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Amministrazione Immobili Condomini

sabato 20 aprile 2013

Che succederà nel PD a Chianciano?



Lo sfaldamento del PD nella scelta e nell’elezione del Presidente della Repubblica, dove si manifestano, in maniera sempre più evidente, le divisioni interne, e che difficilmente si risolveranno a breve; che riflessi avrà nell’Amministrazione Ferranti e nelle sue possibilità di fare scelte adatte per Chianciano Terme? E nel PD locale in vista della campagna elettorale per le Comunali del 2014?

Saluti,

Valtubo
Sistemata dalla Provincia la frana nella strada per Montallese 03/05/2013 foto Simone Bettollini


Vignetta Fuga del Cammelo dal Circo a Chianciano Terme

51 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sentito dire da persone che sono riuscite a visitare le nuove piscine termali che sono meravigliose e soprattutto finite. Ma non vogliono aprirle per problemi di gestione, qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?

Anonimo ha detto...

I problemi di gestione ci sono e sono molti, ma la struttura non è affatto finita. Oltre alle necessarie e doverose sistemazioni esterne relative a parcheggi e giardini, sembra che devono essere risolte alcune problematiche di tipo impiantistico e sulla tenuta di una delle vasche. Il problema vero e' che sono già anacronistiche e che, seppur belle, non avranno mai i numeri per sostenere costi di gestione e manutenzione. Il problema terme e' serio e merita di essere valutato a fondo sia in termini di immobiliare che di gestione.

Robin Hood ha detto...

Me, da come si sente dire in giro forse a fine stagione chiuderanno le piscine comunali, questi signori come pensano di gestire quelle del Sillene? Speriamo bene, ma non ci vedo chiaro,

Puntoeacapo ha detto...

UN PROGETTO PER RIVITALIZZARE IL CENTRO STORICO

1. PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN ALBERGO DIFFUSO (ORIZZONTALE).

L’albergo diffuso può essere definito come un albergo orizzontale, situato in un borgo o in un centro storico, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro.
L’albergo diffuso è una struttura ricettiva unitaria, gestita in forma imprenditoriale, che si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano autentico, a contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri:
o l’albergo diffuso è in primo luogo un albergo
o l’albergo diffuso è la grande occasione per il sistema di offerta alberghiera di sperimentare e proporre ai mercati della domanda stili di ospitalità originali, nei quali proporre il proprio approccio ospitale, la propria cultura dell’accoglienza, senza prendere in prestito procedure e modalità gestionali standard.
L’offerta dell’albergo diffuso si pone nel mercato turistico come tipologia ricettiva in grado di offrire diversi plus:
o capacità di soddisfare i desideri di un’utenza esigente ed esperta: si tratta di persone che hanno il gusto di viaggiare, che hanno trascorso vacanze e soggiorni in diversi tipi di alberghi e località, e che sono alla ricerca di formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile le caratteristiche del luogo
o rispetto dell’ambiente culturale: la proposta dell’albergo diffuso si muove direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale dei centri minori, perseguito con tenacia sia dalla politiche comunitarie che da quelle nazionali e locali, e mostra di possedere la potenzialità per incrementare il reddito e l’occupazione dei piccoli centri, per mantenere o incrementare la popolazione, senza per questo intervenire contaminando la cultura, l’ambiente, l’identità dei luoghi. L’albergo diffuso può avere la funzione di “animatore” culturale ed economico del centro storico; con l’apertura di un albergo diffuso che utilizza la “reception” anche come “ufficio informazioni” della località, magari in accordo con le strutture di promozione locale, il centro storico può rivitalizzarsi mantenendo al suo interno una complessità di funzioni, residenziale, commerciale, artigianali
o autenticità: a differenza degli alberghi tradizionali, l’albergo diffuso permette ai turisti di vivere l’esperienza di un soggiorno in case e palazzi progettati per essere vere abitazioni, con aspetti strutturali, quali muri, spazi, infissi, arredi ed impianti diversi da quelli progettati per “turisti”
o articolazione della proposta: il turista che si indirizza verso l’albergo diffuso ha a sua disposizione un vasta gamma di scelte tutte offerte dallo stesso operatore ricettivo. Il prodotto “albergo diffuso” è di per sé differenziato in termini di diverso livello di comfort delle varie unità abitative, diversa distanza dal centro, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici e consente una politica di differenziazione (anche di prezzi) con l’intendimento di rivolgersi con proposte diverse a differenti fasce di utenza
(segue)

Puntoeacapo ha detto...

o originalità-novità della proposta: una soluzione ricettiva in gran parte originale comporta una maggior visibilità ed offre numerosi vantaggi in termini di strategia di posizionamento nel mercato turistico
o servizi alberghieri: gli alberghi diffusi garantiscono tutti i servizi alberghieri, dal ristorante alle sale comuni, alla piccola colazione eventualmente servita anche in camera; e quindi alloggio, vitto e servizi accessori. Inoltre la dimensione complessiva dell’albergo diffuso permette di personalizzare i servizi, di aumentare il coinvolgimento degli ospiti, di avviare il processo di fidelizzazione e di sviluppare il passaparola
o stile gestionale: si caratterizza nell’universo ricettivo per l’atmosfera originale, per le modalità di erogazione dei servizi e per il suo collegamento con il territorio. L’albergo diffuso ha uno stile unico perché rispecchia contemporaneamente la personalità di chi lo ha voluto e lo spirito del territorio. La gestione ha l’obiettivo di offrire un’esperienza legata al territorio anche nei tempi e nei ritmi del servizio, oltre che nei servizi e nei prodotti offerti.

2. PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN DISTRETTO CULTURALE E TURISTICO CONTEMPORANEO.

Gallerie d’arte e spazi espositivi temporanei e permanentI, centro di architettura contemporanea, residenza per artisti, designer, architetti e curatori, scuola di specializzazione in Hotellerie d’avanguardia, centro di grafica e web design, librerie d’ arte, architettura e cultura contemporanea, ludoteca linguistica e dipartimenti educativi per adulti e bambini, spazi di ristoro innovativi, store di design e di food esclusivo, noleggio bici.. Un luogo di intrattenimento e ristoro, cangiante durante l’arco della giornata ma al tempo stesso sempre pieno di suoni, odori, sapori unici.

Anonimo ha detto...

Ho cercato di resistere ad inervenire nei post precedenti ma alla fine , è troppo divertente quindi:

Qualcuno ha presente il nostro centro storico o parla per sentito dire ???
Qualcuno prima di scopiazzare copiare ed incollare qualcosa sul blog, dovrebbe posare il fiasco.....

Anonimo ha detto...

A CHIANCIANO ODORI E SAPORI UNICI COME L'AMARO MONTENEGRO.ALTRO CHE PUNTO E A CAPO, QUI E' PUNTO E A LETTO!!!!(COI PIEDI FASCIATI)

Fabio ha detto...

