenze nuove e riportare in alto il brand Chianciano Terme, anche con campagne promozionali di ampio respiro, data la competizione feroce che esiste oggi sul mercato turistico”.
Ed in tale senso si potrebbe immaginare di investire parte delle risorse che deriveranno dalla tassa di soggiorno del 2013. Silvana Micheli pensa ad una sinergia con gli altri enti e associazioni, mettendo insieme risorse ed obiettivi e creando un coordinamento oggi ancora più necessario. Sta a lei far tornare armonia fra il Comune e le associazioni economiche come i commercianti e gli albergatori, sofferenti per la grave crisi: li ha già incontrati (“sono incontri anche di ascolto” chiarisce lei) ed ha ottenuto una disponibilità a lavorare insieme. Gli Albergatori chiedono agevolazioni per l’accesso al credito e nel rapporto con le banche.
“In questo breve lasso di tempo” spiega lei “individueremo pochi e chiari filoni di intervento: soprattutto attirare nuovi clienti, anche giovani e famiglie, e rendere gradevole il loro soggiorno, anche ampliando l’offerta termale con l’apertura delle piscine termali del Sillene.
Lo sviluppo passerà anche attraverso il varo del piano strutturale, che la Giunta intende adottare entro la fine della legislatura, basato soprattutto sul recupero dei volumi esistenti".

Chi è
Nata a Torrita di Siena nel 1952, 1992 al 1999 é stata Sindaco.
Per la Provincia di Siena dal 1999 ha ricoperto il ruolo di Assessore alle attività economiche, lavori pubblici e Termalismo e dal 2004 è stata Assessore all’Urbanistica e pianificazione territoriale, lavori pubblici e viabilità, attività estrattive e termalismo.
E’ stata membro del Consiglio di Amministrazione della Società Eurobic. Ha fatto parte del Coordinamento Nazionale viabilità dell’UPI (Unione delle Provincie d’Italia) e del Consiglio di Amministrazione della società Terme di Chianciano Immobiliare.
Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell’ATO n. 4.

Roby 53 ha detto...

Vorrei consigliarvi di affacciarvi dal viadotto delle Ribussolaie e guardare lo stupefacente spettacolo dei movimenti franosi che si sono verificati sui terrazzamenti fatti circa un anno e mezzo fa. Pare di guardare un paesaggio lunare e di certo quei fenomeni avevano progettato che venisse proprio cosi. Poveri i nostri soldi da chi sono amministrati, anche questa è Italia, mi correggo, anche questa è Chianciano

Anonimo ha detto...

Io invece vorrei consigliarvi di affacciarvi dal viadotto ribussolaia e buttarvi di sotto, tanto a leggere i vostri commenti pieni di lamentele e disgrazie viene un solo pensiero:
MA CHE CAMPATE A FA ?!!!!

Anonimo ha detto...

Se tu sei uno di quelli che penso io,dipendesse da me ti farei campare a modo mio, e non ti piacerebbe!

Roby 53 ha detto...

Bravo anonimo delle 6.31, noi ci potremmo anche gettare dal viadotto delle Ribussolaie cosi non sentirai più lamentele. Ma tu? Che fai non vieni giù con noi? Beh, forse è meglio che tu stia a vedere come questi fenomeni amministrano anche i tuoi soldi.

Scombussolaia ha detto...

@ roby53
L'avevo segnalato il 13 febbraio:
http://chianciano.blogspot.it/2013/01/caro-sindaco-solo-per-informarla.html
Adesso ci credi?
Vabbè, frana Ribussolaia come la Fondazione che l'ha finanziato.
Mi sa che qui a franare, però, è un po' tutto.
Per tutte queste "frane" ci vorrebbero "fondazioni" più forti.

Anonimo ha detto...

