Cittadella dello Sport di Chianciano Terme vista completa (Esclusiva Valtubo Blog clicca su immagini per ingrandirle) |
Sono
stato al Consiglio Comunale, incuriosito principalmente dai punti
sulle Piscine Comunali e sul Parco Fucoli, per capire le posizioni
dei vari partiti e vedere come saranno i progetti.
Partiamo
con ordine e con un certo ritardo, i primi punti, approvazione
verbali e variante regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale scorrono veloci, con qualche voto contrario ed astensione.
Interessate
l'argomento sull'assegnazione
e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, dove
si viene sapere delle difficoltà della società pubblica di
gestione, con un debito di 7 milioni di euro, per mancati pagamenti
degli affitti, viene detto inizialmente, ma poi esce fuori che la
maggior parte del debito deriva da mala gestione ed organizzazione.
Vista fronte Piscine Comunali (Esclusiva Valtubo Blog) |
Poi
finalmente si arriva alla presentazione del project financing per
approvare la pubblica utilità del progetto.
La
parola passa agli Assessori Rocchi e Morganti che espongono le
direttive del progetto e le aspettative per il soggetto proponente,
l'impegno e per i prossimi 30 anni e con un sostegno da parte
dell'Amministrazione pari a € 110.000,00 l'anno.
Il
progetto come potete vedere dalle immagini, concesse in ESCLUSIVA al
blog, è sostanzialmente bello e comprende oltre alle piscine
comunali, la realizzazione dei parcheggi sotto la caserma dei
Carabinieri, i cui costi di mantenimento poi passeranno al Comune, i
percorsi pedonali e carrabili (gialli) fino al campo Castagnolo che
sarà in sintetico, dove verranno realizzati un campo di calciotto
polifunzionale (divisibile in due campi da calcetto), i campi da
tennis, con relativi spogliatori ed un'area eventi, il rettangolo in
basso nell'immagine bianco, il percorso (giallo) verso le piscine non
verrà realizzato.
Le
piscine verranno dotate di nuove palestre, un area ristorazione
vicino alla vasca dei piccoli, parquet nel palazzetto ed un nuovo
ingresso son area coperta per eventi, dal lato del campo sportivo, ed
un solarium sul lato tra le piscine interna ed esterna più altri
servizi, nella gestione ci sarà anche quella dei due campi da
calcio.
Vista lato Piscina scoperta (Esclusiva Valtubo Blog) |
I
campi verranno dati alle società sportive, che si iscriveranno ai
campionati ad un prezzo calmierato, per allenamenti e partite, di €
5,00 all'ora purchè la richiesta arrivi il 31 luglio per la stagione
che va da settambre a maggio, per gli altri periodi??? non hanno
detto nulla.
Il
Comune avrà 10 giornate omaggio all'anno per eventi di sua scelta con scopi sociali e turistici, ed
una scontistica del 50% su altri 10, ciò in funzione del contributo (parte in conto capitale, parte in spesa corrente e parte contributo da tassa di soggiorno).
Alla
fine della presentazione la parola è passata alle Opposizioni, la
prima a parlare è stata Chianciano Riparte che ha espresso voto
contrario e criticato alcuni aspetti tecnici e legali del project e
la scelta stessa dello strumento, e rimarcando il vincolo oneroso per
i prossimi 30 anni, potete leggere il testo integrale nel primo
commento del post.
Successivamente
è intervenuto il Movimento 5 Stelle anch'esso contrario, con molti
dubbi sulla società che ha proposto il project e sulla certezza
della realizzazione, potete leggere il testo integrale nel secondo
commento del post.
Rocchi
ha ribattuto ad alcune delle critiche, puntualizzando che non si votava l'assegnazione e che il progetto sarà successivamente approvato dalla Giunta e quindi posto a base di gara, gara alla quale il soggetto proponente, con tale delibera candidato a divenire promotore, potrà partecipare, ma solo la pubblica utilità, Chianciano Riparte a controbattuto che
il proponente se anche avesse perso la gara avrebbe avuto il diritto,
anche se avesse perso la gara, di rimodellare un offerta per ottenere
il project e dunque essere di fatto già il favorito.
Dettaglio area Ristorazione (Esclusiva Valtubo Blog) |
La
votazione ha visto la Maggioranza, dove mancava solo il Nardi, votare
si e tutte le Opposizioni contro ed Altaluce si è astenuto.
Sui
Fucoli hanno solo detto che domani 29 gennaio presenteranno il
progetto, che riguarda l'area del bar, alla Regione, tutto per la
scadenza del diritto sui 2 milioni entro il 31 gennaio, il progetto è
stato realizzato “pro bono” tramite la Convention Bureau.
Gli
altri punti sono scorsi rapidamente, sulla Fusione dei Comuni, c'è
stato dibattito, ma si parlava di niente.
Riguardo
al project, sicuramente interessante, temo che alcuni conti non
tornino, alla società verrà concesso il diritto di superficie per
accedere ai mutui, tutto bene, per la mancata concessione abbiamo
perso il Palazzo dei Congressi ai tempi della Ferranti, però le
previste entrate e stime di rientro presentano alcuni rischi e se
dovesse andare qualcosa storto potremmo trovarci tra le mani un
bubbone di difficile gestione, ma la situazione delle piscine dal
punto di vista dei costi di manutenzione è un tale dramma che temo
obblighi l'Amministrazione a percorrere questa strada con molta
fretta, per non rischiare di perdere un altro possibile investitore,
vedremo, ma le cose fatte alla svelta talvolta portano ai pastrocchi,
idem per i Fucoli.
Saluti,
Valtubo
PS: Video intervento a Teleidea del Partito Comunista su Gestione Fucoli e Dismissioni Terme di Chianciano
Dal Canale Valtuboblog su Youtube
55 commenti:
Dichiarazione di voto del gruppo consiliare CHIANCIANO RIPARTE.
Proposta di delibera iscritta al punto n. 4 ordine del giorno della seduta del 28.01.2016 con oggetto “Centro Polisportivo Comunale – Presentazione intervento ai sensi comma 19 ex art. 153 del D.Lgs. 163/2006 – Dichiarazione di pubblica utilità”.
Il Centro Polisportivo Comunale è uno dei beni più importanti di proprietà del nostro Comune, da tutelare, conservare e promuovere per offrire servizi ai nostri cittadini, alle associazioni sportive locali ed agli ospiti.
Lo sviluppo di tale infrastruttura è, inoltre, strategica per implementare i flussi legati al turismo sportivo.
Lo stato odierno degli impianti e la loro potenzialità in termini di implementazione infrastrutturale e funzionale fa ritenere necessario indirizzare il CPC verso modelli di concessione di tale bene pubblico che prevedono sia investimenti di capitale privato che una gestione di lungo periodo.
Tutto ciò però non deve portare ad un allontanamento delle strutture dalle effettive esigenze della nostra cittadinanza.
Come già è stato sottolineato in sede di riunioni della Commissione Consiliare e pur riconoscendo la buona volontà della Giunta e del Sindaco, consapevoli che l’obiettivo di questo Consiglio Comunale è la tutela e lo sviluppo delle infrastrutture sportive di Chianciano Terme, veniamo a rilevare che:
sulla NORMATIVA
La proposta ha per oggetto la dichiarazione di pubblico interesse dell'intervento destinato al CPC, ai sensi dell'articolo 153, comma 19 del Dlg 163/2006. Nel dispositivo dell’atto tale dichiarazione
non risulta ma si ribadisce (ved. punto 1) una generica dichiarazione di primaria importanza degli impianti sportivi (non della proposta presentata), motivo per il quale l'Amministrazione intende sostenere il finanziamento dei lavori “in tutto o in parte”.
Nel testo della proposta di delibera non è esplicitata l'avvenuta verifica dei requisiti del soggetto proponente ai sensi dell'articolo 153, comma 21, Del dlgs 163/2006.
Sarebbe stato opportuno evidenziare nel testo la compatibilità dell'impegno finanziario a carico dell'ente con i vincoli di finanza pubblica, la sua sostenibilità a fronte degli impegni finanziari in corso e la sua eventuale incidenza sul patto di stabilità.
Si sottolinea peraltro che il parere di regolarità contabile è stato espresso ieri - 27 gennaio - e che lo stesso sembra essere piuttosto una “raccomandazione” alla Giunta in occasione della redazione del bilancio 2016/2018 piuttosto che un parere favorevole.
Non sono esplicitate le modalità di determinazione del canone annuo a favore del Comune nella misura di 15.000 euro.
La proposta risulta sprovvista del parere dell'organo di revisione (art. 239 comma 1 del TUEL). (segue)
La CRITICITÀ PIANO INDUSTRIALE
Il piano economico finanziario, strumento per verificare le condizioni che determinano l'equilibrio economico finanziario e la redditività del progetto, pur se asseverato, si basa su dati forniti dal proponente che “ non sono stati sottoposti a verifica di congruità “ , come afferma la società di revisione, la quale infatti non si assume la “responsabilità circa la veridicità e congruità dei suddetti dati e dei documenti presentati a riguardo”.