Ciao a tutti ;
i due anonimi delle 14 e delle 15 , assomigliano molto , per quello che dicono alla ns amministrazione .
Credo , che bisogna tener conto di nuove idee , anche se poi risultano impossibili da realizzare , ma almeno qualcuno ci prova .
Perche' , non potrebbe essere auspicabile che un progetto del genere possa essere fattivo per la zona Rinascente ? C'era gia' stato presentato un progetto per Via Mencattelli di nuova urbanizzazione , con villette e ristorante , tipo Villaggio Turistico . Ma come al solito immediatamente bocciato , e nel 2008 persi probabili investitori.
Per quello che riguarda le Piscine Al Sillene , io in prima perosna ho manifestato la Mia intenzione della gestione , sia del Bar che del Ristorante . Aspetto solo una risposta .Dopo posso anche discutere con la propieta ' dell' evntuale scelta.
Siamo un po' ottimisti , e non tagliamo le gambe prima di fare il passo .

Robin Hood ha detto...

Belle le cose (idee) che Puntoeacapo scrive sul blog, ma per fare tutto quello che vorreste ci vuole la materia prima e molta. Sareste cosi gentili da spiegare dove la trovate? Forse sperate di trovare qualche euro sopra al comodino al mattino quando vi svegliate?
N.B. Sono stati necessari cinquanta milioni di euro per costruire il parco giochi più grande del sud Italia e hanno creato duecento cinquanta posti di lavoro. Tutto questo a Catania e non a Chianciano dove non si fa altro che piagnucolare.

Anonimo ha detto...

a Robin hood che ha detto che a Catania lì hanno fatto il parco e no a Roccacannuccia!
Catania è una citta di oltre 500.000 abitanti sul mare alle falde dell'Etna e a 40 chilometri da Taormina...
E anche se si danno 50 milioni di euro a chianciano dove c...o lo fai un parco dai 600.000 metri quadri in su senza contare parcheggi e collegamenti ???
riflettete gente è per questo che a Chianciano la gente piagnucola perchè vede la realtà dei fatti mica seghe!!!

Anonimo ha detto...

Chianciano: D’'Amico (UDC), “"la troppa politica ha distrutto Chianciano”"

E'’ il segretario dell’'Udc locale ma si sente soprattutto un albergatore che non ne può più di vedere la sua cittadina, Chianciano, “sempre più distrutta per la troppa politica” ed è più che convinto che la stazione termale possa risorgere

ma “con una visione moderna che guardi al 2020 e non al 1920”. Francesco D’'Amico, segretario del partito di Casini ma soprattutto consigliere di Asshotel-Confeserdenti, si infervora quando parla di Chianciano e non si capacita del fatto che le varie amministrazioni non siano riuscite in questi ultimi venti anni a rilanciare la cittadina. “La troppa politica - dice allargando le braccia quasi fosse in croce - ha distrutto Chianciano”. Lo incontriamo al bar del suo albergo a due passi dalla centralissima Piazza Italia.



D'’Amico come mai questo sfogo? Non pensa che il nuovo vertice delle Terme possa contribuire a rilanciare Chianciano? Inoltre c’'è anche un nuovo assessore al turismo che è Silvana Micheli, più che esperta di termalismo.

"Il mio non è uno sfogo improvviso. Lo dico da anni che la troppa politica ha distrutto Chianciano ma non è troppo tardi. Le Terme, con il nuovo vertice molto tecnico e preparato imposto da MPS con Fabio Cassi alla presidenza e il consigliere Ferruccio Carminati, ha senz’'altro segnato una svolta all’'azienda che deve imparare a ragionare come una azienda e non come una succursale politica. Ma anche gli albergatori la devono smettere di mungere le Terme senza dare niente in cambio. Spesso l'’hanno fatto involontariamente ma devono mettere uno stop alla loro continua richiesta di supporti quasi gratis. Si sono generati troppi costi legati alla politica che hanno creato un forte handicap. Ora ci vuole una politica industriale per salvare i posti di lavoro di gente che ha dato la vita per le Terme ma partendo dall’alto e non dal basso, quindi dalle presidenze e dai loro staff”".

Ma nel concreto cosa bisogna fare?

"Comune e Terme sono in perfetta simbiosi quindi le scelte dell’'amministrazione devono tener conto delle scelte strategiche in favore della città. Faccio un esempio: c’'è una grande discussione sul fare o non fare i parcheggi alle piscine del Sillene. Ecco io penso, che al di là della questione economica, i parcheggi debbano essere solo di servizio in modo che gli albergatori insieme alle Terme mettano in atto un servizio di mobilità ecologica. Fino ad oggi le amministrazioni hanno solo affrontato problemi di emergenza spesso senza riuscire a risolverli. Invece devono imparare ad avere una visione più strategica della città. Vedo molto bene la scelta di MPS di insediare al vertice delle Terme dei tecnici di valore con i quali possiamo sviluppare un discorso. Vedo con favore anche quello che ha detto il neoassessore Micheli: ora però ci deve dire come si deve mettere in opera quello che ha detto per rilanciare la città. Discutiamone. Noi siamo convinti che Chianciano si possa salvare e rilanciare ma bisogna fare in fretta. Ci vogliono intese trasversali superando le cosiddette ”appartenenze” politiche per servire la città e non il partito”".

Le risorse per fare le cose sono sempre più scarse e allora?

"Le risorse si trovano quando ci sono i progetti. Perché fino ad oggi non sono mai stati richiesti i fondi strutturali europei? Quando c’'è la progettualità si attirano investimenti privati e sponsor perché hanno convenienza. Manca un “progetto città” che se portato alle grandi fiere internazionali di Parigi o di Milano potrebbe attirare molti investimenti ma per ripartire dalle Terme, da dove siamo partiti, bisogna farlo con una visione moderna, non quella del secolo scorso. Sono convinto che la percezione del marchio di Chianciano Terme sia ancora molto forte e vincente ma bisogna fare in fretta per spendere questo vantaggio che abbiamo perché non so quanto possa durare"”.

Anonimo ha detto...

sig. d'amico se la prenda con se stesso....quando e' corso in soccorso ai compagni...sicuramente a quel tempo gli e' convenuto......ora pero' il vento e' cambiato e babbo mps non c'e' piu'-....ora solo orfani... e come dicono a roma: mo'...so'...c...i

Anonimo ha detto...

