sabato 4 febbraio 2023

Chianciano Terme di chi è la Responsabilità?



Mail di Paolo Piccinelli Insieme per Chianciano arrivata al blog:

Trovo poco elegante il tentativo della Giunta di far passare gli albergatori da furbetti, ancor meno quello di metterli alla pubblica gogna. Non pagare a volte, come emerge dallo sfogo di Stefano, non è una scelta.Rimetto insieme alcuni elementi, di tanto in tanto già scritti, ma utili per arrivare al punto.

In un’azienda quando il commercialista ti consiglia di rinegoziare il mutuo, ci sono due motivi:
il primo, perché potresti aver trovato un nuovo prodotto o servizio e allora devi liberare risorse che ti permettano di investire e guadagnare, coprendo anche i costi in più degli interessi che, ovviamente, la banca ti chiederà…
Il secondo, perché sei tecnicamente fallito (rinegoziazione del debito di Terme docet) e quell’operazione ti consente di andare avanti qualche altro anno.
Se il commercialista ha consigliato al Comune di Chianciano di rinegoziare i mutui, facendo spendere all’Ente oltre 600 mila euro in più di interessi, è segno evidente che aveva in mente una delle due opzioni.

Se prendi un mutuo da 700 mila euro per acquistare il Palamontepaschi, ma il giudice temporeggia, non puoi spazientirti e utilizzarlo per altre spese, per poi due mesi dopo, al momento che il giudice da il via libera, prenderne un altro.

Se nello stesso periodo prendi un ulteriore mutuo per acquistare il Parco Fucoli, senza avere idea di cosa fare né dell’uno né dell’altro, a qualche rischio vai incontro… se predisponi un bando per dare in affidamento il Palamontepaschi, ma anziché prevedere un guadagno, prevedi un contributo, la tua situazione economica si aggrava.

Se, dopo aver finito l’album dei selfie, dici che il nuovo progetto di promozione aumenterà le presenze, (prevedendo tra l’altro in bilancio 500 mila euro di tassa di soggiorno) ma passi da 600 mila presenze, dato più basso mai raggiunto dal nostro paese, a 400 mila (producendo un terzo della tassa di soggiorno prevista) mentre i paesi vicini sono in crescita, è inutile tentare di nascondere la realtà pubblicando in serie comunicati stampa dal sapore - va tutto bene - grande risultato - boom di turisti ect.. puoi confondere le idee a qualcuno, ma non a chi in fondo al mese deve far quadrare i conti.
Dunque la difficoltà del bilancio è causata solo dagli albergatori?

Potremmo continuare con i valori immobiliari azzerati, negozi chiusi, gli oltre 50 alberghi che hanno cessato l’attività in questi 9 anni o il numero più basso di residenti mai registrato, o ancora con il nuovo gestore delle Terme che da due anni non vuole rivelare il suo piano industriale e una Giunta che non lo reclama, i 4 milioni di tassa di soggiorno spesi in maniera del tutto sterile e tanto altro ancora… ma servirebbe a poco.

E dunque veniamo al punto: nove anni fa Marchetti si è presentato alla città dicendo che i problemi del paese, erano da imputare alle amministrazioni precedenti. Una posizione sulla quale non ci sono dubbi e che infatti il paese ha condiviso, dando a Marchetti e alla sua Giunta, la responsabilità di risolvere quegli stessi problemi.
Oggi, dopo ormai 10 anni, la situazione è quella sopra descritta.
Adesso di chi è la responsabilità?

Saluti,

Valtubo


PS: AVVISO: PER VOTARE NEL SONDAGGIO SU CHI VORRESTI COME SINDACO A CHIANCIANO TERME CON SMARTPHONE O TABLET ACCEDERE AL SITO IN MODALITA' WEB!!!