Pur non volendo entrare troppo nel dettaglio del PEF, strumento per dimostrare la sostenibilità dell’intervento, ci pare che le previsioni, relative all’occupazione e fruizione degli impianti, siano troppo ottimistiche e di difficile realizzazione.
Dovrebbero essere esplicitate e giustificate le modalità di quantificazione del contributo pubblico proposto in 110.000 euro annui. Non vorremmo che tale contributo sia in effetti l’unica certezza nelle entrate.
Una RISERVA in merito alle VARIAZIONI SOSTANZIALI IN CORSO DI CONCESSIONE
Art.4.comma1: Modifiche sostanziali o rilevanti al progetto potranno essere autorizzate solo dalla Giunta Comunale previo parere del Responsabile Unico del Procedimento e previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica se dovuta. Su questo punto si esprime una particolare riserva considerato che si sottrae al consiglio comunale qualsiasi possibilità di aggiornamento e modifiche del progetto stesso.
GARANZIE E TUTELE IN CASO DI MANCATO ADEMPIMENTO
A nostro avviso le tutele, in caso di inadempienza grave del concessionario - esempio in caso di non conclusione dei lavori - potrebbero non permettere al nostro Comune di rientrare in pieno possesso del bene o della sua piena funzionalità.
Il vincolo che comporta il diritto di superficie concesso al concessionario, nonché la rilevanza dell'investimento sia pubblico che privato, dovrebbe consigliare di scegliere un iter a stralci funzionali anziché il completamento dell'opera in unica soluzione, infatti qualora l’opera subisse battute di arresto sarebbe difficile recuperare la funzionalità degli impianti, anche delle strutture già esistenti.
GARANZIE RICHIESTE ALLA SOCIETÀ AGGIUDICATARIA, SOLIDITÀ E SOLVIBILITÀ
Non ci sono a nostro avviso all'interno del Contratto di convenzione garanzie sufficienti che tutelino il nostro bene riguardanti solidità e solvibilità della società che diventerà concessionaria.
L’art. 153 comma 13 prevede che il soggetto aggiudicatario produca una DUPLICE GARANZIA: CAUZIONE DEFINITIVA DEL 10% dell’importo dell’investimento offerto in sede di gara e cauzione del 10% del costo annuo operativo di esercizio a garanzia degli obblighi contrattuali relativi alla gestione dell’opera. La convenzione avrebbe potuto contenere anche quest'ultima ulteriore garanzia. (segue)
LA SCELTA
La prima cosa da evidenziare è che tale scelta non è nemmeno contenuta nel programma di mandato dell’Amministrazione dove era previsto di SUDDIVIDERE in due progetti distinti di assegnazione a lungo termine le piscine comunali ed il Palazzetto dello Sport.
A maggior ragione riteniamo che la valutazione dell’utilità del ricorso al PF da parte dell’amministrazione non può limitarsi a considerare solo l’aspetto finanziario ma deve considerare anche il trasferimento dei rischi con l’obiettivo di rispondere ai fabbisogni dei cittadini in tempi minori e con standard di qualità maggiori.
Siamo di fronte ad un progetto dotato di una intrinseca capacità di generare reddito attraverso ricavi dall’utenza e non si può accettare che una proposta pervenuta sia immediatamente considerata più in linea con le linee programmatiche dell’Amministrazione se non altro per una durata temporale della stessa Amministrazione che decide di indebitare per 30 anni a fronte di una difficoltà oggettiva di poter trarne risultati nel corso di mandato.
LA CARENZA DI TRASPARENZA
A nostro parere sarebbe stato opportuno che l’Amministrazione avesse prima avviato una procedura pubblica, tesa a recepire eventuali manifestazioni di interesse rispetto alla presentazione di un PF; ciò avrebbe sicuramente garantito una maggiore trasparenza e apertura al mercato e alla competitività fra più soggetti.
LA DURATA DEL PF
L’arco temporale lungo non dà garanzie di una efficiente gestione del PF, rischia di rallentare o compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati, non contiene un programma di priorità che privilegino valutazioni di pubblica utilità rispetto al altri elementi e interventi. A nostro avviso il programma avrebbe dovuto contenere un ordine di priorità dei lavori previsti, privilegiando in primis i lavori di manutenzione e adeguamento.
Sulla base delle osservazioni e criticità esposte, consapevoli che il Centro Polisportivo Comunale, così come lo Stadio Comunale e il Campo Castagnolo, rappresentano un elemento importante sia per il servizio all’utenza locale che per lo sviluppo di strategie mirate ad intercettare nuovi e maggiori flussi turistici sul segmento sportivo e ritenendo che la scelta proposta non garantisca il paese ed i cittadini, il gruppo consiliare CHIANCIANO RIPARTE esprime il proprio voto CONTRARIO.
La vostra Giunta ci sta chiedendo un voto su una delibera che chiede, al primo punto, “di considerare di primaria importanza gli impianti sportivi per il tessuto sociale e per l’economia cittadina a supporto del turismo sportivo”. Questa è l’unica parte su cui potremmo essere in accordo. Le criticità della convenzione le abbiamo espresse in commissione, molti aspetti sono stati migliorati, ma alcuni punti, di non facile soluzione questo lo capiamo, sono però ancora presenti ed hanno per noi un peso specifico troppo elevato, ma non vogliamo ripeterli in questa sede. Siamo qui,invece,a dirvi quello che non ci convince nella maniera più assoluta: il progetto presentato dalla società ARIES GLOBAL SERVICE S.r.l e WT RE CHIANCIANO S.r.l.
Siamo preoccupati dal fatto che voi stiate per affidare le nostre strutture sportive comunali ad una società che finora non ha assolutamente dimostrato doti di buona gestione, e che, presentando un project financing, di cui al punto 3, ha suscitato, negli attivisti del M5S di Chianciano grandi preoccupazioni.
Siamo preoccupati perché:
la funzione di verifica del progetto da parte di questa Amministrazione, non soddisfa le grandi perplessità sollevate dallo studio del project financing presentato dalle società sopra nominate.
Sempre in commissione, avevamo evidenziato le grandi perplessità suscitate dal progetto delle due società, le ripetiamo ora, brevemente, per capire bene a chi state affidando, per 30 anni, il nostro Centro Polisportivo. Il primo aspetto che vogliamo evidenziare è che la crescita del numero di clienti potenziali della struttura sportiva a sostegno del business nel corso degli anni, sembrerebbe molto ottimistica e non sostenuta da elementi reali.
Il business invernale (piscina, attività di palestra al coperto, campi di calcetto) appare concentrato su attività che risultano fruibili anche in strutture presenti in diversi paesi limitrofi e non c’è elemento certo che possa far supporre una attrattività superiore per questo complesso sportivo. Con particolare riferimento, poi, all’attività natatoria dobbiamo purtroppo constatare come, l’attuale e probabile futuro gestore, abbia dimostrata scarso interesse ed ancora più scarsa professionalità. Infatti a tutt’oggi, nella nostra piscina, non esiste una scuola nuoto federale F.I.N affiliata al C.O.N.I. con programmi didattici di insegnamento delle discipline collegate all'acqua, il che comporta una scarsa professionalità di coloro che sono chiamati a lavorare all’interno di questa struttura. (attualmente risultano presenti solo pochissimi istruttori con brevetto F.I.N). (segue)
Inoltre, non esiste un organico di persone con ruoli e compiti ben definiti, ovvero un direttore sportivo realmente presente e con capacità decisionali e organizzative, non esiste nemmeno, un” istruttore coordinatore” capace di organizzare il piano vasca in modo realmente funzionale e utile all'utenza,insieme ad un gruppo di istruttori che lavorino in modo professionale ed univoco,in modo da non generare confusione nella clientela. Si nota anche la mancanza assoluta di un ente di promozione sportiva che indirizzi all’attività agonistica e amatoriale delle discipline acquatiche (società sportiva dilettantistica affiliata alla F.I.N) che garantirebbe un naturale sbocco alla attività di scuola nuoto alla maggior parte dei ragazzi e bambini che frequentano i corsi. In più vogliamo sottolineare l’assenza di manifestazioni sportive e di propaganda del nuoto in ogni sua forma, dalle gare di nuoto a carattere locale a eventi e meeting nazionali che solo con una presenza negli ambienti sportivi delle discipline acquatiche si può concretizzare. (ovvero non vengono più organizzate gare di alcun genere all’interno di un impianto olimpionico, ne i corsi estivi di tuffi, eppure, in tutta Italia, si contano meno di dieci impianti olimpionici per questa disciplina…)Per quanto riguarda il nuoto,dobbiamo constatatre che,
questi signori che gestiscono attualmente l’impianto non hanno alcuna intenzione di investire in professionalità e qualità, soprattutto nelle risorse umane, che sono poi quelle che fanno di un posto qualunque un posto speciale, dove le persone vanno perché si trovano bene e non perché sono costrette dal fatto che non esiste altro nella zona. Nel business plan infatti, è previsto uno sviluppo del piano occupazionale (quindi dei costi), che sembrerebbe sottostimato rispetto alle attività e agli orari di apertura settimanali degli impianti, i quali dovrebbero sostenere e remunerare lo stesso business. Nel progetto, inoltre, è previsto un investimento immobiliare per la creazione di un’area adibita alla ristorazione,ma non vi è traccia esplicita di chi sarà il soggetto che prenderà in gestione questa attività. E’ una catena di ristorazione di risonanza nazionale? E’ un soggetto locale ? Oggi la ristorazione è diventata una attività molto complicata ed avere una chiara idea sulla gestione sarebbe stato legittimo.