Vorrei riprendere quando detto da D’amico qualche giorno fa sul tema dei parcheggi al Sillene:
“c'è una grande discussione sul fare o non fare i parcheggi alle piscine del Sillene. Ecco io penso, che al di là della questione economica, i parcheggi debbano essere solo di servizio in modo che gli albergatori insieme alle Terme mettano in atto un servizio di mobilità ecologica.”
1° punto – fruibilità del complesso: le piscine del Sillene non sono e non saranno dedicate alla sola clientela alberghiera di Chianciano Terme, ma (speriamo) metteranno in moto un circolo attrattivo anche per i turisti che non si fermano a Chianciano ma trovano ricettività nei Comuni vicini e negli agriturismi della zona;
2° punto – servizio di trasporto: un servizio di mobilità ecologica rappresenta un ulteriore costo senza alcun riscontro di benefici e non potrà essere sostenuto dalle magre economie degli alberghi rimasti né delle stesse Terme, che non hanno i soldi per costruire i parcheggi; dovrà invece essere rinforzato il Servizio pubblico della LFI;
3° punto – parcheggi e viabilità: i parcheggi dovranno essere realizzati secondo il fabbisogno reale previsto tenendo conto che il complesso termale è stato ampliato, mentre il progetto attuale sembra ridurre le previsioni dai parcheggi da oltre 100 posti esistenti prima dell’intervento che facevano riferimento solo al vecchio stabilimento dei fanghi a poco più di 25 posti totali con riferimento all’intero complesso compreso le nuove piscine. Ed in ogni caso nel rispetto degli obblighi di legge e del Piano Regolatore.
Io credo che qui siamo giunti alla follia pura.
Ma quanti potenziali clienti giornalieri sono stati previsti nel piano industriale del complesso del Sillene?
Con quali prospettive si apriranno le Piscine (ammesso che aprano) perchè basta dare un’occhiata al cantiere per vedere che il 1° di giugno ovvero tra un mese i lavori non saranno certo terminati:
E poi ci vorranno i collaudi ….. e poi ci vorrano le commissioni di pubblico spettacolo ...
apriranno davvero con soli 25 posti auto di parcheggio?

Anonimo ha detto...

...comunque 25 posti avanzano...

Fabrizio Giugnoli ha detto...

Lo Stato si muove fondamentalmente su tre grandi linee strategiche.
La prima è quella della fornitura dei servizi essenziali, ovvero scuola, sanità, amministrazione, ordine pubblico, giustizia etc. Questi servizi vengono in massima parte pagati dai cittadini attraverso le tasse
La seconda è quella delle società private a cui vengo no affidati servizi altrettanto essenziali, ovvero acqua, luce, gas, rifiuti etc. Questi servizi vengono però, in linea teorica, pagati dai cittadini attraverso le bollette.
La terza è quella di aziende tipo le Terme di Chianciano, ovvero aziende private che nei fatti hanno un ruolo strategico per il territorio, ma che dovrebbero, sempre in linea teorica, auto finanziarsi con il prodotto che vendono.
Non mi interessa entrare nei dettagli dei punti uno e due, ove molto ci sarebbe comunque da dire. Li ho citati solo per inquadrare la collocazione istituzionale che a mio parere hanno oggi le Terme di Chianciano.
Si capisce subito che la Terme si collocano in una posizione molto ambigua, e che probabilmente è necessario ricercare in questa ambivalenza, interesse pubblico – gestione privata – debiti pubblici, la causa prima dei problemi. Siamo nei fatti di fronte ad una finta privatizzazione, uno di quei tanti percorsi interrotti che sono forse la causa prima dei problemi italiani. Paradossalmente certamente sarebbe stato meglio per noi se le terme fossero rimaste o private come erano un tempo, o di proprietà aegat, ovvero statali. Ma lo stato, giustamente, se ne è voluto liberare e noi ci siamo fatti vanto di esserne rientrati in possesso, e questi sono i risultati.
Al momento, riassumendo, abbiamo una proprietà ed una gestione, ambedue assolutamente con bilanci insostenibili che nessuno sa bene chi deve risanare e dove reperire i soldi necessari.
Le responsabilità sono diffuse e i problemi strutturali, ovvero il problema è ben più profondo di quanto si pensi.
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Fabrizio Giugnoli ha detto...

Cominciamo ad entrare nel merito:
Parlando di risorse le nostre acque e i trattamenti che ne derivano certamente hanno una enorme importanza ed un enorme valore, quindi il problema, in tutta evidenza, è nelle strutture e nei metodi con cui oggi vengono sfruttate e proposte al pubblico, strutture e metodi che a mio parere sono assolutamente improponibili.
Oserei dire che tutti i costosi interventi strutturali compiuti negli ultimi due decenni nel tentativo di riposizionare e ristrutturare il prodotto hanno solamente peggiorato, e di molto, la situazione.
Il perché è ovvio, a mio parere, ovvero chi spendeva non spendeva i soldi suoi e non rispondeva, e non risponde, di come quei soldi venivano e vengono spesi. Alle mie reiterate richieste sul rendere pubblici i piani industriali degli investimenti nessuno a mai risposto. Invece siamo stati abbondantemente chiamati in causa quando c’è stato da ripianare i debiti, e lo abbiamo fatto, ob torto collo, o con le addizionali regionali o con gli extra fido sui c/c. Ma questo, come direbbe il mio amico Damiano, è il bello del fare i finocchi con il culo degli altri. Il fatto che spesso queste operazioni siano state gestite da persone non competenti in materia paradossalmente è secondario. Il nocciolo del problema è che il pubblico, attraverso le sue varie forme, ovvero regione, comune, fondazione, mps e altro, ha continuato ad avere il totale controllo sulle terme, in barba a tutte le direttive che indicavano come strada maestra quella delle privatizzazione.
Ad oggi, a fronte della prevedibile stretta finanziaria che il mps sta portando avanti il futuro non è solo nero, semplicemente non esiste. Cercare di fare bilancio, pagare i mutui eccetera con questa proprietà, con queste strutture e con questo prodotto non vendibile porterà ad un avvitarsi dei problemi, ovvero mentre si tagliano le spese diminuiranno ancora le entrate fino ad un inevitabile collasso di sistema. Ma anche confidare ad esempio nelle piscine termali in questa situazione ha un che di ridicolo. Economicamente non stanno in piedi, e si vede la lontano un miglio, per cui credo che la gestione nel breve si guarderà bene dall’aprirle perché aggraverebbe di molto il suo già disastrato bilancio, per non parlare dei gravi problemi strutturali di cui si vocifera.
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Fabrizio Giugnoli ha detto...