31 commenti:

Anonimo ha detto...

la situazione finanziaria imprenditoriale, comunale, di chianciano si è resa fallimentare.
le cause sono da attribuirsi inevitabilmente alle icapacità delle amministrazioni dei decenni precedenti e dell'ultimo decennio. Per questo perseverare nel ricercare un soggeto del luogo è innaturale e sconveniente per tutta la popolazione. La tragica situazione impone da subito la richiesta di un commissario.

Anonimo ha detto...

Il commissario Basettoni va bene ?

Anonimo ha detto...

[img]URL_Immagine[/img]

Corrierepievese.it ha detto...

Chianciano. Per San Valentino Piazza Italia avrà un nuovo look

Entro S. Valentino, ma forse proprio il quattordici febbraio, ufficialmente verrà inaugurata Piazza Italia nella nuova veste. I lavori sono pressoché conclusi e già una accesa polemica scalda gli animi di coloro che guardano favorevolmente alle modifiche apportate e coloro che ostinatamente ne sono detrattori. Questa polemica per lo più si snoda su blog e social: alcuni cittadini hanno apprezzato l’estetica delle luci nel loro stile moderno (di sera via via sono state accese in modo parziale). Altri chiancianesi hanno sottolineato la “freddezza” architettonica che non ha perso mordente nonostante i lavori, che non hanno modificato l’assetto della piazza. In effetti l’intervento strutturale è stato di ordine pratico, con l’apertura di scale per poter attraversare la piazza senza doverne effettuare l’ampio giro. Anche qualche dislivello (incomprensibile e pericoloso) è stato eliminato. Ora poi, la sostanza della modifica, sarà il tempo a decodificarla attraverso la frequentazione o la diserzione da parte dei cittadini, di questo fondamentale fulcro della vita chiancianese. Intanto al centro della piazza è stato collocato un cuore luminoso, ornamento appropriato per una festività come S.Valentino.

Il Comune ha concesso lo spazio e alcuni imprenditori, per lo più ristoratori, coordinati da Roberto Esposito che già l’anno scorso da solo, aveva a proprie spese fatto posizionare una struttura a forma di cuore simile a quella odierna nel medesimo posto. Per l’inaugurazione della piazza il cuore luminoso sarà corredato di una targhetta con tutti i nominativi di coloro che hanno reso possibile questa iniziativa efficace e scenografiche nella sua sobrietà. Infatti è cominciato il rituale delle foto, che rappresenta una simpatica liturgia sull’altare di un innocuo protagonismo così amato (nessuno se ne senta escluso) al giorno d’oggi soprattutto sui social. Dimenticavo: ma la fontana della piazza sarà ripristinata? Pochi giorni e lo sapremo, ma posso anticipare che l’assenza di acqua nella piazza principale della cittadina termale apparirebbe veramente triste, mentre uno o più zampilli nell’aria (meglio tutta la distesa dei getti) sarebbero veramente di buon auspicio.

Anonimo ha detto...

Chianciano Terme, la città delle luminarie

Mi raccomando, non dimentichiamo l'uovo ed il coniglietto per Pasqua

Anonimo ha detto...

perchè davvero qualcuno pensa che il sondaggio sia veritiero di quello che pensano i chiancianes? qui c'è chi se la canta e se la suona. importante è esse convinti.

La Nazione.it ha detto...

Comune e hotel prove di dialogo

Oggi alle 14.30 assemblea pubblica alla sala Fellini convocata d’urgenza dall’amministrazione per parlare delle conseguenze delle mancate riscossioni della TARI. Un problema complesso che coinvolge il bilancio comunale e le tasse sugli immobili alberghieri. La Corte dei conti ha chiesto al Comune di intervenire e nella riunione di oggi l’amministrazione vuole cercare il dialogo diretto con gli imprenditori. Oggi interverrà la società Terme Italia, soggetto gestore delle terme di Chianciano, con la presenza di Stefano Zaghis ad per Salice terme e consulente della holding, che interverrà per illustrare le opportunità dei finanziamenti del Ministero del Turismo. Il gruppo Terme Italia mette a disposizione degli operatori chiancianesi il focus perché ritiene che lo sviluppo del territorio passi anche attraverso riqualificazioni della ricettività, oltre che dalla nuova pelle delle Terme di Chianciano, in attesa di essere rivelata, nelle more del termine della procedura concorsuale. Sono richiesti, in questa misura che ha il 15% a fondo perduto, investimenti tra 500.000 e 10 milioni di euro. Due temi che possono sembrare disgiunti ma che cercano di lanciare lo sguardo oltre la drammatica crisi delle imprese alberghiere che non riescono più a pagare le tasse comunali.