Un altro aspetto di poca chiarezza nel progetto di business presentato è la mancanza di informazioni sulle ditte/società che realizzeranno le opere previste.Se saranno coinvolte,cioè,ditte/società del nostro comune. Ultimo, ma non ultimo, l’aspetto finanziario. Nel business Plan a fronte di previsioni di investimento molto importanti, finanziati attraverso il ricorso a mutui bancari, non sono esplicitati in maniera chiara quali siano gli istituti bancari che finanzieranno il progetto. Questo è un punto molto importante, perché solitamente, la validità di un business plan, e della sua sostenibilità economica nel tempo, viene ad essere, in primis, certificato da chi eroga il finanziamento.
Per tutto quanto sopra esposto,il M5S di Chianciano Terme, dichiara il suo voto CONTRARIO alla prosta di delibera in oggetto, presentata da questa Amministrazione.
Fabiano De Angelis
Portavoce Consigliere Comunale M5S Chianciano Terme
Avete visto la locandina che ha pubblicato ieri sera su FB la proloco?
7 gennaio 2016 carnevale alla cripta!!!!
Questi sono quelli della "promozione per chianciano"
Deliberati in CC il "pubblico interesse" e la "pubblica utilità" della proposta di progetto inerenti ad interventi di ampliamento e riqualificazione degli impianti sportivi. Ora si approverà il progetto e si lavorerà per la gara ad evidenza pubblica.
Il primo importante passo verso l'attuazione della "Cittadella dello Sport e del Benessere".
Dopo anni, troppi anni, di disastroso ed infruttuoso immobilismo, qualcosa si muove...
La strada è comunque lunga, ma noi passo passo andiamo avanti!
Con il project financing (ma è sempre la stessa società di Roma???.... i soci chi sono?????...mah) il comune di Chianciano si avvia al dissesto. Speriamo che , alla luce anche della giurisprudenza della Corte dei Conti, ove si finisse male, i responsabili vengano perseguiti civilmente e penalmente, senza tregua sia i politici che i privati!!!!!....
Chianciano: i costi inaspettati per gli eredi di un defunto che deve essere disseppellito
Anche morire ha un costo, si sa. E per chi pensa che la sepoltura in terra al Camposanto sia gratis, sbaglia. La novità riguarda anche il Comune di Chianciano Terme che si è adeguato alle tariffe già in vigore nel resto d’Italia e prevede un costo per l’inumazione in terra. Non parliamo dunque dei loculi che un costo l’hanno sempre avuto né delle cappelle gentilizie ancora più care. La sorpresa l’hanno avuta i lettori che hanno ricevuto a casa la comunicazione per lettera dal Comune dell’esumazione dei defunti per cui è scaduto ampiamente il periodo di sepoltura. I resti ossei, perfettamente mineralizzati vengono conservati sei mesi, poi messi nell’ossario comune qualora non si sia provveduto da parte dei familiari a richiederli. “Il guaio è che il defunto può non essere decomposto ed in questo caso lo riseppellisce pagando 500 euro, lo si crema sempre a spese della famiglia oppure ancora si acquista un loculo” ci racconta il nostro lettore che ha aperto la busta ed è cascato dalle nuvole . “Mio padre un paio d’anni fa era già stato esumato e non era decomposto del tutto quindi è stato risepolto . Ora mi scrivono che viene dissepolto di nuovo. Temo che sia la stessa storia: ma pagare 500 euro è veramente troppo!”. Dal Comune fanno anche sapere che per gli indigenti si può aprire una pratica e ottenere la sepoltura gratuita.
Bel renderering… e speriamo rimanga solo questo, anzi speriamo che rimanga tale.
Ora fatemi capire una cosa, un’amministrazione che non è stata capace di far finire un parcheggio, di far gestire in modo appropriato l’edilizia pubblica, che è praticamente immobile da anni sui lavori pubblici, che è stata in grado di generare mostri ed ecomostri come p.zza italia e palabruco…. può pensare di coordinare e portare a termine un’opera in project financing da 7 milioni di euro?
Ma per piacere…. Questo comune nelle sue componenti politiche amministrative e tecniche ha mantenuto dell’antico lustro una sola cosa, la boria. Il teorema è di semplice dimostrazione, anziché provare con quelle pochissime risorse a rendere decenti e un po’ più efficienti gli impianti sportivi che già ci sono… si pensa bene di imbarcarsi in un’opera magna per la quale sicuramente ci vuole molto più tempo, molti più soldi, oltre che capacità tecniche e organizzative; così da potersi nascondere dietro la grandezza dell’intento (e della comunicazione come quella) senza mai misurarsi con la sostanza. Avete pensato a quanto tempo ci vorrà per vedere realizzata l’opera?
E se qualcosa non dovesse funzionare come nel caso delle piscine?
Speriamo rimanga tutto sulla carta, o meglio speriamo che si rendano conto che gli impianti sportivi non si fanno con la buona volontà di chi sta dietro a babbo natale, ma ci vuole qualcosina in più. Pensate a sistemare nei prossimi due anni quello che c’è e rendetelo finalmente decoroso e fruibile, poi forse un giorno penserete ad allargare, senza boria, ma con un po’ di buon senso.
I costi indicati di 110.000 sono quelli previsti nel migliore dei casi...
Se una minima cosa non va nei lavori, nell'appalto, nella gestione, ecc... sono cazzi amari per il comune e i chiancianesi!!!!
Per completezza di informazione, Valtubo, si potrebbe sapere chi sono i progettisti dell'opera?
Grazie.
Non esageriamo adesso, per una butta di c... non si deve scordare la fine che fecero i "Giovini(cit) Albergatori, facite chiane chiane.
Abbassate la cresta e fate le cose veramente utili per il paese, già sarebbe un risultato se portaste avanti la normale amministrazione e aggiustaste un pò di danni di quelli di prima, che poi sareste sempre voi. No sti voli pindarici con le tasche dei cittadini,
tra il dire e il fare..........., sul progetto, posso dire bello, non ho approfondito quindi booo......, vedremo, all'amministrazione bravi che pensate a progetti alla LUNGA, se riuscite chi sarà vivo tra ventanni ne godra frutti......., quello che non riesco a capire......... è, per la stagione....che inizia tra 2 mesi, non tra ventanni...... che novità ci sono????, non so come tanti colleghi avranno il coraggio di riaprire porte per aumentare debiti........vedremo poi quanti non riapriranno, c'è la tendenza a vedere alla lunga, ma per l'immediato tasse e costi fissi sempre + alti, contratti lavoro inadeguati, margini se uno a la fortuna di lavorare sono minimi e insufficienti a farsi coraggio di affrontare tutte le complicanze e responsabilità gestionali,....personale qualificato disposto a fare quallo che il lavoro ristorazione-incaming richiede praticamente introvabile, inesistenti nuove generazioni di apprendisti......e meno male che c'è l'alberghiera.....ma i ragazzi di li ben si guardano di lavorare a Chianciano....chissa come mai???,......... ora, la buona volontà di associazioni, metto anche amministrazione, etc....anima un po ..........ma per attrarre???????????????????? booh, ancora ognun per se......, non so come..... ma l'amministrazione, anche piccole cose, dovrebbe fare qualcosa per rincuorare chi fa e offre lavoro a chianciano........, si pensa a grandi progetti, che servono ok, ma dopo...... per ora?? non è una critica perchè non saprei nemmeno io cosa....... gradito sarebbe pagare meno tasse, locali o altro......., siccome quelle tocca pagarle per forza,....a parte chi poco "onesto".... si arriva a preferire quando poco, stare chiusi per garantirsi di poter pagare tasse e costi fissi con soldi fatti prima, piuttosto che rischiare perdite a fronte di poco lavoro che non ricopre spese,rischiando poi di non avere fondi per costi fissi etc....... ma essere onesti cosa è??? pagare tutto, o non pagare qualcosa per andare avanti????? INIZIO AD AVERE FORTI DUBBI......credo che se qualcosa non cambia velocemente......in tanti saremo costretti a smettere di pagare qualcosa......., nel frattempo, ci gratificheremo studiando il progetto .......booo....... io pur ottimista, la vedo buia di brutto.........
Vi ricordate i rendering del centro congressi? E lì c'era anche chi avrebbe pagato...mah!
valerio,i nomi dei progettisti please, mi sembra che dalle tavole pubblicate siano stati omessi. Forse durante il CC sono stati fatti...oppure no? Al limite ammetti di non saperli, in questo caso ce lo diranno gli addetti ai lavori o quelli che su FB si pavoneggiano di fatti e non parole... anche se sarebbe meglio: carte e non parole.