Dire che sono anni che dico, inascoltato, queste cose e che tutto questo per me è solo logica conseguenza di una sequela di errori non mi rende felice perché io in questo paese ci vivo e non posso, anche volendo, estraniarmi dai problemi e guardare il tutto in maniera asettica.
Quindi come muoversi, cercando di essere comunque propositivi?
Innanzitutto ribadendo un dato, ovvero che con queste strutture, con questo assetto societario e con questo prodotto non si va avanti. Quindi, logicamente, bisogna cambiare strutture, assetto societario e prodotto.
Già! Ma come?
Io credo che il pubblico, una volta salvaguardati alcuni parametri attraverso alcuni semplici e lineari “paletti”, debba al più presto chiamarsi fuori. Qui servono soldi, un piano di riassetto e di rilancio e un menagement che sappia come muoversi.
Ovvero urge il passaggio ad un controllo privato sia delle Terme Immobiliare, in modo che si rendano possibili gli interventi strutturali necessari, che ad una proprietà privata della gestione.
Quindi, in pratica, serve un’unica società delle dotata delle risorse necessarie e delle capacità imprenditoriali necessarie.
Esistono imprenditori credibili disposti a mettere sul piatto i tanti milioni necessari? Io penso di sì, a patto di non fare finta, come al solito, di cercarli per poi, quando e se li trovi, mandarli via in due ore attraverso i soliti giochi sporchi. Non posso credere, solo per fare un esempio, che il mps volendo non sappia trovare nel mondo, direttamente o attraverso i suoi contatti, figure imprenditoriali del livello necessario. Il passaggio è però prettamente politico. Finché la politica si arrogherà il diritto di pensare di saper gestire quello che in tutta evidenza dimostra non saper gestire non se ne esce. Il Pubblico la deve smettere di dire che è capace di spendere i miei soldi meglio di come farei io. Non è vero, punto, quindi si dedichi a ciò che gli spetta e lì sì cerchi di spendere il minimo e di dare il massimo. Qui devono essere soprattutto i cittadini che devono esprimere pubblicamente la loro volontà e costringere il Pubblico ad uscire da realtà come le Terme e a smettere di sperperare i nostri soldi.
Quindi, a mio parere, è inutile cercare un semplice gestore. Qui il soggetto privato deve entrare in possesso e poter intervenire anche sulle strutture immobiliari che, nelle condizioni date, non permetterebbero neanche a lui di resistere. Le formule che tutelino quello che deve rimanere di interesse pubblico poi si trovano, volendo, o con affitti a lungo termine in cambio di investimenti strutturali o altro. Basta volerlo.
Se poi vogliamo invece andare alla ricerca di un semplice gestore, ovvero di un privato che semplicemente subentri come socio di maggioranza nella sola gestione delle terme liberissimi di farlo. Poi però dopo non dovremmo meravigliarci e lamentarci se scopriremo dopo poco che è il solito Ciarrapico di turno che svuota quello che c’è rimasto da svuotare e ci lascia con un’azienda fallita impossibile da rimettere in piedi. Allora del famoso ruolo sociale delle Terme potremo anche dimenticarcene, e per sempre.

Anonimo ha detto...

Diciamoci la verità la la spa Terme di Chianciano ancora NON è mai stata veramente privatizzata !!!
E' una SPA anomala nella forma e nella struttura.
Con un fatturato minimo rispetto al patrimonio immobiliare... con relative conseguenze.
Il nuovo CdA NON ha poteri per mettere mano alla struttura ma solo al bilancio corrente e dei pochi anni a seguire..
Quindi sono ca..i amari!

Robin Hood ha detto...

Caro amico io non pretendo che venisse fatto un parco da 600.000 metri quadri con 50 milioni di euro di spesa come a Catania perché so che è fantascienza, ma piagnucolando come tanti altri ti dico che qui non faranno mai nemmeno un parco da 60 metri quadri per far giocare i bambini o per far fare due chiacchiere agli anziani. Un saluto tra le lacrime pensando a come siamo messi. Io non ho ne il potere ne la possibilità di far nulla, ho solo provato a cambiare facendo quella croce da un altra parte, ma non è servito a niente perché c'è ancora gente che vive con i paraocchi.

Anonimo ha detto...

Volete il parco giochi:
Per gentile e magnanima concessione volontari chiancianesi provvederanno ad attrezzare un area verde in località sant'elena.
Per come stanno conciando l'area tra il muraglione e la mai troppo poco nominata "sala polivalente" (maddechè) il cosiddetto parco pubblico "Bonaventura Somma) i nostri amministratori probabilmente hanno suggerito :
Volete il parco ? bene ! andatevelo a fare da un'altra parte.......

Anonimo ha detto...

Volevo chiedere a tutti i commentatori di questo blog (comunisti o fascisti non fa differenza) se secondo loro sia possibile fare un esecutivo a Chianciano sulla falsa riga del governo Letta , così tutte la parti politiche avranno voce in capitolo e chi lo sa, forse tra tante cazzate potrà venire fuori qualcosa di buono.
Intanto volevo aggiungere che in questi giorni Chianciano è tutto esaurito , ma la gente al di fuori dell'albergo in cui alloggia non spende un centesimo, quindi i negozianti non incassano nulla e non per colpa della politica locale.....

Anonimo ha detto...

Ma dove lo hai visto il TUTTO ESAURITO, forse sei stato a visitare un altro paese?

Anonimo ha detto...

Chianciano Terme ponti di primavera
Tutto pieno !!!! ???
SI ! DI FUMO !!!!!!

Puntoeacapo ha detto...

La tutela e lo sviluppo del verde quale elemento ambientale importante dovrà essere salvaguardato con l’obiettivo primario di un suo effettivo utilizzo da parte della collettività e dei turisti.
Sarà necessario procedere alla riqualificazione di tutte le aree verdi di Chianciano (attrezzate o meno) attraverso la manutenzione ordinaria e gli strumenti dell’”Adozione” e della “Sponsorizzazione”.
Alcune idee per cminciare:
1. “Area Verde Via Baccelli angolo Via Roncacci”: GIARDINO SENSORIALE.
Il giardino sensoriale è così chiamato perchè deve stimolare le percezioni di tutti e cinque i sensi.
Ogni persona che frequenta un giardino sensoriale deve vedere i propri sensi pungolati o addirittura rafforzati, e tale obiettivo può essere perseguito in diversi modi:
• vista: forme, colori e punti di attrazione visiva contribuiscono a creare la bellezza del giardino. Anche le variazioni stagionali contribuiscono a rendere sempre interessante dal punto di vista visivo il giardino. Occorre inserire piante con fioriture dai colori molto vari, raggruppandole per macchie omogenee di colore e fare in modo che in ogni momento vi sia nel giardino qualche zona cha abbia un colore interessante. Le piante devono eseere in grado di attirare farfalle, uccelli e piccoli animali, per rendere il giardino pieno di vita e di movimento;
• udito: il canto degli uccelli, il suono di campanellini mossi dal vento, il rumore delle ghiaia sotto i piedi, il fruscio del vento tra le foglie possono contribuire a creare una sorta di 'colonna sonora' del giardino. Nelle zone dove c'è più vento si possono legare ai rami degli alberi vari tipi di sonaglio (ad esempio quelli di tipo cinese) . E’ necessario inoltre creare qualche gioco d'acqua: il suono dell'acqua che scorre ha un notevole effetto rilassante ed è molto piacevole. In alcune zone, come quelle di sosta, può essere installato un impianto sonoro che diffonda musica rilassante o suoni della natura;
• tatto: il “giardino” deve essere pieno di cose che stimolino il senso del tatto, come i morbidi muschi e licheni che si sviluppano su rocce e tronchi, oppure piante dal fogliame flessibile che chiede solo di essere accarezzato. Occore inserire nel giardino materiali di diversa consistenza tattile: se vicino ai giochi d'acqua abbiamo sassi lisci, in un'altra zona potremo mettere rocce rugose o coperte di licheni. Inserire piante robuste, che non si spezzino facilmente anche se vengono toccate: per le piante più delicate scegliamo siti più difficili da raggiungere. Cerchiamo di alternare le varie consistenze delle foglie (carnose, pelose, ecc.) per fornire diverse sensazioni al tatto, pensare e e realizzare diversi tipi di superficie nei camminamenti, alternando ad esempio mattonelle, ghiaia, sassi ecc.;
(segue)

Puntoeacapo ha detto...

