Paolo Piccinelli di Insieme per Chianciano invia al blog queste considerazioni su approvazione concordato di domani:
Ci sono questioni che non tutti vogliono affrontare, prendere una posizione può mettere a rischio equilibri istituzionali, esporsi specialmente dall’alto, può causare vertigini.Insomma a volte è meglio non compromettersi, lasciare che le cose facciano il proprio corso, specialmente se ciò che pensi, non ne cambierà il risultato. Ma allora a cosa serve il nostro pur piccolo impegno?
Abbiamo avuto in questi giorni uno scambio di idee sulla questione Terme, stimolato da alcune nuove informazioni, da qualche sollecitazione arrivataci e dall’intervista dell’Assessore Regionale Ciuoffo e del Sindaco Marchetti su NTI, ripubblicata anche dal blog.
Il 19 aprile il concordato verrà presentato sul tavolo dei creditori e naturalmente accettato, dato che in termini numerici i creditori sono in maggioranza, ma il credito delle banche è più alto.
Perché il commissario abbia deciso questa volta di presentarlo, visti i cambiamenti davvero poco significativi, rimane l’enigma del momento.
Resta certamente l’amaro in bocca ai tanti imprenditori chiancianesi mai tutelati dalla Giunta Comunale e che vedranno corrispondersi poco più del 10% del proprio credito, nonostante le promesse di un noto personaggio che per prendere tempo ed evitare che qualcuno facesse istanza di fallimento, aveva promesso loro percentuali ben diverse.
Unica cosa positiva, il fatto che tutti conosceremo e in maniera dettagliata la strategia di rilancio del nuovo gestore, strategia - così passiamo all’intervista - che l’Assessore regionale Ciuoffo dichiara di non conoscere, come dichiara di non conoscere l’importo del canone di affitto, il tutto dopo aver detto che quest’ultimo è troppo alto e insostenibile per il piano di rilancio dell’imprenditore. (?).
Non c’è dubbio, la Regione ha finalmente trovato un terreno fertile per smarcarsi da Chianciano e il terreno è stato ben “lavorato” dalla nostra Giunta e da un primo cittadino che nell’intervista più che il Sindaco di Chianciano, sembra il consulente di Caputi.
Ciuoffo mangia la foglia e continua dicendo che l’affitto dovrà essere ridotto e dovrà essere fatto a fronte della restituzione dei beni immobili proposta dal gestore (villa e Sillene?), proprio come è stato ridotto dopo la riconsegna del Parco Fucoli. Ovviamente l’Immobiliare dovrà essere chiusa perché senza un affitto adeguato non potrebbe sostenersi, dunque dovrà essere liquidato il socio privato (Fises) con uno degli immobili e successivamente Regione e Comune. Il Sindaco, soddisfatto, dichiara che con i beni al Comune sarebbe libero non solo di fare un affitto su misura a Caputi, ma anche di esentarlo dal pagamento dell’Imu.
Non è tutto, il Sindaco afferma ancora che una volta entrato in possesso degli immobili, potrà portare in fondo la trattativa con INAIL e, con i denari derivanti dall’operazione, risarcire gli investimenti che dovrà fare Caputi per il rilancio delle Terme.
Dunque la Giunta chiancianese non si pone il problema di perdere l’Immobiliare Terme che, oltre ad essere un elemento che tiene legata la Regione a Chianciano, potrebbe diventare, dopo l’operazione con INAIL, uno strumento strategico per affiancare l’Amministrazione Comunale nel fondamentale progetto di riqualificazione del paese.
E quale imprenditore, proprietario di un fondo milionario porta avanti, e per ben due anni, una melina con l’Immobiliare per quattro spicci di affitto in meno, chiedendo anche al Sindaco di essere risarcito degli investimenti che andrà a fare con la propria azienda e, cosa fondamentale, sapendo che quelle stesse risorse potrebbero essere utilizzabili per risolvere il problema del degrado urbanistico? Insomma, se vuoi fare un investimento, sarà meglio farlo in un paese nuovamente bello piuttosto che in un luogo dove il degrado è ormai visibile anche agli occhi di chi arriva con l’autista leggendo il giornale.
Saluti,
Valtubo