Silvana Micheli in una recente intervista ha affermato:
“Per il 2013 dovremo intercettare presenze nuove e riportare in alto il brand Chianciano Terme, anche con campagne promozionali di ampio respiro, data la competizione feroce che esiste oggi sul mercato turistico”.
Ed in tale senso si potrebbe immaginare di investire parte delle risorse che deriveranno dalla tassa di soggiorno del 2013. Silvana Micheli pensa ad una sinergia con gli altri enti e associazioni, mettendo insieme risorse ed obiettivi e creando un coordinamento oggi ancora più necessario. Sta a lei far tornare armonia fra il Comune e le associazioni economiche come i commercianti e gli albergatori, sofferenti per la grave crisi: li ha già incontrati (“sono incontri anche di ascolto” chiarisce lei) ed ha ottenuto una disponibilità a lavorare insieme. Gli Albergatori chiedono agevolazioni per l’accesso al credito e nel rapporto con le banche.
“In questo breve lasso di tempo” spiega lei “individueremo pochi e chiari filoni di intervento: soprattutto attirare nuovi clienti, anche giovani e famiglie, e rendere gradevole il loro soggiorno, anche ampliando l’offerta termale con l’apertura delle piscine termali del Sillene.
Lo sviluppo passerà anche attraverso il varo del piano strutturale, che la Giunta intende adottare entro la fine della legislatura, basato soprattutto sul recupero dei volumi esistenti".

Anonimo il 27 gennaio 2013 10:51 aveva detto... RICORDIAMO IL FARRAGINOSO ED INCONCLUDENTE SISTEMA DI GESTIONE DEL TURISMO INDIVIDUATO DA QUESTA AMMINISTRAZIONE NEL CORSO DI QUESTI ULTIMI ANNI.
1) DELIBERAZIONE CONSIGLIO N. 40 DEL 22.04.2008 – GESTIONE ASSOCIATA DEL TURISMO – Con tale delega si aderiva alla gestione associata delle funzioni in materia di Turismo per i nove Comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, delegando tale funzione alla Comunità Montana del Cetona con decorrenza dalla data di sottoscrizione della convenzione con durata di cinque anni decorrenti dalla data di sottoscrizione della convenzione; NON CREDO CHE TALE INIZIATIVA ABBIA SORTITO ALCUN EFFETTO POSITIVO , MA CERTAMENTE UNA SPESA C’E’ STATA.
2) DELIBERAZIONE CONSIGLIO N. 73 DEL 30.09.2008 - DEFINIZIONE DELLE NUOVE LINEE STRATEGICHE DI COMUNICAZIONE DI CHIANCIANO TERME” – PRESENTAZIONE PROGETTO CURATO DALLA APT LOCALE CON A CAPO LA GRAZIA TORELLI.
Vi ricordate gli slogan:
“E’ una festa la vita, viviamola insieme”
“Chianciano multi-città dell’ospitalità”
MA CHE FINE HANNO FATTO I 690.000 EURO IMPEGNATI PER TALE AFFARE? PERCHE’NESSUNO HA MAI FATTO UN RENDICONTO DELLA SPESA? QUALI SOMME SARANNO FINITE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI SIENA?

Anonimo ha detto...