Per i fatti aspettiamo ancora un po'.
Riportp un articolo (tra tanti) su corte dei conti ed il project financing.... bocciatura ed inchieste.
All’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti in Veneto il procuratore Carmine Scarano, partendo dalle cinque inchieste in corso sulla realizzazione dell’ospedale all’Angelo di Mestre, accende i riflettori sul project financing:
“Sono emerse indubbie criticità sull’utilizzo in concreto di questo strumento… Interventi cofinanziati dai privati, ma che troppo spesso vedono oneri e rischi solo a carico del pubblico… Il privato si tutela bene inserendo nel contratto clausole che di fatto annullano i rischi. L’opera finisce così per costare molto di più del previsto aggravando il debito dell’ente pubblico…”
La Corte dei Conti mette quindi in discussione il meccanismo del project financing alla base della delibera del CIPE di approvazione del progetto preliminare dell’autostrada Orte-Mestre.
Per fortuna che non sono solo i comitati e le associazioni ambientaliste ad essere attenti e a denunciare la criticità degli accordi finanziari che sostengono il progetto.
Ma se si possono investire 110.000 euro l'anno nella piscina per tanti anni alla fine il pubblico investe milioni di soldi dei cittadini a beneficio di privati, che guadagnano se va bene e NON perdono se va male....
che senso ha? se ci sono tutti sti soldi perchè non possono essere investiti per migliorare la struttura pubblica senza project financing? chi trae vantaggio da una operazione palesemente pro-..... ?
Mi piace molto poco!
NON Sarebbe FORSE meglio che SI PENSASSE DI PIU’ AI PROBLEMI Più contingenti E NON a programmazioni che impegnano risorse pubbliche quando queste potrebbero essere utilizzate per problemi più urgenti ?
LA SICCITA’ per esempio è un fenomeno con il quale ci dovremo abituare a convivere e che VA AD IMPATTARE IN MODO sempre più PREOCCUPANTE SULL’UNICA FONTE DI RICCHEZZA CHE VA PRESERVATA: L’ACQUA TERMALE. ?
Ha avuto senso pagare la consulenza del Dott Palazzi per il P.S. quando poi non ne teniamo conto ? “ Ci troviamo di fronte ad un PROBLEMA DI AMPIE DIMENSIONI non solo IDROGEOLOCICO e SANITARIO ma anche SOCIALE e ECONOMICO”.
Urbanistica: Assemblea pubblica Piano Operativo Comunale
L’incontro per illustrare i contenuti dello strumento di pianificazione urbanistica e le modalità di inoltro delle osservazioni al Piano
Martedì 9 febbraio 2016 ore 15, Centro Giovani “La Cripta”, Via S. Michele, Chianciano Terme
Chianciano Terme (Siena) – Dopo l’adozione del Piano Operativo del Comune di Chianciano Terme (adottato con Delibera del Consiglio Comunale n. 68 del 10 dicembre 2015, pubblicato sul B.U.R.T n. 1 del 7 gennaio 2016) l’Amministrazione comunale, vista l’importanza che riveste questo strumento urbanistico per il futuro del territorio comunale, invita la cittadinanza a partecipare fattivamente all’assemblea pubblica che si terrà martedì 9 febbraio 2016, alle ore 15.00, presso il Centro Giovani “La Cripta” in Via S. Michele a Chianciano Terme. All’incontro saranno presenti Andrea Marchetti, Sindaco di Chianciano Terme, l’Amministrazione Comunale, i progettisti e l’Ufficio di Piano. Nell’occasione saranno illustrati i contenuti dello strumento di pianificazione urbanistica e le modalità di inoltro delle osservazioni al Piano, il cui termine ultimo di presentazione è il 7 marzo 2016 (come da avviso pubblicato sul B.U.R.T. n. 1 del 7 gennaio 2016).
Si ricorda che tutta la documentazione adottata è consultabile sul sito telematico del Comune di Chianciano Terme all’indirizzo www.comune.chia nciano-terme.siena.it nella specifica sezione dedicata.
Questo il link specifico:
http://www.comune.chianciano-terme.siena.it/on-line/Home/PianoStrutturaleComunalePSCePianoOperativoComunalePOC/articolo1515363.html
Niente via, nessuno ascolta né accoglie, si continua con la cultura propaganda. Per chi chiede strategia, risposte zero. Chi domanda a valtubo di chi sono i progetti, cosa che ovviamente sa benissimo, risposte zero. E infine chi chiede quali siano le misure o intenzioni a breve non merita nemmeno la verità ... ossia che in fondo si spera che babbo Natale torni anche a ferragosto.
Non si capisce assolutamente come possa essere presentato un elaborato progettuale, se non prodotto dall’ufficio tecnico, senza specificarne l’origine. Se è stato pagato, si deve spiegare come si è proceduto a conferire l’incarico, se non è stato pagato si è difronte ad una palese violazione deontologica del professionista e ad una gestione non trasparente, se non ad un vero e proprio abuso d'ufficio, da parte dell’Amministrazione. Si pretende pertanto immediate spiegazioni in merito.
All'anonimo 1 febbraio ore 22:05 durante il Consiglio Comunale non è stato detto l'autore del rendering, l'unico accenno è che c'è stato è che è nato con il supporto del soggetto proponente, cioè gli attuali gestori degli impianti.
Sinceramente non so chi lo ha realizzato, ma cercherò informazioni in merito.
Saluti,
Valtubo
Soggetto proponente.... attuale gestore .... una società di roma .... i soci non si rendono noti .... (come mai?) .... tutto molto misterioso .... poca trasparenza....tranne i soldi dei cittadini da spendere che (ovviamente) fanno gola...... SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per l' anonimo del 1 febbraio ore 22:39
Il progetto finanziato o meglio conosciuto come project financing è una tecnica finanziara di partenariato tra pubblico e privato.
Il privato può proporre all'amministrazione la realizzazione di un'opera pubblica, attivando per tale via la procedura di approvazione del progetto e di affidamento della concessione di costruzione e gestione dell' opera in oggetto.
Il progetto presentato quindi è di origine esclusivamente privata, proposto da chi si candida alla realizzazione e gestione dell' impianto.
L' aspetto più importante è verificare che la convenzione stipulata tra i due soggetti, il privato ed il pubblico contenga le necessarie garanzie economiche e di fattibilità a tutela della collettività. L' aspetto che nasconde il rischio maggiore ,da controllare con attenzione in fase preventiva, sono i costi di realizzazione che spesso nella realtà delle cose risultano maggiori di quelli preventivati e possono mettere in difficoltà la società vincitrice del bando , quando sarà in fase di realizzazione dell' opera.
Questo del project financing è l' unica strada per salvare i nostri impianti sportivi, ma come tutte le uniche strade presentano dei rischi molto elevati, ci deve essere molta attenzione nella fase preliminare, spero che su un tema di questa importanza non venga fatta campagna elettorale e che tutte le precauzioni del caso vengano prese.
grazie per la lezione ma non ne avevamo bisogno.
Con quello che costerebbe, ossia 110.000 annui, l'impianto attuale potrebbe essere tenuto in ottime condizioni senza project fin e dato in gestione con un ritorno economico .
E' invece notorio che il project financing ha dato risultati fallimentari e grandi costi alle amministrazioni pubbliche ci sono decine di indagini delle procure e della corte dei conti!!!! Anzi la linea ufficiale della corte dei conti e di EVITARE il project fin.
Al limite sarebbe meglio fare un bando pubblico decennale o più con il solo obbligo di un cronoprogramma di manutenzione straordinaria. almeno si eviterebbero gli aggravi in capo all'amministrazione .
Scusa dimenticavo, in questo caso senza spendere soldini pubblici ci sarebbe poca lana.....
a buon intenditor...
va a fare il professore da un'altra parte ...
Il project financing utilizzato per la realizzazione delle opere pubbliche causa il fallimento di 9 progetti su dieci. E’ questo il risultato di una recente ricerca della Sda Bocconi OCAP, apparsa sul Sole 24ore, su un campione di 2200 progetti.
Potete leggere l’intero articolo :
www.osservatoriofm.it/writable/notizieRassegna/fm-310809-project.pdf
Un aiutino per il 2016.
"Che succede alla finanza comunale? Dopo anni di tagli e continui interventi sui tributi comunali, a cominciare dalla tassazione sulla casa, si è finalmente raggiunto un nuovo equilibrio? Vediamo gli interventi più recenti.
La legge di stabilità 2016 affronta in maniera decisa l’ormai quasi ventennale questione relativa al patto di stabilità interno, da molti indicato come una delle principali tagliole alla ripresa degli investimenti. La versione breve, rimbalzata anche sulla stampa, è che il patto sia stato abolito. La versione lunga è un po’ diversa.