Anonimo ha detto...

ahahahahahahaha
il sondaggio
ahahahahahahah
ahahahahahahah
credeteci
ahahahahahaha

Anonimo ha detto...

Il vero mistero sta nel fatto che la categoria alberghiera, volano di tutto il paesello ed in passato dei paesi limitrofi, come tante altre, non riesce a tirare avanti oramai da molti anni.
Mi spiegate per favore come è possibile che qualcuno riesca a gestire più di una attività e ne prenda ancora altre... Non crediamo che siano più bravi di altri.
Chiedo per un amico
Grazie

Roberto Gagliardi ha detto...

Il grande problema di Chianciano terme è il totale abbandono della classe politica del settore alberghiero, commerciale e della ospitalità. La caccia al voto, la manipolazione di una gran parte della popolazione, hanno causato una crisi irreversibile. La politica ha gestito il paese in modo irresponsabile, le presenze sono crollate, mentre nelle località vicine c’è stato un forte incremento di turisti e fatturato.
La gravità della situazione ogni anno si è acuita per il fatto che non sono state fatte azioni di sostegno al turismo.Sembra che i politici siano rimasti in un limbo ad auto elogiarsi, mentre Chianciano andava a fondo. Sono state perse milioni di presenze turistiche, sono state finanziate con milioni di euro attività e eventi, non nulli ma deleteri.
Il paese è stato abbandonato senza guida, senza visione, senza strategia.Gli albergatori, i commercianti sono stati descritti come i responsabili di questa catastrofe. Non è stato coscientemente affrontato il problema che avrebbe dovuto avere la priorità, iniettare risorse in un sistema economico e strutturale che aveva bisogno di rinnovarsi. La mancanza di turismo, pertanto di liquidità ha bloccato il rinnovamento.
La politica ha fallito in tutto, ha mandato a picco l’unico settore trainante di Chianciano.
Sfortunatamente non è tutto, c’è
stato l’accanimento becero di una amministrazione di incoscienti che brutalmente per coprire il loro nulla , ha massacrato il turismo con menzogne inqualificabili.

Roberto Gagliardi

Anonimo ha detto...

Come sempre il dottor Gagliardi nel suo intervento centra in maniera inconfutabile la causa del disastro assoluto senza se e senza ma di una gestione amministrativa descritta in maniera perfetta come causa del disastro successo al nostro paese....impossibile sostenere il contrario.

Damiano Rocchi Assessore Ambiente (Servizio gestione rifiuti, Riserva Naturale di Pietraporciana, Risorse idriche) Protezione Civile, Comunicazione, Decoro Urbano, Verde Pubblico ha detto...

“Il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra, ma si regala.”

Con questa frase di G. Flaubert desideriamo accompagnare il ringraziamento per il regalo che alcune attività locali hanno fatto alla nostra cittadina, ai suoi residenti ed a quei turisti che la sceglieranno per trascorrere i prossimi week-end godendosi le nostre Terme ed il nostro territorio con il suo ricco patrimonio storico, culturale, ambientale ed enogastronomico.
Nel contesto di una P.za Italia in cui sono in fase di ultimazione i lavori di riqualificazione funzionale ed impiantistica, un allestimento temporaneo che la renderà anche un pò più "romantica" per la festività di San Valentino.