3) DELIBERAZIONE GIUNTA N 332 in data 30.12.2010 “Progetto “Osservatorio turistico di destinazione Chianciano Terme” - Con un finanziamento di euro 80.000,00 concesso dalla Regione Toscana
4) DELIBERAZIONE GIUNTA N.262 del 02/12/2011 - OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE – APPROVAZIONE PROTOCOLLO D’INTESA ED ISTITUZIONE PANEL DI INDIRIZZO
La nuova Giunta Ferranti si innamora della moda imperante tra i mass-media di dare informazioni utilizzando una TERMINOLGIA TECNICA ESTEROFILA in modo da impressionare i cittadini creduloni:
“Considerato che il Comune ha individuato gli “stakeholder” (portatori di interesse) locali con i quali condividere una “strategia integrata” sul turismo e fra i quali successivamente individuare una rappresentanza di soggetti per attivare un “Panel di indirizzo” ai fini di definire una “analisi swot” che consenta di focalizzare i punti di forza, di debolezza per elaborare il piano di azione locale e il “report finale”;
DELIBERAZIONE GIUNTA N.184 del 01/08/2012 - OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE – ISTITUZIONE PANEL TECNICO PERMANENTE E NOMINA COMPONENTI
A questo punto la ciliegina finale ecco chi sono i componenti del Panel tecnico:
Preso atto che il finanziamento è destinato alla realizzazione del progetto che si articola su 10 fasi;
Dato atto che la fase 5 prevede l’attivazione del “Panel tecnico permanente” con un referente per ciascuno dei 10 Presidi NECSTouR: trasporti, qualità della vita, qualità del lavoro, destagionalizzazione, patrimonio culturale, patrimonio ambientale, identità, rifiuti, consumi idrici ed energetici;
Evidenziato che nella fase 4 del progetto è stata nominata la Struttura Tecnica Comunale con Decreto Sindacale n. 24 in data 15.05. 2012, ma non è stato nominato il responsabile del comune per l’attività dell’Osservatorio Turistico di Destinazione;
Ritenuto di nominare i seguenti componenti del Panel Tecnico Permanente per i Presidi di seguito indicati:
Morini Anna Lucia – turismo (presidio 4), qualità della vita (presidio 2) e del lavoro (presidio 3). Responsabile del Comune per l’attività dell’OTD,
Paolucci Giulio – cultura (presidio 5) e identità della destinazione (presidio 7),
Fierli Adriano – trasporti (trasporto pubblico) (presidio 1),
Gonnelli Daniela – accessibilità e mobilità (presidio 1),
Ottaviani Anna Maria – ambiente e paesaggio (presidio 6),
Volpini Saraca Danilo – consumi idrici (presidio 8), consumi energetici (presidio 9), raccolta e smalitimento rifiuti (presidio 10)
MA ALLORA ALLA FINE QUESTA GIUNTA COSA MAI POTRA’ RACCONTARE AI CITTADINI DI CHIANCIANO TERME?
DI AVER DATO VITA AD UN PANEL, MA DI NON AVER RACCOLTO UN C…EL!

Puntoeacapo ha detto...

Terme di Chianciano: analisi della situazione attuale e prospettive di rilancio.

Le Terme di Chianciano hanno svolto in passato ed hanno tutt’oggi un ruolo e una funzione di motore dell’economia cittadina e si può quindi in questo senso affidarle un ruolo di pubblico interesse. Una gestione limitata alla routine avrebbe quindi l'effetto di tradire la mission affidata alla Terme stesse.
Nel dibattito cittadino è possibile oggi, così come nel recente passato, cogliere due “scuole di pensiero”: c’è chi è convinto che il termalismo non sia più una risorsa concretamente perseguibile e c’è invece chi è convinto che il termalismo sia una componente indispensabile per l’economia locale.
Su questi due contrapposti indirizzi - che paiono ancora irrisolti - deve quindi oggi misurarsi concretamente la città in tutte le sue componenti economiche e sociali per poi stimolare comportamenti e iniziative conseguenti.
Per chi pensa che il rilancio del termalismo non sia più necessario o comunque non sia ormai concretamente perseguibile, si tratterà di chiudere dignitosamente questa esperienza cercando di mantenere in vita artificiosamente la società in attesa di liquidarla al primo momento opportuno. In questi termini è prevedibile che si faccia uso dell’armamentario tipico di simili frangenti (dismissioni, cassa integrazione, affitti di rami d’azienda etc..) .
Per chi pensa che il termalismo sia elemento fondante dell’economia cittadina e debba necessariamente essere rilanciato si pone innanzitutto la necessità di valutarne la collocazione in un progetto di città che dovrà essere elaborato non solo a questo fine ma certamente anche a questo fine.

Terme di Chianciano: il nostro pensiero.