Intanto, non è che non ci siano più vincoli sui saldi dei comuni; semplicemente, i complessi meccanismi del patto sono stati sostituiti da altri, più semplici e meno esigenti. In particolare, gli enti locali sono ora tenuti a conseguire un unico saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali."
http://www.lavoce.info/archives/39534/2016-anno-zero-del-patto-di-stabilita-interno/
La sicurezza degli istituti scolastici e l’incolumità degli alunni non sta a cuore solo a chi ha “doveri” di campagna elettorale, ma è una priorità anche della nostra amministrazione; informo quindi che anche il Comune di Chianciano Terme, a seguito del bando del Ministero dell’Istruzione, ha beneficiato di risorse per l’esecuzione di controlli ed indagini diagnostiche sui solai. A breve quindi saranno eseguite le pertinenti operazioni sul plesso scolastico che ha beneficiato del contributo “Scuola Primaria E. De Amicis - F. Tozzi” e per il 2016 ci impegneremo a reperire risorse in bilancio anche per finanziare lo stesso tipo di indagini sul plesso che è rimasto escluso dal bando.
ATTO DI INDIRIZZO PER L A PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI DI "VITA INDIPENDENTE”
I principi di questo documento si ispirano all’articolo 19 “Vita indipendente e inclusione nella società” della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità alle quali si riconosce il diritto di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone per favorirne l’integrazione e la partecipazione. Le persone con disabilità devono poter scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere; devono avere accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi impedendo l’isolamento e la segregazione.
Finalità ed obiettivi
Per "Vita Indipendente" si intende la possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere come chiunque avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni più di carattere assistenziale, si concretizza soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina.
Gli interventi, personalizzati e finalizzati alle necessità individuali, si configurano come prestazioni che consentono alla persona con disabilità di condurre una vita in condizioni di autonomia al pari degli altri cittadini attraverso misure di sostegno al reddito che favoriscano la crescita della persona, potendo scegliere tra i servizi necessari a migliorare la propria autonomia, finalizzata a specifici percorsi di studio, di formazione e di inserimento sociolavorativo, e assumere autonomamente l’assistente personale attraverso l’individuazione di percorsi scolastici, universitari e formativi orientati all’inclusione lavorativa e sociale. Resta di competenza delle Zone Distretto, attraverso la UVM e l’elaborazione di apposito PAP, assicurare l’integrazione con le prestazioni di assistenza domiciliare continuativa, la assegnazione di ausilii domotici per migliorare la qualità di vita e il grado di autonomia della persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita e permettere alle persone affette da gravi forme di disabilità, di fissare obiettivi di percorsi di vita finalizzati non solo al mantenimento delle autonomie funzionali ma anche alla crescita culturale e formativa.
Questo obiettivo presuppone l’esistenza di un progetto globale di vita, con il quale, alla persona con disabilità, viene assicurata la possibilità di determinare, anche in collaborazione con il sistema dei servizi e sulla base della valutazione dell’U.V.M. (Unità di Valutazione Multidisciplinare) il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, le modalità attuative (che possono prevedere varie tipologie di intervento, sia disgiuntamente che in connessione tra loro), la scelta degli assistenti personali e la gestione del relativo rapporto contrattuale.(segue)
Destinatari
I destinatari del progetto Vita Indipendente sono esclusivamente le persone disabili con capacità di esprimere direttamente, o attraverso un amministratore di sostegno, la propria volontà, di età superiore ai 18 anni, in possesso della certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n. 104/92, che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane compreso l’esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli a carico, e/o attività lavorative in essere o in progetto, e/o attività scolastico- formative finalizzate a configurazioni lavorative.
Laddove non permangano, oltre il 65° anno di età, le condizioni e i requisiti nonché gli obiettivi di mantenimento, di cambiamento e/o di evoluzione indicati nel progetto di vita indipendente la U.V.M. indirizzerà la persona disabile verso gli interventi appropriati alle mutate condizioni di bisogno assicurando la tempestiva presa in carico e, se necessario, un graduale passaggio verso le risposte assistenziali previste dal PAP proposto.
Per maggiori informazioni rivolgersi algi uffici preposti del nostro Comune
La scadenza per la presentazione dei progetti è il 15/02
MANIFESTO IN DIFESA DEI PICCOLI COMUNI ITALIANI
I piccoli comuni rappresentano la grande maggioranza degli 8.000 comuni italiani. Piccoli rispetto al numero di abitanti delle realtà cittadine e metropolitane, ma spesso grandi sia nella loro estensione geografica, sia in riferimento alle risorse economiche, sociali e culturali che sono conservate nei loro confini.
I nostri padri costituenti, con chiara in mente la lunga tradizione civica dei comuni, inclusero tra i principi fondamentali a cui avrebbero dovuto ispirarsi le politiche della Repubblica il riconoscimento del ruolo delle autonomie locali, attraverso l’adeguamento dei principi e dei metodi della legislazione “alle esigenze dell’autonomia e del decentramento” (art. 5 della Costituzione).
Il Comune è l’elemento centrale di una solida tradizione civica italiana che dal Medioevo giunge fino alla Costituzione repubblicana.
In Italia, più che altrove, i territori locali fondano il loro profilo istituzionale sul Comune, che rappresenta il livello primario della democrazia e della rappresentanza politica.
Specialmente nei piccoli comuni, il Municipio e il Sindaco sono un punto di riferimento insostituibile per i cittadini e simbolicamente il Gonfalone rappresenta un importante riferimento identitario in una società sempre più priva di punti di riferimento collettivi.
In una fase storica come quella che stiamo vivendo, caratterizzata dal progressivo allontanamento dai cittadini dai luoghi decisionali, dall’irruzione dei poteri economico-finanziari nei processi di governo, dal diffondersi di sentimenti diffusi di antipolitica che alimentano i populismi, è necessario un rafforzamento del ruolo dei comuni, cioè l’esatto contrario del loro smantellamento.
Bisogna adoperarsi per il mantenimento di un presidio democratico dentro le comunità locali, per il rispetto e la valorizzazione delle identità locali e per il rilancio del ruolo dei Consigli Comunali come luogo di partecipazione politica.
Dobbiamo sostenere i piccoli comuni nella loro attività di erogazione di quei servizi fondamentali ai cittadini che, per caratteristiche intrinseche, enti di più grandi dimensioni non riuscirebbero a fornire con altrettanta efficacia e puntualità. Un buon governo locale non riproducibile su dimensioni troppo vaste.
Se i piccoli comuni sono in difficoltà dobbiamo aiutarli a vivere, non a morire.
Purtroppo invece il modo in cui oggi molta parte della classe politica italiana affronta il tema delle fusioni dei comuni, proponendone in alcuni casi l’obbligatorietà per legge, in altri promuovendo processi che ne sanciscono l’obbligatorietà di fatto, segna un insostenibile attacco alle autonomie locali ed all’esistenza stessa dei piccoli comuni.
Un attacco condotto sulla base di un approccio contabile-amministrativo che, non solo non tiene conto di altre dimensioni, ma soprattutto non si fonda su alcuna evidenza oggettiva di dati economici e finanziari. I quali dati mostrano come in realtà l’impatto dei costi dei piccoli comuni nella spesa pubblica nazionale sia del tutto marginale, sia in valore assoluto che percentuale. Altri sono i centri di spesa improduttivi nel nostro Paese.
Assistiamo ad analisi fondate solo sul parametro del numero degli abitanti, che impediscono di comprendere come i processi di fusione, soprattutto nelle zone rurali, possano creare, o aggravare, le criticità connesse all’estensione territoriale dei comuni, la cui eccessiva ampiezza incide negativamente sull’efficienza nell’erogazione dei servizi ai cittadini.
Ci troviamo di fronte a proposte che non tengono conto delle profonde differenze tra le aree del Paese, che conta Regioni come la Lombardia con un numero di comuni pari a 1.500 con una media di 6.500 abitanti o il Piemonte con i suoi 1.200 comuni con una media di 3.600 abitanti, ed altre come la Toscana che invece ne conta 279 con una media di 13.450. (segue)
Oppure ad attacchi strumentali condotti utilizzando numeri per creare sensazione, facendo ritenere che gli 8.000 comuni italiani, circa uno ogni 7.500 abitanti, siano un’insostenibile anomalia, quando ad esempio la Francia, Stato tradizionalmente centralizzatore, ne ha 36.000, cioè uno ogni 1.700 abitanti, e non si sogna di mettere in discussione l’esistenza dei piccoli Comuni, pur pretendendo un’organizzazione sovracomunale dei servizi.
Le politiche di razionalizzazione devono infatti riguardare la gestione dei servizi comunali, dai quali derivano i costi e dipende l’efficienza dell’azione amministrativa, e non gli organi di rappresentanza politica.
Sui costi dei quali organi politici si alimentano demagogie, nascondendone la loro reale portata, spesso così esigua da configurarli nella sostanza come un’attività condotta localmente per mero spirito di volontariato.
Le necessarie e improrogabili politiche di razionalizzazione, valorizzazione e coordinamento di territori e comunità debbano essere perseguite, con convinzione e determinazione, utilizzando gli strumenti delle associazioni dei servizi, attraverso convenzioni e soprattutto nelle Unioni dei Comuni.