🙏🏼❤️
Rosso Vivo
La Torretta Chianciano
Ristorante Alessandro
Ristorante "L''Assassino"
Hostaria Il buco
Il Colosseo
Le Fonti
Grand Hotel Admiral Palace
Grand Hotel Terme
Bradi Toscani
Bar Pasticceria Centro Storico
Immobiliare Azzurra

Anonimo ha detto...

Il cuore in piazza italia insieme a tutte le cose da voi fatte è una cacata pazzesca

Anonimo ha detto...

Piccinelli una cosa bona ce l’hai .. la moglie !
Poi a volte hai anche il cervello ! Un gran cervello … peccato che noi chiancianesi leggiamo solo le figure. Riprova con le vignette forse con quelle capiremo, anzi capiranno .
Peccato che lasceranno tante di quelle magagne volute o piovute che chiunque sostituirà l’attuale amministrazione troverà un delirio e tante gatte da pelare .
Varrà la pena ?

Anonimo ha detto...

Ma davvero esistono delle persone folli interessate a candidarsi a Sindaco in questo paese pieno di miseria, di degrado e di profughi?

La Nazione.it ha detto...

Il sindaco: "La Tari va pagata, il rischio è il commissariamento"

Le cifre alte delle imposte non pagate, rilievi della Corte dei conti. E i progetti per i risanamenti sono congelati

"L’invito è pagare la Tari, perché il rischio è il commissariamento". L’appello del Comune rivolto alle imprese turistiche chiancianesi è supportato dai dati drammatici delle tasse non pagate a Chianciano Terme, che si trova a fare i conti con più di 700mila euro di non riscosso ogni anno. Di cui 650mila a carico principalmente di alberghi e negozi e 50mila a carico delle famiglie. La stangata arriverà perché, dopo i rilievi della Corte dei Conti, l’amministrazione comunale deve procedere a trovare soldi per i disavanzi dal 2017 in poi.

Una operazione che potrebbe portare all’aumento dell’Imu sulle strutture alberghiere e all’aumento anche della tassa di soggiorno. Lo scontro fra Alberghi e Comune è aperto e la scarsa partecipazione all’assemblea di ieri, erano presenti solamente poco più di 12 strutture alberghiere, manda un segnale del rischio rottura con la parte imprenditoriale del Paese. Il Comune prevede un incremento di 1,5 punti dell’aliquota che determina l’impennata del 20% sugli alberghi che nel triennio ’maledetto’ della pandemia hanno perso oltre 25 milioni di euro.

Gli albergatori tirano fuori le cifre dove si evidenziano le criticità: dal 2010 al 2019 si sono perse quasi 4 milioni di presenze, dal 2010 ad oggi, si sono persi 143 milioni di euro di fatturato e il 2022 ha visto segnare a Chianciano una delle peggiori performance di tutto il sud senese. Insomma, un quadro a dir poco drammatico che ha portato alla chiusura di decine di alberghi con valori immobiliari crollati. "La Tari è un’imposta primaria ed è responsabilità pagarla": le parole del sindaco Andrea Marchetti arrivano agli uditori dell’assemblea quasi come macigni e la sollecitazione di ristrutturare e riqualificare gli alberghi sembra naufragare su una situazione non più sostenuta dal credito bancario e con aziende che non riescono ad avere il Durc in regola.

Un girone dantesco dal quale è difficile uscire, perché anche tutte le opportunità legate ai bandi pubblici svaniscono per l’impossibilità a finalizzare l’azione. L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di rispondere alla Corte dei conti con scelte che saranno dolorose, ma necessarie. Lo spettro del commissariamento non è presumibilmente concreto nell’imminente ma non può essere escluso in prospettiva: ogni anno l’impagato aumenta.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che fili tutto liscio, siamo sulla strada giusta per la ripresa......nel cu..

#chiancianodavivere #vivichiancianoterme #clandigiano #chiangiano

Anonimo ha detto...