• olfatto: inserire nel giardino fiori dal profumo indefinito, che stimolino l'olfatto ed invoglino il visitatore a ricercare la fonte dell'aroma, piantare vicino ai camminamenti piante erbacee ed aromatiche che, se calpestate o sfiorate, possano emanare un bellissimo profumo (tutte le labiate si prestano egregiamente a questo scopo), usare per la pacciamatura composti come la corteccia di pino o altri materiali che, oltre a svolgere la loro funzione primaria, possano emanare anche un gradevole profumo;
• gusto: inserire un'area dove possano crescere erbe aromatiche ed essere raccolte ed usate per la cucina, inserire, tra le piante ornamentali, anche piante ortive di particolare bellezza, oppure di riservare parte del giardino alla coltivazione di alcuni ortaggi, inserire nei limiti del possibile alberi da frutto e frutti di bosco come ribes, uva spina, more e lamponi. Per il sottochioma degli alberi facciamo inselvatichire le fragonine di bosco

2. Pineta: FOREST PARK.
Si tratta di un parco avventura e divertimenti costruito sugli alberi: un percorso di abilità sospeso per aria, che si sviluppa tra tronchi, passerelle di legno, ponti nepalesi e liane che collegano un albero all’altro.
È un modo nuovo di passare un giorno all’aria aperta, abbinando divertimento ed esercizio fisico alla natura e all’esperienza di stare in un bosco. Si devono pensare vari percorsi adatti sia ai bambini che agli adulti, con livelli di difficoltà differenti. Si potrebbero abbinare attività di orienteering, laboratori didattici, geologia e naturalismo, risparmio e riuso, corretta alimentazione.

3. “Area Verde v.le delle Libertà accanto al Consorzio Agrario”: DOGLAND.
Realizzazione di un’area ludica destinata agli amici a 4 zampe: un ambiente totalmente pensato per loro dove saranno i protagonisti, svolgendo attività come agility dog, dog trekking o semplicemente correre in totale sicurezza o riposarsi sotto un albero in compagnia del padrone. All’interno saranno presenti una fontanella, panchine e viottoli. Gli escrementi andranno raccolti e depositati in appositi raccoglitori posti all’esterno del parco. Si potrebbero pensare all’interno dell’area lezioni di agility, obedience, fly ball, disc dog.

4. “Area Verde Giardini Sala Polivalente”: GIARDINO “ETRUSCO” DIDATTICO.
Progettazione (in collaborazione con il Museo Etrusco”, sfruttando anche l’area coperta della Sala Polivalente, di sistema di aree didattiche e laboratori all’aperto costituito da uno spazio dedicato a una vera e propria ricostruzione di un ambiente di vita sociale tipico dell’età degli Etruschi, dove è possibile immergersi in un viaggio nel tempo preistorico e sperimentare la quotidianità degli antichi uomini grazie alla visita alle strutture abitative, all’interazione diretta con materiali, utensili, armi da caccia e colture e alle attività didattiche proposte.

Anonimo ha detto...

IN QUESTI MOMENTI QUANDO SI LEGGONO DEI POST SIMILI A QUELLI PRECEDENTI LA DOMANDA SORGE SPONTANEA :
FIGLIOLO MA CHE TI SEI FUMATO ???
Ma forse puntoeacapo fà del pungente e pesante sarcasmo e noi poveri imbecilli NON riusciamo a comprenderlo
chiediamo scusa

capo..punto ha detto...

a quanto proposto da Puntoeacapo aggiungerei solo le macchinine che volano per recarsi nelle aree verdi.
Le macchinine, sostenute da un soffio di aria tiepida, dovranno essere rigorosamente ad impatto zero con sovrapposto pannello fotovoltaico.
Aggiungo che una vostra intesa col movimento grillino arricchirebbe il panorama chiancianese di proposte mirabolanti e di sicuro successo.

Roby 53 ha detto...

Tutto bello se fosse attuato, ma il denaro????

Anonimo ha detto...

Il danaro lo devono mettere investitori privati. L'importante e' creare progetti ed opportunità.

Piscine Comunali anticipazione Corriere di Siena ha detto...

Chianciano Terme – È iniziata con un ringraziamento del Sindaco Gabriella Ferranti all'Arma dei Carabinieri ed in particolare ai due Carabinieri feriti durante il recente attentato di Roma, condiviso da tutto il consiglio maggioranza e minoranza uniti la seduta di lunedì sera del Consiglio comunale.

I due punti di maggior rilievo sono stati l'approvazione del Rendiconto del Bilancio di Esercizio 2012 (approvato con voto favorevole della maggioranza) e la deliberazione sul Centro Polisportivo Comunale che comprende la piscine comunali di prossima apertura estiva (approvata con voto favorevole della maggioranza tranne Paolo Piccinelli).

A proposito del bilancio di Esercizio 2012, una delle maggiori incognite, oggetto anche di polemiche da parte della minoranza era stata la previsione della voce relativa all' Imu, ma alla fine il risultato positivo in quanto quelle previsioni sono risultate in linea con gli incassi realmente effettuati. L’ indebitamento è stato ridotto di oltre 1 milione dall'inizio del mandato ad oggi. Il Fondo svalutazione crediti a presidio della stabilità del bilancio ammonta a 1,6 milioni. Nonostante i tagli avvenuti in sede governativa, il livello quantitativo e qualitativo dei servizi è rimasto immutato. Sono stati fatti numerosi Investimenti, nonostante i vincoli del patto di stabilità, che hanno portato ad una significativa riqualificazione urbana. “Il Bilancio in pareggio e in sicurezza, il che vista la straordinarietà dei tempi è sicuramente un atto di stra-ordinaria normalità!” ha commentato il consigliere delegato alla comunicazione Gianluigi Giglioni.

La questione però più delicata discussa lunedì riguardava il Centro polisportivo comunale che necessita di lavori ai adeguamento normativo e manutenzione e la cui gestione dovrà essere di nuovo affidata con un prossimo bando. Come risolvere l’impasse prima dell’agognata apertura estiva delle piscine scoperte? Il problema con la delibera di ieri ha imboccato la strada verso la soluzione.