Chianciano “Terme” è universalmente considerata “compendio termale” perché non ospita solo (come tante altre stazioni termali) alcuni stabilimenti ma è essa stessa terme. Questa specificità esclude (o dovrebbe escludere) piani di rilancio (che potrebbero sembrare invece piani di rientro) basati su corpose dismissioni del patrimonio immobiliare.
E’ invece necessario mantenere il più possibile intatto il patrimonio immobiliare termale e individuare una disciplina urbanistica e una contrattualistica idonee a garantirne una destinazione e una concreta utilizzazione coerenti e funzionali al rilancio stesso.
In linea generale l’attuale fase storica del termalismo, in senso stretto, è caratterizzata da un trend negativo che rimette in discussione le strategie di posizionamento delle località termali e la combinazione delle prestazioni erogate.

Studi condotti da Federterme, mettono in evidenza come ben l’84% degli italiani in età adulta attribuisca alle terme una funzione curativa determinante, mentre il 61% pensa e prevede di dedicare parte del proprio tempo libero alla cura del proprio corpo presso un centro termale. Tutto ciò permette di ipotizzare, un ampliamento spontaneo dei bisogni da parte dei consumatori, a cui gioco forza deve seguire un ampliamento tipologico delle prestazioni non convenzionate. Il problema è capire se questo ampliamento trova pronto il sistema termale “chiancianese”.
La ricerca spasmodica del benessere psichico e della perfetta forma fisica da parte di un numero crescente di persone, sono espressione di una nuova visione della salute intesa non più come prevenzione o cura delle malattie, ma come attenzione allo stato di benessere, sviluppo delle potenzialità della singola persona e come raggiungimento della serenità interiore
La tendenza è quella di promuovere, più che curare in senso classico, il proprio benessere fisico ed interiore. Talvolta ciò avviene tramite strutture che non sono collegate a stabilimenti termali ma a beauty farm presenti in molte aziende alberghiere, che hanno fatto di questo servizio un centro di attrazione o di specializzazione della loro offerta. La nascita di queste strutture è stata favorita, peraltro, proprio dall’incapacità del sistema termale italiano nel rispondere ai bisogni espressi dalla potenziale domanda di “benessere”.
(segue)

Puntoeacapo ha detto...

A fronte di quanto spora la scelta non pùò essere che quella di riorganizzare l’azienda "Terme di Chianciano” e le prestazioni erogate in un ottica di riposizionamento del prodotto e della “destinazione terme”, sviluppando nuovi modelli nei quali l’offerta termale si integri con l’ambiente, il territorio, le produzioni e le tradizioni locali, indirizzando la forza “salutistica “delle terme al più vasto settore benessere. La strategia proposta punta al “termalismo della salute”, dell’ambiente, della cultura, del benessere, del relax, al quale abbinare necessariamente il sistema urbano opportunamente valorizzato in modo da costituire una vera e propria città – parco della salute (progetto “Smart City”).
L’offerta di un termalismo della salute, del relax, della natura, deve per forza di cose coinvolgere l’ambiente urbano, esterno agli ambiti termali per non restare ancorati ad un termalismo terapeutico scindibile dal contesto urbano. Per termalismo della salute si intende un sistema fondato essenzialmente sulle cure termali e sul benessere termale, integrati con una concezione olistica di benessere (benessere globale di corpo, mente, società e ambiente e anche come un'evoluzione psicofisica). Alle terme si avvicina sempre più un pubblico diverso da quello tradizionale (persone anziane desiderose di sottoporsi alla cura di varie tipologie) portatore di modelli di consumo nuovi e più sofisticati rispetto a quelli riscontrabili fino a poco tempo fa. Il rapporto che si stabilisce fra qualità della cura e ambiente nel quale viene praticata è sicuramente importante anche agli effetti clinici; inoltre favorisce il ritorno dei pazienti, sui quali possono avere enorme influenza il cosiddetto “dopocura” e cioè il luogo salutare, la piacevolezza del paesaggio, la qualità delle opzioni artistico culturali, la qualità delle manifestazioni proposte, messa a disposizione di tecnologie avanzate.
La strategia di “Qualità Totale” sembra rispondere a questa esigenza; infatti si tratta una politica che orienta il produttore ad offrire prestazioni sempre migliori, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera che conduce alla creazione del prodotto e del servizio.
La qualità del prodotto deve essere costantemente controllata, la validità del prodotto è infatti molto importante non solo per soddisfare le esigenze, ma anche le aspettative del cliente
La “figura” urbanistico – territoriale che risponde in modo migliore a queste esigenze è quella del parco ambientale termale (ecologico termale).
Infatti, “Parco ecologico termale ”significa proporre integrazione delle attività termali con l’ambiente, l’arte e la cultura.
Al raggiungimento della “Qualità Totale” tutti devono collaborare: gli operatori del settore, tutte le categorie economiche (commercianti e artigiani inclusi), gli enti di amministrazione pubblica, ma anche i cittadini della località termale che sono parte integrante di questo processo economico (implementazione di un “Marchio Qualità”).
Solo attraverso il dialogo e il confronto fra questi soggetti possono svilupparsi buone strategie per la “Qualità Totale”.
Naturalmente partendo da alcuni punti fermi:

• la proposta termale deve convivere con altre forme di turismo e deve rappresentare un valore aggiunto del sistema turistico locale;
• l’offerta turistica della città termale deve essere ampia, articolata e deve integrarsi con la proposta curativa;
• le necessità del mondo turistico si devono integrare con i bisogni della cittadinanza, per migliorare la qualità della vita sia al turista , sia al cittadino.
(segue)

Puntoeacapo ha detto...

Avendo chiaro che il turismo della salute dei prossimi anni sarà sempre più legato alla combinazione di salutismo – natura - terme, possiamo, a grande linee vedere cosa un Parco ecologico termale deve offrire ad un cliente salutifero.
Si deve pensare ad un’offerta di benessere, in grado di integrare la scientificità e la valenza sanitaria dei prodotti (acqua - fanghi) con esperienze innovative che caratterizzano un’esperienza salutista, in modo da “svecchiare” l’azienda termale, attirando clienti più giovani desiderosi di prendersi cura del proprio corpo.
Particolare attenzione va dedicata all’ambiente particolarmente confortevole ove, l’atmosfera che si respira deve suscitare sensazioni di relax e benessere.
Il moderno cliente termale è un turista che ha bisogno di diversificare il proprio soggiorno praticando attività sportive ed attività culturali in genere.
Ecco quindi che il territorio deve offrire luoghi di ritrovo in grado di conciliare le esigenze dei diversi target, dalle sale da ballo, ai teatri, agli ippodromi, al golf, ai parchi ecc… (“Cittadella dello Sport e del Benessere”).
Non possono mancare manifestazioni culturali e la possibilità di vedere, scoprire tutto ciò che di bello, sotto il profilo storico e paesaggistico possono offrire i dintorni. Per questo i pacchetti proposti devono essere orientati al turismo integrato. Anche la comunicazione e la promozione devono riflettere questo.
In questo quadro generale fondamentale è la creazione di un sistema di sinergie tra amministrazione comunale, associazioni di categoria e operatori economici (albergatori, commercianti, artigiani, professionisti, ecc...), banche, associazioni di volontariato (costituzione di una Fondazione del Comune).
Sulle terme si possono ipotizzare le seguenti strategie di intervento:
1. bisogna che il prodotto terme sia conosciuto e che diventi prodotto (riconoscimento sanitario scientifico della validità curativa delle nostre acque, adeguate politiche di marketing sanitario inteso come attrazione di prestazioni sanitarie a pagamento e di marketing della salute che deve favorire l’adozione di stili di vita corretti)
2. è necessario valorizzare il benessere termale rispetto al benessere tout court
3. si deve integrare il marketing di prodotto e il marketing territoriale: Chianciano deve diventare fulcro di un ampio ed articolato sistema turistico locale
4. organizzazione di un'offerta più ampia ed articolata che includa strutture di riabilitazione, centri diagnostici, di benessere e di medicina olistica, dove la cura, la prevenzione delle malattie e la promozione della salute si integra con la possibilità di creare armonie, riprendendo concetti che diedero vita allo sviluppo termale nell'antica Roma (terme come centro ricreativo polifunzionale: la maggior parte delle terme includeva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri per ascoltare poesia e musica e una grande sala per le feste, una città nella città, si trovavano anche ristoranti e locande per dormire o …passare alcune ore in "piacevole" compagnia; ogni centro termale offriva attrazioni specifiche: un paesaggio particolare, una magnifica libreria, un centro sportivo di alto livello, anche se l'attrazione principale rimanevano sempre i bagni nelle terme)
5.il termale è un punto di forza per la scelta della destinazione: va trasformato in "benessere termale" e utilizzato come strategia di marketing territoriale. Il prodotto termale è maggiormente vendibile se si crea un integrazione con gli "altri turismi" quali sport, enogastronomia, arte, cultura e altre tipologie compatibili con il territorio (costruzione di pacchetti integrati, incentivazione di manifestazioni fieristiche, congressuali, eventi in genere)
(segue)