E ora, raccontateci ANCORA che va tutto bene!
Continuiamo ad investire, ahimè, su Piazza Italia.
Anzi, risolviamo il tutto con un Aereoporto tra la Pietriccia e la Fiat.
Siamo seri, caro sindaco e amministratori, visto che Vi abbiamo votato, trovate delle soluzioni e date delle risposte fattive, prima che sia irrimediabilmente tardi!
... quella tassa di soggiorno, poi...

Anonimo ha detto...

Mentre sappiamo che l’insoluto della Tari è di 700.000 euro annui Per un valore di milioni di euro, che non possono essere pagati per la situazione critica creata dalla giunta.
La cittadinanza vuole sapere quanto è l’ammontare dell’IMU
Non pagato.
Va considerato che questa situazione di mancati pagamenti al comune è dovuta al fatto che l’amministrazione ha gestito negligentemente le risorse, Provocando il crollo del turismo, l’impossibilità di albergatori e commercianti di far fronte a ristrutturazioni e l’obbligo di accettare una clientela non agiata a prezzi da fame. La rinegoziazione dei mutui inoltre porta un aumento considerevole del debito.
Crollo delle presenze, in controtendenza con località limitrofe,errori enormi, il prezzo del consenso (4 milioni della tassa di soggiorno gettati per mantenere un clientelismo a servizio del mantenimento del potere) dimostrano la responsabilità personale degli amministratori. In tutti questi anni
sono state condotte in contraddizione con l’associazione albergatori manifestazioni ed eventi controproducenti, sono stati tolti
dall’economia milioni di euro, mettendo tutto il sistema produttivo in una situazione impossibile da gestire.
La responsabilità personale visti i fatti, la negligenza, gli sprechi sono da considerare e nominare un legale per proteggere il paese è necessario.

Anonimo ha detto...

Condivido da poco le parole di Piccinelli e sopratutto confermo il parere su sua moglie 😂
Dovessi scegliere tra lei e voi sceglierei sicuramente lei
F

Anonimo ha detto...

Gira e rigira anche questa volta chi è che deve pagare? Anzi ripagare?
Noi cittadini che bi abbiamo votato.

Anonimo ha detto...

Caro Sindaco che fa appello ai cittadini, lo so che a lei scoccia perdere la poltrona ma forse non ha capito che il commissariamento è quello che avverrà e quello che oramai vogliono la maggior parte dei cittadini dopo le condizioni in cui avete ridotto questo paese.. inutile fare appelli.. si appelli a se stesso di quanti danni ha procurato lei e la sua amministrazione a questo paese. Si deve solo che vergognare.. Se le cose in Italia funzionavano un po meglio lei non sarebbe stato il sindaco almeno da una paio d anni,quando ci fu il caso Pergamo.. suo amico tra l altro, quindi si vergogni e basta

La Nazione.it ha detto...

"Imu sugli hotel più alta, manovra sbagliata"

Il presidente degli Albergatori interviene sulla decisione del Comune di Chianciano. "Terme, la Regione s’impegni. Ha ragione Caputi"

"Caputi ha ragione quando dice che la Regione deve impegnarsi per risolvere il debito delle Terme immobiliare e Chianciano non è un patrimonio di secondo piano rispetto a Montecatini". La dichiarazione del presidente degli albergatori Daniele Barbetti arriva dopo la pubblicazione dell’intervista di Massimo Caputi e successivamente all’assemblea pubblica del Comune con gli operatori che ha però sancito la criticità del rapporto.

Nella risposta Daniele Barbetti preferisce ribattere alle affermazione del presidente di Terme Italia e lasciare in seconda battuta lo scontro ormai aperto con il Comune.

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"Aggiungo che il patrimonio deve restare pubblico – commenta il presidente degli albergatori – perchè tutela la comunità nell’accesso ad una risorsa che è del territorio ed identitaria per lo sviluppo del turismo e dei suoi operatori. Aggiungo che lo sforzo fatto da Terme Italia, di aver aggiunto altre risorse al percorso del concordato nella società di gestione delle terme ha consentito di non chiudere mai un giorno, i nostri servizi termali, anche se la sua ricaduta a livello di fornitori locali ha causato, comunque, un grosso sacrificio per tanti".