Ricordiamo che la gestione era stata affidata alla UISP Comitato Provinciale di Siena che aveva presentato una proposta di realizzazione di opere con la quale si prevedeva la realizzazione di un’area Bar e Ristorante, di una nuova piscina ludica all’aperto in zona parco, sull’area soprastante la piscina esterna per i piccoli, la conversione della piscina adibita a tuffi a piscina ludica con scivoli, installazione di scivoli nella piscina esterna dei piccoli. A marzo però la UISP ha comunicato la non sostenibilità del project a causa della difficile congiuntura economica. E con la delibera di lunedì scorso sembra trovare soluzione una situazione complessa che avrebbe potuto generare disservizi anche durante la stagione turistica 2013 e disagi ai cittadini. Gli impianti sportivi infatti sono di primaria importanza per il tessuto sociale e per l’economia cittadina a supporto del turismo sportivo, pertanto l’Amministrazione ritiene di dover sostenere direttamente in tutto od in parte il finanziamento dei lavori attraverso l’attribuzione di una quota annuale a carico dell’Amministrazione comunale stessa e prevede la realizzazione di lavori in stralci in modo da consentire l’utilizzo, anche parziale, degli impianti sportivi. Quindi dal primo giugno fino alla nuova gestione che sarà attribuita con la modalità della concessione di lavori e gestione dei servizi, dovranno essere adottate le soluzioni necessarie per favorire la prosecuzione dei servizi, prevedendo la realizzazione di lavori in stralci .

Anonimo ha detto...

ma ci si rende conto di quale possa essere l'importo dei lavori per un intervento di riqualificazione, anche solo funzionale in termini di adeguamento igienico sanitario del CPC? E si pensa di sostenerlo con denaro pubblico, che non c'è? Ma qui siamo di fuori...

Anonimo ha detto...

per i chiancianesi la soluzione geniale prospettata dall'amministrazione è fare come il cane del commissario monnezza il famoso cane mustafà...

IL GRUPPO CONSILIARE CHIANCIANO PER LA LIBERTA' ha detto...

La mancanza di visione strategica sia della precedente che della attuale amministrazione ha prodotto negli ultimi anni solamente scelte sbagliate riguardo gli impianti sportivi. Errori che, sommandosi, hanno determinato le difficoltà legate alla gestione degli stessi.
L’attuale amministrazione comunale invece di adoperarsi per approntare celermente un bando di project finacing si è dimostrata immobile e incerta sul da farsi deliberando da ultimo una soluzione, quella della concessione di lavori e gestione dei servizi, che ci appare inadeguata per le esigenze della struttura.
Gli impianti sportivi non necessitano, solamente, di “opere di mantenimento” che la procedura approvata dalla maggioranza sembra profilare ma “strutturali” che possono essere realizzate solamente attraverso un project financing.
Inoltre occorre considerare che la progettazione preliminare prevista dalla nuova procedura graverà ulteriormente sul bilancio del comune che già da adesso non presenta alcuna misura per lo sviluppo della cittadina.

IL GRUPPO CONSILIARE CHIANCIANO PER LA LIBERTA'

Anonimo ha detto...

Insomma, si fa un bando di gestione per 20 anni in cui si chiede al gestore di fare soli interventi di manutenzione e soprattutto il Comune per gli stessi 20 anni garantisce un sostentamento annuo di 60.000 euro. Praticamente copre le rate del mutuo che il gestore prenderà per fare gli unici interventi che sarà obbligato a fare: quelli di manutenzione. Una strategia in perfetta linea con il PD: un disastro.

Anonimo ha detto...

Il corriere di ieri titolava: "Piscine comunali, soluzione più vicina"

Anonimo ha detto...

...e l'assistenzialismo continua...

Paolo Piccinelli ha detto...

Ho chiesto tramite mail, al Consigliere Paolo Piccinelli, per pubblicarla nel blog, la motivazione del suo voto contrario nel Consiglio Comunale alla "soluzione" per le piscine comunali, ecco la risposta che mi ha inviato:

Cerco di spiegare in maniera sintetica quanto é successo e contestualmente la mia posizione contraria ad una delibera che ritengo anacronistica e priva di una visione, diciamo produttiva.
Abbiamo discusso spesso di questo tema anche in commissione Sport e la visione condivisa era quella di un palazzo dello sport che risponde ad una funzione sportiva ma anche sociale, utilizzato da tante associazioni, dalle scuole ecc., mentre la piscina che ha bisogno di adeguamenti al quadro normativo, ha tutte le potenzialità per diventare un luogo capace di attrarre visitatori dal territorio, eventi sportivi e quindi nuovi investimenti.

Le passate amministrazioni avevano sempre fatto bandi di pochi anni che non consentivano a nessuno di fare investimenti, quindi eravamo andati verso un bando di Project che prevedesse una gestione di almeno 30 anni con un investimento che cambiasse il volto della piscina e le desse un nuovo appeal. In questo senso la UISP si era fatta promotrice di un progetto, che prevedeva un investimento importante sulla piscina, con un nuovo bar-ristorante, una vasca nuova nella parte alta del giardino, scivoli e altre migliorie.. (sintetizzo)
Quindi a noi, come avevamo detto in consiglio, non restava che valutare quel progetto e se era di nostro interesse metterlo a bando già nell'aprile del 2012 (consegna del progetto 31 gennaio 2012). Considerate che i project vengono messi a bando e chiunque può partecipare, ovviamente chi vuole vincere il bando, deve migliorare il progetto del promotore. Quindi per noi era solo positivo.

Il progetto fu illustrato in Comune, a me onestamente piaceva, ma fu chiesto da parte di qualcuno (contrariamente a quanto emerso dalla commissione sport) di fare anche investimenti anche sulla parte del Palazzetto, e quindi é passato del tempo, il progetto all'interno della maggioranza non é stato più discusso, il termine del bando é passato e poi a febbraio del 2013 é arrivata la lettera in cui la UISP rinunciava (con motivazioni economiche ecc) al project. Io mi ero dimesso a luglio.

Il bando di adesso prevede non investimenti, ma solo adeguamenti al quadro normativo, e il progetto non lo fa chi vuole investire ma un tecnico incaricato dal Comune. Ho quindi sostenuto che in un momento del genere, ogni scelta fatta a Chianciano, dovrebbe avere una visione vincente e funzionale, perché le scelte che allungano l'agonia non servono a nessuno. Ma la cosa strana in questa vicenda non é il mio voto contrario... Tutto qui. saluti


Paolo Piccinelli

Anonimo ha detto...

ha ragione il Picci !! il "bando" per le piscine comunali e' una soluzione di sopravvivenza e onerosa e non di rilancio e proficuita'. Insomma come in altre occasioni l' amministrazione si dimostra lacunosa in materia economica e totalmente incapace di prendere decisioni lungimiranti e positive per lo sviluppo economico e sociale. voto 3 INADATTI !!!

Anonimo ha detto...

X TUTTI I CHIANCIANESI:

x voi è rimasta una cosa sola da fare, imitate il cane di Betto.

BANDIERA ROSSA LA TRIONFERA'!!!!!!

merigge ha detto...

