Puntoeacapo replica alla "velina" dell'Amministrazione sugli accertamenti avviati dalla Maggioranza nei confronti dei cittadini e delle attività inadempienti.
Più volte in trasmissione su Nti ho sostenuto la necessità di non essere di mano troppo pesante sulle attività, già in difficoltà per la crisi di Chianciano Terme, e di non ragionare troppo da burocrati, che per salvare sul momento il bilancio pubblico colpiscono l'economia, sul breve può portare benefici, ma sul lungo termine si rischia di pagarla cara.
l'equilibrio è difficile, ma va cercato e sicuramente articoli da "caccia al ladro", come nella vignetta del blog, vanno evitati, il recupero va fatto ma senza reclamizzarlo troppo, altrimenti si comincia a pensare se dobbiamo avere un Sindaco che si comporta da commissario meglio commissariare il Comune.
Di seguito la replica di Puntoeacapo:
"Equità Fiscale e Responsabilità: No alla Politica dello Sceriffo"
Il gruppo consiliare di PEAC si esprime sulle dichiarazioni della sindaca Grazia Torelli in merito all’attività di accertamento e recupero delle imposte non riscosse
Il ruolo da “sceriffo commissario” che la Sindaca ha deciso di interpretare, con il recupero coattivo simultaneo di più annualità arretrate, rischia di creare effetti distorsivi sull’economia locale, mettendo in difficoltà imprese e cittadini, e alimentando contenziosi che potrebbero rivelarsi persino controproducenti per le casse comunali.
E’ doveroso ribadire un principio essenziale: la gestione fiscale di un Comune non può ridursi a una mera operazione di forza, ma deve essere guidata da criteri di equilibrio, responsabilità e rispetto per il tessuto economico locale.
La precedente amministrazione ha sempre operato con questa consapevolezza, svolgendo attività di accertamento, con rigore e lungimiranza, fino all’anno antecedente a quello di competenza; adottando strumenti di riscossione alternativi per garantire il recupero delle imposte senza gravare eccessivamente sui contribuenti.
Si tratta di un’attività amministrativa ordinaria, non certo di un atto di straordinaria capacità gestionale.
Al contrario, il metodo adottato dall’attuale amministrazione appare connotato da un eccesso di zelo che, più che garantire un’effettiva equità fiscale, sembra assumere i contorni di una crociata ideologica..
L’efficienza amministrativa non si misura nel numero di accertamenti inviati, ma nella capacità di coniugare giustizia fiscale e sostenibilità economica. Un’amministrazione forte è quella che sa bilanciare la necessità del recupero delle entrate con il sostegno a un’economia locale sana e produttiva. Ogni altra strada, specialmente se percorsa con rigidità e miopia, non è altro che una scorciatoia pericolosa che rischia di indebolire il tessuto economico del nostro territorio.
È con questa consapevolezza che continueremo a vigilare sull’operato dell’amministrazione, affinché ogni azione intrapresa sia all’insegna della giustizia, dell’equità e del buon governo.