Puntoeacapo ha detto...

Riassumendo:
La reazione non può che passare attraverso alcune fasi che si integrano, su di un piano sostanziale con strumenti mirati di programmazione e gestione territoriale, e, su di un piano formale, con la realizzazione di correlate politiche di marketing e comarketing integrato.
In altre parole è necessario un grande Piano Strategico d’area che miri:

• a recuperare e valorizzare l’attività termale orientandola al benessere;
• proporre il benessere termale come valore aggiunto specifico;
• assicurare un sfruttamento idrico che tenga conto delle innovazioni di prodotto richieste dal mercato;
• definire nuove linee guida sull’assetto urbano e socio economico delle città;
• impostare una promozione integrata ed azioni di comarketing dell’offerta termale, integrata con quella turistica e con quella dei prodotti tipici locali;
• riorganizzare la comunicazione di prodotto e di marchio;
• ideazione e valorizzazione della “Cittadella dello Sport e del Benessere”;
• realizzazione di spazi per incontri e divertimenti;
• interventi per la riqualificazione della ricettività;
• piano per le manifestazioni e gli eventi individuandone due da valorizzare su di un piano nazionale ed internazionale;
• creazione di un marchio di qualità termale-territoriale con la finalità prima di integrare le offerte esistenti,
• distinguere il segmento termale secondo le due grandi componenti che lo caratterizzano, quella dei curandi e quella dei “curisti” proponendo, per ognuno di questi segmenti, specifiche azioni di promozione ed avendo la consapevolezza che l’interesse degli operatori termali e quello degli operatori della ricettività può non coincidere. I primi hanno interesse ad avere un gran numero di curandi, pernottanti o no; i secondi un gran numero di curisti, cioè di curandi pernottanti. In teoria le terme potrebbero avere una gestione efficiente anche con soli curandi, ma appare evidente che il valore aggiunto per la località sarebbe molto ridotto (la spesa di un Euro per prestazioni determina un indotto di un altro Euro), mentre la presenza dei curisti garantisce un grande indotto calcolabile nel rapporto di uno a venti (la spesa di un euro determina la spesa di altri 19 Euro);
• la consapevolezza della presenza dei due mercati deve essere tenuta presente per impostare adeguate azioni di marketing e di comarketing territoriale;
• svolgere azioni di marketing specifiche per i mercati con meno appeal, quali il Centro ed il Nord Italia, proponendosi anche con formule di cure che, come benessere termale, si caratterizzano anche per una durata tipo short break (uno o due pernottamenti): in molte località hanno successo i trattamenti three, two o one days;
• svolgere azioni specifiche a favore del mercato estero;
• proporre ai nuovi turismi che si sono attivati nel corso degli anni novanta ipotesi ben studiate di trattamenti di benessere termale (ad es. prevedendoli gratuitamente nel pacchetto per i congressisti);
• prevedere la possibilità di prestazioni benessere anche all’interno dei maggiori esercizi alberghieri;
• realizzazione di un centro benessere e di promozione della salute, secondo una concezione olistica che fa riferimento al fisico ed alla mente dei soggetti;
• attivazione di una grande (o di un sistema) piscina termale con la definitiva realizzazione delle piscine termali presso il Centro Sillene;
• attivare un centro congressuale e per manifestazioni attrezzato secondo le più moderne tecniche di comunicazione;
• in parallelo dovranno essere svolte adeguate azioni di qualificazione professionale e manageriale.