Le unioni e le convenzioni vanno considerati un modello istituzionale stabile – non qualcosa di propedeutico alla fusione – e devono assicurare servizi efficienti con minori costi. Laddove non si raggiungano questi obiettivi ciò non può essere pretestuosamente imputato al modello associativo in quanto tale, ma semmai alla mancanza di convinzione negli Amministratori o alla inadeguatezza delle relative previsioni normative nazionali e regionali, e non può dunque costituire un alibi per invocare fusioni.
Le fusioni tra comuni, invece, devono essere portate avanti solo dove esista una chiara, inequivocabile ed esplicita volontà, espressa direttamente dalle singole popolazioni interessate, conseguente a situazioni di reale marginalità abitativa e ad una riconosciuta perdita di coesione sociale e del senso di comunità.
3 febbraio 2016
Firmato
Piero Pii, Sindaco del Comune di Casole d’Elsa
Claudio Galletti, Sindaco del Comune di Castiglione d’Orcia
Eva Barbanera, Sindaco del Comune di Cetona
Andrea Marchetti, Sindaco del Comune di Chianciano Terme
Luciana Bartaletti, Sindaco del Comune di Chiusdino
Raffaella Senesi, Sindaco del Comune di Monteriggioni
Luigi Vagaggini, Sindaco del Comune di Piancastagnaio
Fabrizio Fè, Sindaco del Comune di Pienza
Francesco Fabbrizzi, Sindaco del Comune di Radicofani
Emiliano Bravi, Sindaco del Comune di Radicondoli
Paolo Morelli, Sindaco del Comune di San Casciano dei Bagni
Giacomo Bassi, Sindaco del Comune di San Gimignano
Roberto Machetti, Sindaco del Comune di Trequanda
tutti accomunati da un unico intento: LA POLTRONA!!!
Piccoli comuni
Sì, tutto bello. Ma poi bisogna anche sostenerle economicamente certe "comodità".
D'altronde il termosingolo è comodo ma è più economico del centralizzato.
Rinunciare all'economia di scala costa: come vogliamo pagarla? Col'IMU?
Ecco infatti, l'economia di scala, giusto...........infatti da quando sono arrivate le varie Siena Ambiente poi Sei Toscana, abbiamo messo i rifiuti in un economia di scala e la tassa dei rifiuti e' subito diminuita......o no??!!
KEATON
p.s. per fare un esempio.
Il discorso sui rifiuti è diverso, le società partecipate sono una vera truffa: poltronifici, postifici, appaltifici (manutenzioni mezzi, carburanti e altro)....
invece ridurre i comuni da 8000 a meno della metà significherebbe molti sindaci in meno, molti assessori in meno, monti consiglieri in meno ....
Ma che senso hanno comuni con 100 /200 abitanti?????????????
Ci sono addirittura comuni con meno di 60 abitanti!!!!!!
e paga pantalone....
si dovrebbe mettere un limite minimo di abitanti per avere un comune, ma meno di 3000 un comune non ha proprio senso.
La Carta di Milano e quella di Chianciano (all'Onu)
Ieri sono andato alla biblioteca dell’Onu.
Usciere: “Desidera?”.
Io: “Vorrei consultare la Carta di Milano”.
Usciere: “Si accomodi, gliela vado a prendere”.
L’ho letta tutta. Bella. L’usciere mi ha fatto pure la tessere della biblioteca, che era gratuita.
Usciere: “Scusi, ma vedo che qui sul documento c’è scritto che lei è residente a Milano. Parlo contro il mio interesse, ma non poteva leggersela a Milano?”.
Io: “Certo; ma non avrei fatto lavorare la compagnia aerea, l’agenzia di viaggi, l’hotel che mi ospita a New York e il taxi che ho preso”.
Usciere: “Ok, mi ha convinto, venga più spesso allora”.
Io: “Tanto che ci sono, aveve mica qui anche la Carta di Chianciano?”.
Usciere: “Quella che dice di non usare l’acqua termale per fini ludici ma solo per scopi più nobili tipo irrigare le angurie in Senegal?”.
Io: “Sì, quella”.
Usciere: “No, ma quante balle scrivono?”.
Io: “Lo so; però deve ammettere che è bello prendere in giro la gente”.
Usciere: “Vero! Per quanto riguarda il sindaco di Milano siamo tutti d’accordo: facciamo Maria Stella Gelmini”.
Io: “D’accordo”.
FdI-An sostiene i piccoli comuni contro la fusione
13 sindaci della provincia di Siena hanno firmato contro la fusione dei comuni, Maccarone e Savelli (FdI-An) sostengono i firmatari in questa scelta
“Noi non possiamo che appoggiare l'appello lanciato da ben 13 sindaci della provincia contro la fusione dei comuni. Quando il Sindaco di Chianciano si espose in prima persona contro tale eventualità noi ci dichiarammo in piena sintonia con la sua posizione e lo stesso lo ribadiamo ai 13 sindaci che oggi si dicono contrari” – dicono gli espontenti.
FdI-An, in provincia di Siena, si è sempre esposta contro la fusione tra comuni e per questo gli esponenti dicono: “Noi crediamo fermamente che i cosiddetti piccoli comuni, che poi tanto piccoli non sono, siano un baluardo sia per garantire una pronta e puntuale gestione ed erogazione dei servizi sia per consentire una maggiore partecipazione politica dei cittadini alle decisioni delle amministrazioni. Fonderli significa rendere i servizi meno vicini ai cittadini e toglier loro un controllo capillare sulle decisioni fondamentali. I disservizi, la lontananza dell’istituzione dal tessuto sociale non possono garantire i risparmi presunti, di cui i fautori di tale iniziativa parlano ad ogni occasione utile”.
“Non vogliamo – continuano - nemmeno ribadire l’inutilità di ridurre il numero dei consiglieri comunali, visto che attualmente percepiscono un gettone di presenza che è assolutamente irrilevante. Inoltre non ci scordiamo che fondere dei Comuni formerebbe dei carrozzoni che sarebbero tutto tranne che utili ed efficienti, attualmente molti comuni governati da giunte targate PD sono mal organizzati e mal gestiti quindi ci domandiamo come molti amministratori che non riescono a gestire gli attuali municipi possano voler governare delle realtà con il doppio dei loro attuali cittadini. Ci rammarichiamo in particolare del mancato sostegno a questa iniziativa dei sindaci di Chiusi, Sarteano, Montepulciano, Torrita di Siena e Sinalunga e ci auguriamo quanto prima che si associno a questa battaglia per tutelare il valore strategico e culturale dei comuni."
Accordo tra Comune di Chianciano e Wellness Town, attuale gestore del Centro Polisportivo Comunale
Piscine comunali di Chianciano Terme: nuoto gratis e sconti del 50% per i diversamente abili
Per utilizzare l’agevolazione occorre fare richiesta al Comune di Chianciano, in accordo con il servizio di assistenza sociale
L’amministrazione comunale di Chianciano Terme e la società Wellness Town, attuale gestore del Centro Polisportivo Comunale, hanno stipulato un accordo per offrire, ai diversamente abili, la possibilità di svolgere attività fisica con la pratica del nuoto con delle importanti agevolazioni. La Wellness Town ha consegnato all’amministrazione comunale un numero di ingressi mensili gratuiti ed un numero di ingressi mensili agevolati al 50% di sconto. Questi ingressi verranno consegnati dall’amministrazione comunale, in accordo con il servizio di assistenza sociale, direttamente a coloro che ne faranno richiesta.
«Siamo convinti - afferma l’Assessore allo Sport Andrea Morganti - che, soprattutto nelle fasce di popolazione più deboli, l’attività fisica rappresenti uno strumento reale di miglioramento della vita di tutti i giorni. In tal senso, abbiamo concertato questa iniziativa per favorirla ed agevolarla».
«Purtroppo – prosegue Morganti - al momento la struttura, come ben sappiamo, non è adeguata ad offrire a persone con particolari problemi un standard di servizi adeguati. Stiamo comunque lavorando per migliorarne la fruizione generale specialmente per coloro che hanno disabilità».
«Questo tra Amministrazione comunale e la società Wellness Town, che gestione attualmente il Centro Polisportivo Comunale - conclude Morganti - è uno sforzo congiunto finalizzato alla promozione dell’attività fisica e del nuoto come strumento per la integrazione sociale e l’incremento dei livelli di benessere generale».
Chi fosse interessato può chiedere informazioni direttamente all’Assessore allo Sport, Andrea Morganti, scrivendo una e-mail: andrea.morganti@comune.chianciano-terme.si.it, oppure è possibile telefonare al Centralino del Comune di Chianciano Terme, Telefono 0578 6521, e lasciare il proprio nominativo e contatti per poter essere richiamati direttamente dall’assessore
Corsi di nuoto gratis per tutti i bambini della scuola primaria di Chianciano Terme
Il Comune finanzia per il secondo anno consecutivo attività motoria nelle scuole
Prenderanno il via il prossimo 17 febbraio, presso la piscina comunale coperta di Chianciano Terme i corsi di nuoto gratuiti per i bambini della scuola primaria della stazione termale. I corsi sono promossi ed organizzati dal Comune di Chianciano Terme, in collaborazione con la società Wellness Town che gestisce attualmente il Centro Polisportivo Comunale. Per il secondo anno consecutivo, il corso di avviamento all’attività natatoria consiste in otto lezioni completamente gratuite per tutti i bambini frequentanti la scuola primaria di Chianciano Terme.