Prosegue Barbetti: "Non condivido con Caputi l’impostazione del dibattito sullo scenario futuro della città: non può essere sintetizzato in un piano industriale riservato alla procedura ma piuttosto in un confronto aperto con gli altri attori della città e doveva essere già iniziato mesi fa".


Gli albergatori hanno poco da aggiungere quale risposta alle affermazioni del Comune perchè hanno già esposto le loro necessità e la loro attenzione verso il tema che vede il rischio di creare una frattura profonda nella gestione delle scelte di bilancio. "Apprendiamo che si pensa ad un aumento dell’Imu sugli hotel ed ad un aumento della tassa di soggiorno. Ne prendo atto con tutta la preoccupazione già espressa nell’assoluta convinzione che entrambe le manovre siano sbagliate", dice Barbetti. Secondo il presidente si colpisce il cuore del tessuto economico della cittadina senza una adeguata azione di supporto al rilancio.

"Le cifre parlano da sole, se si vuole proseguire negando l’evidenza dei numeri, allora il problema è più ampio e ci preoccupa molto. Dal futuro delle terme e degli alberghi dipende il futuro della nostra comunità", conclude Barbetti. Intanto l’amministrazione comunale ha pubblicato nell’albo la rideterminazione del risultato d’amministrazione con il piano di rientro che prevede gli aumenti.

PD di Chianciano Terme ha detto...

RIAPERTURA DEL TRIBUNALE DI MONTEPULCIANO
​​​​
Il Partito democratico-Coordinamento della Valdichiana Senese appoggia con forza la volontà espressa, all’unanimità, dalla Provincia di Siena e dal Comune di Montepulciano per chiedere la riapertura del Tribunale di Montepulciano.
La sua riapertura è sempre stata un obiettivo delle Forze politiche e Amministrazioni di centrosinistra, fin dal 2011. Il Tribunale di Montepulciano ha sempre fatto parte, storicamente, del tessuto amministrativo, sociale ed economico della parte meridionale della Provincia di Siena; la sua riapertura puo’ contribuire ad alleviare le problematiche che investono le nostre aree marginali sia in termini sociali, per il riavvicinamento di molti servizi ai Cittadini, ed anche in termini occupazionale, con il volano economico che può rilanciare.
Vogliamo ricordare che la sua chiusura non ha portato benefici significativi con l’accorpamento con quello di Siena; il risparmio di spesa ed il miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario non hanno avuto alcun riscontro. Il Tribunale di Siena ha dovuto reperire dei locali, tutt'altro che funzionali, con ingente costo, senza contare che si è trovato costretto a fronteggiare la mole di procedimenti provenienti da tutto il territorio della Provincia di Siena, senza aver ricevuto un corrispondente potenziamento del proprio organico e delle strutture.
Per la fondamentale importanza che può assumere la riapertura del Tribunale di Montepulciano, per tutti i Comuni che rientrerebbero nella sua competenza territoriale, invitiamo la Giunta dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese a farsi carico della proposta, lavorando in maniera congiunta e con il pieno coinvolgimento di tutte le forze poltiche e sociali, a partire dall’Ordine degli avvocati.
Ci impegnamo affinchè il PD presenti un odg in ogni Comune, in maniera possibilmente unitaria con le altre forze politiche presenti, aderendo alla proposta approvata in Consiglio dal Comune di Montepulciano.

Anonimo ha detto...

La gestione del bene pubblico e i risultati di decisioni che hanno portato Chianciano a perdere milioni di euro, mettendo tutte le attività a rischio, facendone chiudere decine e decine, togliendo milioni di turisti al sistema produttivo, la giunta ha delle enormi responsabilità che scarica su di noi.
Troppo facile.