Condivido la posizione di Paolo. Il punto è se gli impianti sportivi sono un'opportunità e hanno ulteriori potenzialità o no?
Se la risposta è no, ovvero più di così non si può fare possiamo anche andare tutti a casa.
Se invece la risposta è sì, allora in tutta evidenza il pubblico deve immediatamente creare le condizioni per l'ingresso di privati che non siano semplici gestori, ma soprattutto investitori, e farsi da parte.
Il turismo sportivo ad oggi in questo paese è sfruttato solo per una piccola percentuale del suo potenziale, e solo interventi "pesanti" fatti da gente che sa di cosa si parla, cosa fa, di cosa c'è bisogno, come si progetta e si gestisce eccetera, può innalzare questa percentuale.
Sarei anche curioso di sapere se una concessione come quella prevista dal bando dell'amministrazione è annullabile. Se non lo fosse sarebbe veramente grave.
Poi ci si lamenta della crisi! E' vero che la situazione generale e fattori esterni non ci hanno aiutato, ma noi ci abbiamo messo e ci stiamo mettendo molto del nostro. Sbagliare tecnicamente quasi tutti i progetti era già un bel record, ma sbagliare tutte, e sottolineo tutte, le grandi scelte strategiche mi sembra ancor più grave.
Direi che peggio di così sarebbe stato impossibile fare per chiunque.

Damiano Rocchi ha detto...

Su queste pagine più volte ho scritto, supportato da numeri e ricerche di mercato, quanto potrebbe essere per Chianciano importante perseguire fortemente il mercato del turismo sportivo e quanto sia contestualmente importante una progettazione lungimirante mirata alla creazione di opportunità per investitori privati. La strada intrapresa dall’attuale amministrazione nei confronti del CPC, ma anche il continuo assistenzialismo alle società sportive che usufruiscono dei campi sportivi (spese annue a carico del Comune circa 110.000 Euro – entrate da parte delle associazioni locali nemmeno 1.000 €…) sono strategie a dir poco sconcertanti. Non posso quindi non fare altro che condividere in tutto quanto scritto da “merigge” e dall’amico Paolo, con il quale mi complimento per il comportamento dimostrato in sede di CC, ma a cui però in cambio chiederei di trovare il coraggio di vuotare il sacco su molte altre “situazioni” e cercare di togliersi tutti i sassolini che gli sono rimasti nelle scarpe!
Damiano Rocchi

Anonimo ha detto...

Poi magari Paolo dicci perché non ti sei dimesso anche dalla carica di consigliere.

Paolo Piccinelli ha detto...

Non mi sono dimesso anche da consigliere perché c'erano delle cose alle quali tenevo e a cui avevo dato le gambe, che volevo fossero portate in fondo, il campo di calcio a 8 al Castagnolo con la nuova pista in resina per bici e pattini, ricordo che il progetto é realizzato e finanziato, purtroppo il patto di stabilità in questo non aiuta, ma anche ad esempio il Manchester united che farà per la prima volta in Italia un camp sperimentale per bambini a Chianciano questa estate e altre piccole cose del genere.
E poi...ora mi volete far prendere una denuncia..., mettiamola così... Osservando il campionato, non é detto che io me ne intenda é, ho visto una squadra in cui alcuni giocatori hanno fatto di tutto per farla retrocedere, ora non che potesse vincere il campionato, ma almeno salvarsi dalla retrocessione... Ora non voglio nominare ne la squadra e nemmeno i giocatori, ma lo sport é davvero strano...

Anonimo ha detto...

Piccinelli, se queste sono le motivazioni, personalmente credo che DOVREBBE dimettersi. Considerate infatti le potenzialità che avrebbe l'area del Castagnolo, la pista per ciclismo e pattinaggio sarebbe una ulteriore scellerata scelta strategica. Non mi pare infatti che pattinaggio (monti di sopra e castagnolo stesso) e ciclismo (montallese) siano tra gli sport che hanno portato o possano portare turismo. A chianciano abbiamo bisogno di altro, non certo di accontentare come fatto sempre, le voglie di pochi. Per il resto il Borussia ha dimostrato che per vincere serve una squadra e non una accozzaglia di tanti buoni giocatori. Ed a Chianciano di buoni giocatori in squadra tanti non ce ne erano davvero...

Anonimo ha detto...


Risposta ad anonimo 14:18
Non mi pare che il Piccinelli punti solo al ciclismo e al pattinaggio, è palese che lo sport è una sua vocazione e che cerchi di promuverlo in tutti i modi da anni, lo faceva anche prima di ricoprire cariche pubbliche.
Mi sento di smentirti anche sul fatto che il ciclismo o il pattinaggio non creino turismo;( il cicloturismo è ormai planetare, un esempio? guardati un pò di Trentino e vedi quante opportunità ci sono per il cicloturista) solo la settimana scorsa Chianciano è stata protagonista di eventi ciclistici che hanno portato un sacco di gente.(il fatto che poi la gente se ne vada finito l'evento ci deve far riflettere)
Come fai poi a citare il parco dei monti di sopra o la pista di Montallese!!! Il primo una struttura privata,un sogno realizzato da chi vedeva in grande già decenni fà un posto bellissimo perfetto per le famigli e pieno di opportunità sportive e culturali, ma che per durare avrebbe avuto bisogno forse anche di maggiori capacità imprenditoriali, di un sistema che lo supportasse o quantomeno lo meritasse. Montallese non ha l'ambizione di diventare un polo turistico sportivo ma la pista insieme allo stadio , al campo di calcetto ai giochi per i bambini al bar e alle cucine sotto le tribune rappresentano un'ottimo esempio di strutture al servizio dei cittadini, i quali contribuiscono egregiamente alla gestione, promozione e mantenimento di tali spazi... insomma li' la gente ha voglia di fare non solo di criticare, e per quanto sia una piccola comunità a noi di Chianciano ha parecchio da insegnare!

Anonimo ha detto...

Il ciclismo è un sport per tutti proprio come dovrebbe essere Chianciano.
Il ciclismo a differenza del calcio o di altri sport che non sono mai cambiati da la notte dei tempi è uno sport in continua evoluzione che spinge gente di tutte le età a pedalare.
Il ciclismo è poco seguito ma molto praticato.
Il ciclismo è escursionismo, è contatto con la natura.
Il ciclismo lo abbini bene al nostro territorio.
Il ciclismo è "benessere"
CARO ANONIMO
IL CICLISMO E' TURISMO !!





Anonimo ha detto...