Anonimo ha detto...

Chianciano: Confesercenti, “tassa di soggiorno indirizzata sul turismo”

“Chiediamo che la tassa di soggiorno venga utilizzata per incentivare le presenze turistiche a Chianciano, sostenendo un investimento infrastrutturale al servizio del turismo, dell'intrattenimento e dello spettacolo”.

E'’ questo il commento di Fulvio Fabrizzi, neo Presidente di Confesercenti a Chianciano Terme, dopo aver preso visione dell'accordo di programma tra Comune e Provincia, pubblicato sul Bollettino regionale, con il quale si rende nota la destinazione dei 168.270 euro raccolti nel 2012. Gli introiti della tassa di soggiorno sono stati indirizzati per 10.000 euro all'ufficio informazioni di Piazza Italia, per 68.000 al turismo sportivo, per 53.000 alle attività culturali e per 37.270 a favore del turismo congressuale. “"Abbiamo chiesto di conoscere i singoli impegni di spesa per capire la capacità di leva dello strumento -– ha spiegato il Presidente Fabrizzi –- e per scongiurare il rischio di vedere risorse disseminate a pioggia, piuttosto che per la valorizzazione di un progetto efficace e per lo sviluppo di una infrastruttura turistica per la città”. Chianciano Terme, rileva Confesercenti, è l'unico comune che ha utilizzato lo strumento dell'accordo di programma per spendere i soldi della tassa di soggiorno, e l'accordo siglato coinvolge solo le risorse relative al 2012, anno in cui la tassa di soggiorno è entrata in vigore. “Siamo in attesa di conoscere l'ammontare delle previsioni di entrata del nostro Comune per l'anno 2013 – - ha concluso Fabbrizi - speriamo vivamente che l'esistenza di questo strumento non finisca per frenare la ricerca di finanziamenti pubblici da parte dell'Amministrazione Comunale a sostegno delle destinazioni turistiche, poiché è indubbio che Chianciano soffre moltissimo per la debolezza della sua immagine”".

Anonimo ha detto...

Che sia una piscina Comunale..che sia piscina termale..in Italia compaiono sempre gli stessi grossi problemi e pericoli ! Piscine pericolose e fuorilegge date in gestione a società private o cooperative,società sportive dove i pericoli permangono e si moltiplicano con Comuni compiacenti..pertanto sanno..e ne sono COMPARTECIPI di quanto è accaduto e di quanto ancora accade in non poche piscine pubbliche Comunali ! Lavoratori spesso al nero o parzialmente alnero con il part-time niente corsi di legge D.Lgs 81/2008 niente certificazione antisismica anti incendio ecc.ecc. manca quasi sempre l'igiene attualmente e nuovamente..le Terme di Vinadio sono state ad es. chiuse dall'ASL Cuneo 1 in Piemonte..ma altre piscine dell'Italia sono nelle stesse identiche pessime condizioni ma anche peggio! La solita Italia che dando in gestione cercano di lavarsene le mani facendo gli scarica barili..capita anche negli stabilimenti balneari marini..!A rimetterci come aal solito sono i Lavoratori !
Morando