Anonimo ha detto...

Loro se ne vanno con stipendi raddoppiati e a noi i debiti.
Avete rovinato Chianciano, siamo gli ultimi degli ultimi in tutta la toscana, credete di fottervene dando la colpa a noi?
Vergognatevi

Anonimo ha detto...


Mi auguro con tutto il cuore che non il sia il cittadino a pagare il debito accumulato in questi anni.
Ci sono famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese martoriate da bollette di luce e gas impazzite,generi alimentari cresciuti nell'ultimo mesi in maniera vergognosa.Chi ha un mutuo, ha visto schizzare i tassi alle stelle.Non credo che riusciremo ha colmare questo debito con aumenti di Tari e Imu,se non ci riescono gli albergatori figuriamoci noi cittadini.

Anonimo ha detto...

Finalmente alcuni iniziano ad aprire gli occhi e disillusi da pifferaio e dal suo cerchio magico invocano il Commissario
Capendo che è forse l’unica ed ultima possibilità per Chianciano. Sarà libero da lacci e lacciuoli, leggi foraggiamenti vari.
Potrà aprire cassetti, ammesso che in alcuni ci sia tutto, almeno di vent’anni fa, ma soprattutto dell’ultimo decennio.
Non è vero che va tutto bene, non lo andava dieci anni fa e va molto peggio, ma molto peggio ora che sono passati i dieci anni che dovevano essere del .capo e si ricomincia, la rinascita, la resurrezione, i tecnici, i professionisti al timone. Ebbene, sono riusciti a far naufragare la nave e fra poco l’affonderanno. L’onestà Intellettuale vorrebbe la constatazione di tale fallimento, del progetto, del turismo a costo zero per un paese che era già sotto zero, non come ora per motivi meteorologici, ma economici.
Un turismo fine a se stesso, vengo gioco e vado via, vengo ballo e riparto, Albergo a venti euro tutto compreso, ed anche meno. Senza entrare in un negozio, un bar o un ristorante. Quando arrivano i gruppi o le gite di passaggio comprano l’acqua o le bibite o qualche merendina dagli autisti dei pullman!
I camperisti, i ciclisti, i giovani calciatori, le famiglie. Tutto turismo che se proprio deve venire va ricevuto in bassa stagione, aprile-maggio, ottobre-novembre. La stagione alta viene considerata ormai o nel periodo natalizio, fallimentare a Chianciano da sempre.
Dimenticando del giugno, luglio, agosto e settembre, da sempre i mesi più importanti per il turismo nelle nostre zone, paratene con i Poliziani, i Pientini, i Chiusini, ì Cetonesi e con tutti gli abitanti dei Borghi limitrofi, un tempo poco considerati dai colli torti!
Venga dunque il Commissario, ma non dovrebbe venire da solo o perché ormai invocato da molti cittadini, ma con serietà, rispetto ed onestà ammettendo di aver fallito dovrebbero essere gli stessi amministratori a consegnargli le chiavi del Palazzo.
Ma questa è un’altra storia fatta di fantasia ed illusione che le persone prima pensino al bene comune.
Soprattutto al bene del Comune!

Anonimo ha detto...

Magari

La Nazione.it ha detto...

"Bilancio del Comune minato dal mancati pagamenti Tari"

L’assessore Rocchi dà le cifre. E spiega che l’amministrazione si trova fra l’incudine e il martello. "Entro il 31 marzo dovremo dare risposte"