La scelta da parte dell’Amministrazione comunale per il nuoto è derivata dal fatto che è uno sport simmetrico che permette uno sviluppo armonico della muscolatura e della struttura ossea dei ragazzi. La piscina inoltre è un ambiente umido, pertanto luogo ideale per tutti i bambini che soffrono di fenomeni asmatici legati a situazioni allergiche. Per il prossimo anno, intanto, l’Amministrazione comunale sta valutando anche altre attività sportive, oltre al nuoto, al fine di dare l’opportunità ai ragazzi di avvicinarsi, in ambito scolastico, a più di una disciplina sportiva.
La scelta del nuoto persegue, inoltre, un’altra importante finalità quella di rendere i ragazzi “sicuri” in quanto l’annegamento è la prima causa di morte per incidente nei bambini e negli adolescenti e la conoscenza del nuoto è la migliore forma di prevenzione.
"Anche quest’anno abbiamo deciso per il nuoto - afferma l’assessore allo Sport Andrea Morganti - perché abbiamo avuto da parte di genitori e degli insegnanti opinioni molto positive dopo il primo anno di attivazione, nel 2015. Questo progetto rientra tra gli obiettivi che questa amministrazione comunale si è posta, quella di investire risorse finanziarie nel settore formativo ed educativo per ragazzi che frequentano le nostre scuole ritenendo l’attività motoria parte fondamentale della salute e del benessere della persona e specialmente dei nostri giovani. Nella fascia di età delle scuole primarie - prosegue Morganti - la motricità è un fondamentale strumento per la crescita e per lo sviluppo psico-fisico dei bambini e, considerato il fatto che il Ministero dell’Istruzione non investe come si deve nell’attività motoria per ragazzi della scuola primaria, abbiamo ritenuto opportuno offrire ai nostri giovani questa possibilità dando il nostro contributo.
Il corso di otto lezioni - conclude l’assessore allo Sport Morganti, che insegna anche attività motoria nelle scuole - prevede l'acquisizione e l’affinamento delle attività basilari dall'ambientamento acquatico, sino alle abilità di nuoto, con la promozione di conoscenze e competenze vitali nel rapportarsi all'elemento acqua. Vi sono, inoltre, importanti implicazioni pedagogiche che si affiancano a pieno titolo al percorso che gli alunni fanno in ambito strettamente scolastico e vi è poi l’aspetto sportivo vero e proprio che individua il nuoto come “sport principe” per una crescita armonica dei bambini e dei ragazzi".
Richiesta di prorogare la normativa per l’adeguamento delle piscine ad uso natatorio
Il Comune di Chianciano Terme promotore e capofila della richiesta alla Regione Toscana
Rischio chiusura di molti impianti, danni gestionali e risorse finanziarie irreperibili se la Regione Toscana non fa slittare nuovamente la proroga per l’adeguamento delle strutture, fissata al 31 marzo 2016
L’Amministrazione comunale di Chianciano Terme si è resa promotrice e capofila a livello regionale di una iniziativa finalizzata a chiedere alla Regione Toscana una ulteriore proroga della normativa regionale in materia di adeguamento delle piscine ad uso natatorio. In base alle ultime disposizioni normative regionali (Legge Regionale 23 dicembre 2014, n. 84 apportante modifiche alla Legge Regionale 9 marzo 2006, n. 8 “Norme in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio”) nel “combinato disposto” con i contenuti del regolamento di attuazione (Regolamento DPGR 5 marzo 2010, n 23/R) si erano rilevate problematicità all’adeguamento ad alcune delle disposizioni introdotte, sia per ragioni strutturali che per ragioni realistiche di insostenibilità economica da parte dei Comuni, tanto da indurre il legislatore a prorogare i termini di adeguamento delle piscine in esercizio alla data del prossimo 31 marzo 2016. Gli impianti natatori non a norma, se la Regione Toscana non farà slittare nuovamente i termini, potrebbero subire l’interruzione di tutte le attività sino a quando le strutture non avranno i requisiti richiesti dalla normativa. Ad oggi molte le adesioni dei vari Comuni toscani, per chiedere congiuntamente alla Regione una ulteriore proroga, tra cui Grosseto, Poggibonsi, Massarosa e San Giuliano Terme.
Come il Comune di Chianciano Terme, che ha un centro polisportivo con piscine interne ed esterne costruito a metà degli anni Ottanta, molti sono i Comuni toscani che hanno impianti sportivi e natatori che necessitano lavori straordinari per l’adeguamento alle normative, lavori per i quali occorreranno considerevoli stanziamenti per adempiere alle indicazioni normative stesse. Il Comune di Chianciano Terme, dopo aver effettuato un sondaggio a campione su alcuni Comuni toscani, per capire a che punto erano con l’adeguamento ed aver riscontrato che non solo gran parte degli impianti presenti necessitano di consistenti lavori, ma che le amministrazioni comunali si trovano in serie difficoltà economica-finanziaria, essendo particolarmente impegnativo lo stanziamento per l’adeguamento, ha ritenuto opportuno dare avvio ad un confronto con tutti i Comuni toscani, per farsi congiuntamente promotori di una richiesta di ulteriore proroga per l’adeguamento, data per ora fissata dalla Regione Toscana al 31 marzo 2016. (segue)
Queste le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione di Chianciano Terme a farsi promotrice con i Comuni toscani. Rischio chiusura delle strutture sportive: le cifre previste per gli adeguamenti degli impianti sportivi e piscine natatorie sono considerevoli e non facilmente reperibili nel Bilancio dei nostri Comuni, cosa che potrebbe far conseguire il rischio di chiusura degli impianti stessi, creando un disservizio ai cittadini stessi; Risorse finanziarie irreperibili: molti Enti, compreso il Comune di Chianciano Terme, non riusciranno ad impegnare le ingenti somme necessarie per l’adeguamento strutturale degli impianti. Danni gestionali: alcune strutture natatorie comunali, come nel caso di Chianciano Terme, non sono gestite direttamente dall’Ente ma date in gestione esterna e la chiusura delle strutture alla data del 31 marzo 2016, quando gli impianti sportivi e natatori sono nel pieno della loro attività, rende critiche le relazioni con i gestori, che si vedrebbero costretti alla chiusura degli impianti stessi, con conseguente danno economico di gestione e forti disagi per gli utenti.
Al momento si è fatto carico di questa questione il consigliere regionale Stefano Scaramelli, presidente della Terza Commissione Sanità. "Un sentito ringraziamento va, a tal proposito, al consigliere regionale Stefano Scaramelli - afferma il sindaco del Comune di Chianciano Terme, Andrea Marchetti - che ci ha garantito ampia disponibilità e promesso impegno a proporre la proroga al 31 dicembre 2016. Grazie per la dedizione, la passione, l'impegno e la professionalità che lo contraddistinguono".
Lettera Aperta all'Amministrazione Comunale
Camminando per Chianciano mi è capitato di incontrare un numero sempre maggiore di persone che passeggiano in compagnia dei propri cani.Ho sempre pensato che la compagnia di un cane costituisca un segno di particolare sensibilità per il prossimo,una propensione al bene ed al desiderio di condividere una passione,ma soprattutto al vivere insieme. Forse sarebbe ancora più bello se anche i cani avessero la possibilità,come tutti gli animali del resto,di vivere la loro libertà condividendo l'affetto del "padrone" che tale sicuramente non si sente ,in uno spazio a loro dedicato,recintato,dove possono come le persone stare insieme e permettere nello stesso tempo ai loro proprietari di conoscersi,fare amicizia,parlare in un mondo che tende sempre più a relegare nella solitudine e nel silenzio.Ecco,questa Amministrazione che più volte ha dimostrato con le sue politiche di aggregazione volte a ricreare un tessuto comunitario,proprio per questa disposizione a questa sensibilità,potrebbe farsi carico di individuare uno spazio per tale finalità chiedendo anche se necessario un supporto contributivo,oppure mettendo solo a disposizione uno spazio ( Castagnolo? Fucoli?) dove se ci sono interessati realizzare un luogo come quelli che ormai sempre più frequentemente si incontrano nelle città ed altri paesi.Uno spazio siffatto sarebbe anche da pubblicizzare e promuovere tra i servizi che Chianciano offre.Che ne pensate?
Ma quest'anno la Proloco non pubblica più gli eventi mensili organizzati da loro o da altre associazioni di Chianciano?
Dopo Babbo Natale sono andati tutti in ferie?
molto interessante osservatore............sarebbe davvero bello........