Caro Paolo, io ti conosco e sono convinto che il tuo impegno e percorso politico (tanto discusso) sia solo il frutto dell'amore che provi verso questa cittadina, ma di contro non posso che non imputarti, e lo faccio con la massima stima ed amicizia, alcuni errori (sbagliamo tutti...) viziati a mio avviso pero' da un po' di presunzione e soprattutto mancanza di metodo. Magari ne riparleremo a quattro occhi, ma sullo sport ci tengo a ribadire quanto già più volte espresso. Io non ho dubbi sulla buona fede di alcune valutazioni e scelte da te fatte in qualità di assessore, ma il problema e' un altro: alcune di tali scelte, come di consueto accade a Chianciano, sono mirate ad accontentare attività' estemporanee (magari sostenute da associazioni sportive con pochi iscritti) e non sono il frutto di una analisi e visione progettuale di lungo periodo. Sono scelte che di fatto rappresentano solo la pasticca per il malato terminale. La mancanza di una progettazione globale per la "cittadella sportiva" ( basata su seri studi di marketing sul turismo sportivo) all'interno della quale interventi singoli ma funzionali ed organici possano inserirsi come stralci funzionali e la recente soluzione proposta per la gestione del CPC non fanno altro che avvallare la mia teoria. Ovvero la totale assenza di una visione o strategia politica. E senza una strategia caro Paolo, non si creano opportunità e sarà praticamente impossibile attrarre investimenti, che ad oggi non possono che non essere privati. Il "pubblico" ha solo il dovere di dare servizi e creare opportunità'. Mi sono qui soffermato sullo sport, ma questo a mio avviso vale per tutto, a cominciare per fare un esempio dalle Terme, dove a parer mio, nel tempo si sono avvicendati manager senza specifiche e pertinenti professionalità, che probabilmente non si sono nemmeno mai chiesti cosa fosse un piano industriale. Probabilmente mi dirai che " e' tutto più complesso"; io credo che sono le persone che talvolta tendono (ahimè volutamente) a rendere difficili situazioni che di per se non lo sarebbero. E quando dico persone non intendo solo politici, ma mi riferisco a tutti i soggetti coinvolti direttamente ed indirettamente nelle scelte politiche, e quindi anche ai cittadini. In fondo una amministrazione e' lo specchio della cittadinanza che rappresenta. Ne riparleremo. Un saluto
Damiano Rocchi

Anonimo ha detto...

Io non voglio mettere in dubbio il fatto che al ciclismo non possa essere associato turismo, dico solo che noi, oltre alla qualità, abbiamo bisogno di numeri e, scusatemi, ma pattinaggio e ciclismo (riferito a ciclismo su pista in quanto Piccinelli parlava di pista in resina) di numeri non ne fanno. La pista esistente e' stata fatta spendendo un sacco di soldi, di pattinatori sfido a trovare qualcuno che ce li abbia mai visti, e' servita solamente per sistemare l'area per la festa del PD. Le manifestazioni ciclistiche come quelle calendarizzate da anni ben vengano, ma non prendiamoci in giro citando la realtà trentina. In tali luoghi eventi del genere fanno presenze che non sono limitate ai soli partecipanti, da noi si taglia il traguardo e ci si rivede (forse) l'anno successivo. Ognuno ha le proprie idee, ma non difendiamo i piccoli interessi, come ha detto qualcun altro prima di me, cerchiamo di guardare oltre.

Anonimo ha detto...

Damiano, non ti ci confonde. Qui come sempre si vuole silo accontentare le richieste dei portatori di voti. Questi signori di calcio, ciclismo, pattinaggio ecc, vogliono le strutture? Che se le costruiscano o prendano in gestione!! Facile fare attività senza spese! Caro Damiano, hai ragione, qui so' tutti boni a fa' i finocchi col culo dell'altri. È vedrai che di sto passo non se ne cavano le gambe!

Paolo Piccinelli ha detto...

Se mi permettete vorrei scherza un po' su sui grandi progetti, visto che é domenica, é solo per scherzare....

SPORT

1) Realizzazione entro 6 mesi del PalaValtubo, arena coperta da 30.000 spettatori sul modello del Madison Square Garden, utilizzabile tanto per eventi sportivi di livello mondiale che per concerti di rockstar internazionali, che per ospitare la convention di comunione e Liberazione da portare via a Rimini.

2) Realizzazione entro 12 mesi della Piscina oceanica Valtubo, così chiamata per l'altezza della sua piattaforma per tuffi (160 m) ideale per lanci di bungee jumping e iniziative suicide. Tra l'altro, nel 2013, potrebbe svolgersi qui il I campionato mondiale di miss maglietta bagnata.

3) Realizzazione per l'estate 2014 del campus Valtubo, cittadella dello sport da 3.000 posti riservata ai ritiri e agli stages degli atleti delle rappresentative nazionali delle discipline minori: bocce, curling, biliardino, frisbee, piloti piste Polycar, aquilonisti, Playstation..........

4) Entro fine mandato inaugurazione del MaracaValtubo, lo stadio più grande del mondo, 300.000 spettatori seduti. Struttura modulare in grado di adattare la propria capienza in funzione del numero di spettatori previsto per ciascun evento: dai 60 per le partite casalinghe del Chianciano calcio, ai 300.000 delle Feste dell'Unità provinciali. Intanto, per far vedere che si fa sul serio, nonché per coerenza e continuità con il passato, possiamo commissionare uno studio di fattibilità a uno dei più rinomati e costosi studi di architettura italiani, studio Bodega.



AMBIENTE

1) Introduzione della raccolta dei rifiuti differenziale. Da non confondersi con la differenziata. Il nome deriva da quello dei corsi scolastici di sostegno un tempo riservati ai ragazzi con problemi di apprendimento. Primo esperimento in Italia di raccolta con paletta, fatta casa per casa da addetti comunali, che consentirà di abbattere il costo dei cassonetti e ottimizzare la selezione dei materiali da smaltire.

2) Introduzione immediata della Erodetax, (o Valtubotax) una tassa di 1.000 euro per disincentivare l'accesso al Paese dei giovani di età inferiore ai 25 anni, autentica piaga che attualmente affligge il paese. I ragazzi sono infatti notoriamente portatori di sporcizia e causa d'inquinamento acustico e morale.

3) Realizzazione in 2 anni del campo di raccolta dell'energia da gas intestinali e della centrale da 1 gigawatt per la conversione di questi in energia pulita . Dove meglio che a Chianciano sperimentare questa tecnica rivoluzionaria assolutamente ecocompatibile, in grado di sfruttare una risorsa naturale, esaltando le proprietà delle cure idropiniche e le caratteristiche degli ospiti. Senza contare che a questi ultimi, come sappiamo perlopiù pensionati anziani demotivati, sarebbe data una grande opportunità di trarre enorme beneficio psicologico dal potersi sentire nuovamente parte attiva di un grande ciclo produttivo? Geniale, sono sicuro che i nostri sostenitori Verdi ne saranno entusiasti.



VIABILITA'

1) Realizzazione entro 4 anni dell'arteria di grande scorrimento a 6 corsie Chianciano - Chiusi, tangenziale in grado di eliminare i problemi della congestione del traffico causati dal fenomeno in via d'espansione del pendolarismo tra i due paesi.

2) Entro il 2014 inizio lavori della linea Metropolitana la MetroValtubo, tra Terme e paese, servizio resosi indispensabile per il trasporto delle migliaia di visitatori che quotidianamente affollano il museo archeologico.

3) Apertura nel 2015 del Canale di D'Alema. Il nome è volutamente ruffiano per accedere meglio ai fondi regionali e MPS e inoltre rende omaggio al m(M)assimo velista italiano. Trattasi di una via d'acqua navigabile tra Fucoli e Acqua Santa su cui far viaggiare allegri vaporetti colorati che come a Venezia trasporteranno i milioni di turisti termali del prossimo futuro.

Anonimo ha detto...

IL TUO PROBLEMA , CARO PICCI, E' CHE HAI SCHERZATO ANCHE QUANDO ERI ASSESSORE!!!!! IMMATURO!!!!!