"Non riscuotere la Tari sta minando il bilancio del Comune di Chianciano Terme e per questo l’amministrazione comunale lancia l’appello: non pagare mette in crisi i servizi e la manutenzione e cura del verde", dichiara l’assessore Damiano Rocchi. Il non riscosso a Chianciano Terme è molto alto, a fronte di due milioni di euro annuali di tari che il Comune deve pagare all’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Sud (costituito dai Comuni compresi nelle Province di Siena, Arezzo e Grosseto e di 6 Comuni della Val di Cornia in provincia di Livorno) che sarebbe appunto l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana Sud. Ogni anno circa 700mila euro risultano non riscossi, di questo il 65% è da imputare alle utenze non domestiche, come alberghi e negozi, mentre il domestico si attesta al 5% non pagato. I servizi attivi sono difficilmente comprimibili ed il Comune di Chianciano Terme ha sempre contestato le scelte dentro all’Ato arrivando anche a presentare dei ricorsi al tar che però sono stati respinti. Pur essendo uno dei Comuni più virtuosi sulla differenziata il "conto" da pagare per il Comune resta sempre alto a circa 2 milioni e di conseguenza la cifra si ribalta sui cittadini e sulle aziende. "Dentro l’Ato abbiamo contestato la mancanza di governance politica - spiega Damiano Rocchi - noi non siamo in accordo con le scelte operate ed abbiamo anche votato contro ad alcuni atti amministrativi, ma ricordiamoci che pesiamo lo 0,46% e finchè tutto il sistema non decide di rimettersi in discussione la nostra battaglia è importante per i valori politici che porta avanti, ma siamo come dei don Chisciotte".

Insomma il quadro che spiega l’assessore è molto chiaro, il Comune si trova fra l’incudine di una tassazione e servizio che non ha scelto e non approva, ma impossibilitato a non pagarla, ed il "martello" delle imprese turistiche che non riescono a pagare a causa della crisi drammatica. La tematica è molto complessa ed il servizio di raccolta dei rifiuti ha sempre diviso i territori invece che riunirli, ma l’attualità dei rilievi della corte dei conti impone all’amministrazione di fare delle scelte. "Abbiamo tempo fino al 31 di marzo prima di rispondere operativamente alla Corte dei Conti e stiamo incontrando le categorie economiche per condividere un percorso. Certamente facciamo appello al senso di responsabilità perchè pagare la tari deve diventare prioritario come le bollette delle utenze".

Roberto Gagliardi ha detto...

La gente, gli albergatori, i commercianti non riescono a pagare la Tari. Cifra sproporzionata al servizio e la soluzione di questa situazione disastrosa è quella di aumentare l’IMU.
Si rendono conto questi amministratori che l’aumento dell’IMU , non farà che peggiorare i contenziosi.
Gli errori madornali, la cecità e la incompetenza della politica porteranno altri fallimenti e chiusure.
Non è realistico aumentare le tasse ad imprenditori che non riescono neppure a pagare fornitori e utenze.
Il Comune cerca di fare galleggiare una nave che sta affondando, comportandosi come il comandante della Costa
Concordia. Gli amministratori scappano lasciando l’onere dei loro errori, milioni buttati , gestione non voglio usare il termine delinquenziale, ma vergognosamente miope, senza strategia, distruggendo il comparto turistico e commerciale, buttando i debiti e i fallimenti da loro causati sulle spalle del contribuente.
Imprenditori che affogano nei debiti, vengono tenuti con la testa sott’acqua per salvare coloro che parlavano di cambiamento.
Rimane palese il fatto che questo ultimo attacco è da respingere con tutte le nostre forze, non con i soliti commenti anonimi ma chiedendo l’intervento della Magistratura , della Regione e dello Stato.
Non è concepibile permettere questo sfacelo. Tutti , anche coloro che per anni hanno approfittato del sistema, devono avere il coraggio di intervenire e fare sentire la loro voce. Associazione albergatori, altri enti , l’opposizione, l’intera cittadinanza devono capire che
ora è arrivato il momento di agire,con forza e determinazione.
Troppi abusi, troppi sprechi di risorse, perdite di turismo e fatturato, non devono essere addebitati a coloro che hanno sempre lavorato.
Il momento è arrivato che i veri responsabili di questo disastro, vadano sotto inchiesta.
Siamo stati tutti troppo tolleranti,
Bisogna fermare questo sfacelo.

Roberto Gagliardi