-9 febbraio 2016 14:44- onestamente non so se hanno pubblicato o meno qualcosa......, ma è simpatico che se fanno qualcosa vengono criticati, se non fanno quel qualcosa invece vengono criticati... non mi sembra ci siano tante differenze........2 sono le cose ora......o si stanno godendo gli svariati milioni di euro che so riusciti a fregare a tutti alla faccia nostra, .........o si stanno si rilassando dall'enorme impegno dell'organizzazione dell'evento passato riflettendo su cosa fare"..... io penso la seconda, ma ognuno libero di pensare altro, cmq tranquilli, se si rompono i coglioni davvero, loro "non ruberanno piu non so che cosa!!!!, e in tanti saranno liberi di dimostrare che sanno fare meglio di loro.........
Mazzetti non è necessario che fai tutto questo "cinema" a difesa della proloco, ho solo chiesto se anche per il 2016 avevano in programma di pubblicare gli eventi mensili oppure no
Ieri sono stato alla Cripta per l'ennesimo incontro sul POC, Piano Operativo Comunale, poche le novità, poche le persone presenti, praticamente solo tecnici e qualche esponente dei partiti.
Si è parlato principalmente dello spostamento dei volumi e della “Banca dei Volumi”, sullo spostamento le aree di atterraggio previlegiate saranno Pereta ed in via delle case, ho chiesto chiarimenti su chi si accolla i costi dei terreni dove avviene l'abbattimento del volume nelle trattative tra privati e rimangono in capo ai privati a meno che l'area non sia considerata di interesse pubblico in tal caso ci può essere un passaggio del mantenimento al Comune.
Comunque per me rimangono forti dubbi sull'opportunità di intraprendere questa strada che vedo anti economica per gli investitori.
Per quanto riguarda la “Banca dei Volumi” si potrà definire le regole solo dopo l'adozione definitiva del piano, dunque va accettata a scatola chiusa e senza possibilità di fare osservazioni in questa fase.
Interessante il passaggio del Dott. Palazzi che parlando dell'intubazione dei torrenti, giudicata insufficiente dal genio civile di Arezzo, impedirebbe allo stato attuale interventi nell'area della Fiat e quella di Sant'Elena e delle Piscine Comunali, all'apparenza bloccando di fatto il project presentato se non verranno fatti interventi per aumentare la portata dei tubi che contengono i torrenti.
Per il resto il piano e pervaso da questa smania di ecologismo che posso capire a Milano o Roma ma per me sinceramente fuori luogo a Chianciano, dove il verde abbonda, la presentazione di giardini pensili e tetti giardino sembra più che un Piano Operativo Comunale un Piano Occultamento Chianciano, per farla sparire totalmente dal panorama....
Saluti,
Valtubo
Tubino il problema è proprio quello che ti fermi sempre all’apparenza.
10 febbraio 2016 14:46 oh maremma.........ma che c'hai la coda di paglia?, ti ho offeso in qualche modo?, mica ho detto te!!!!!! ho parlato in generale, e se non ne sei a conoscenza, vai indietro nei post e vedi quanti attacchi trovi a riguardo....., io non sono di proloco, quindi non ho da difendere qualcosa, solo come credo sia concesso, non sono daccordo in tutto quello che viene qui criticato......, non mi riferivo al tuo post specifico che non ha niente di cosi particolare....., cmq non era mia intenzione fare "cinema"..... se in qualche modo di ho infastidito ...scusa
L'aspetto più preoccupante dell'incontro sul POC è proprio quello che te Valerio hai sottolineato,:la scarsa partecipazione dei cittadini.Questo conferma la lontananza dei Chiancianesi dal bene comune,forse la rassegnazione di fronte all'agonia del proprio paese.Questo stato d'animo si vive quotidianamente dalle chiacchiere spesso inutili che si fanno su altrettante cose inutili,il tempo che si continua a perdere per motivi ideologici.E' anche vero che sono sempre le stesse persone che ruotano intorno al mondo dell'AFFARE CHIANCIANO e che incredibilmente continuano a riscuotere attestati di stima e fiducia.Dispiace che non si comprenda che interessarsi di Chianciano oggi significa dare una speranza ai figli ed ai figli dei figli.Che se non si rivitalizzano le Terme non si rivitalizza l'economia Chiancianese e che a cascata non si possono programmare per mancanza di fondi interventi strutturali per un recuper decente di quanto è stato distrutto.Il MPS vive una situazione che tutti conosciamo e presto se ne andrà,la Regione già ha detto che si defilerà.Il dramma è che all'orizzonte,al di fuori delle belle chiacchiere,non vedo investitori interessati ,figuriamoci i nostri albergatori e commercianti che ancora continuano a tenere le saraginesche abbassate !!!!!
Bit2016, Ciuoffo: "La Toscana del turismo deve continuare ad investire e programmare"
La Toscana del turismo nel 2015 ha raccolto i frutti della lungimiranza di tanti operatori, che senza timore per la situazione sfavorevole hanno insistito e investito. Ma non dobbiamo fermarci e continuare a programmare e investire. Così l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, oggi a Milano alla Bit per presentare tendenze e temi dell'offerta turistica toscana 2016. Wedding, turismo attivo, Giubileo, carnevale, cantine d'autore: questi i progetti illustrati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nello stand della Regione.
"Il settore – ha spiegato Ciuoffo – si è ripreso bene nel 2015, dopo alcune annate davvero critiche. Il turismo, dal 2010 al 2013 in piena crisi, è stato l'unico settore che non ha smesso di crederci e di investire. Adesso si stanno raccogliendo i frutti di questo lavoro. Anche la Regione ha deciso di rimodulare il proprio impegno: la Toscana dispone di un vero e proprio tesoro e non dobbiamo limitarci al concetto di turismo classico, quello che si basa sul turismo delle città d'arte, sulle solite mete. C'è una Toscana dai mille volti, terre che meritano di essere raccontate, con le loro storie, le loro culture, le loro tradizioni, i loro prodotti. Un po' come è avvenuto a Expo dove il racconto di una regione ha cercato di essere il più possibile lontano dai soliti stereotipi. Tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla Regione, con la nuova legge sul turismo, e la nuova Toscana Promozione Turistica, lavoreranno per raccontare e promuovere tutto questo. Sono convinto che in questo modo i risultati potranno essere anche migliori".
"Quello che presentiamo oggi – ha aggiunto l'assessore – nasce proprio dalla volontà di creare un valore aggiunto in grado di posizionare la Toscana sul mercato mondiale turistico in ambiti molto interessanti, grazie alle sue ricchezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Toscana come destinazione romantica, ma anche sportiva o per rilassarsi. Toscana da camminare o percorrere in bicicletta. Un insieme di potenzialità straordinarie che molti operatori hanno già intravisto e per le quali hanno deciso di adeguare la propria offerta".
Dati 2015 (fonte Centro Studi Turistici). Il 2015 è stato l'anno del rilancio del turismo toscano. I primi segnali positivi si erano già avuti nella prima parte dell'anno. La conferma del trend è poi arrivata dai grandi numeri estivi. I visitatori sono stati 12,8 milioni, 44,4 milioni le presenze, dati in entrambi i casi in crescita rispetto al 2014: +2,3% gli arrivi e +2,1% i pernottamenti. L'aumento, in valore assoluto, si attesta sui 288 mila arrivi e 894 mila pernottamenti, con una permanenza media di 3,5 giorni.
Le stime del CST indicano un rafforzamento degli arrivi dall'estero, con un +2,6%, mentre è pari a +2,3% l'incremento delle presenze. Più della metà dei pernottamenti è da attribuire agli stranieri, con una percentuale passata dal 45,1% del 2007 al 53,8% del 2015. Il trend è trainato, in primo luogo, dai turisti cinesi e indiani che hanno avuto aumenti superiori al 20%. In generale l'andamento dei flussi turistici dall'Europa è stato abbastanza stabile rispetto al 2014 con punte per quelli dalla Svizzera. Da rilevare un crescita, lenta ma costante, dei turisti provenienti da Australia e Canada. Continuano ad aumentare anche i turisti statunitensi (+4%) che scelgono la Toscana come meta per le proprie vacanze. Segno positivo anche per il turismo interno: +1,9% di arrivi di italiani e +1,8% di presenze, con un un recup ero di oltre 360 mila pernottamenti rispetto al 2014.(segue)
Campagna (+3,1%), città d'arte (+2,7%) e mare (+2,6%) sono le mete che attirano di più. Bene anche la montagna con +1,6%. L'unico segno negativo (-0,9%) è per le terme. Le stime migliori riguardano le aziende del settore alberghiero (+2,7%). Saldo positivo anche per le aziende extralberghiere (+1,4%). La quota di mercato dei pernottamenti in strutture alberghiere è il 53,1% del totale.
Tendenze e prospettive 2016. Sempre secondo il CST la stima di crescita del mercato turistico toscano è di +1,5%, con le presenze turistiche ufficiali che potrebbero toccare la quota record di 45 milioni di pernottamenti. Stima positiva anche per il mercato italiano, con un incremento del +1,2%, sebbene rimarrà quota minoritaria sul totale delle presenze. Previsto anche un ulteriore consolidamento del mercato estero (+1,7%) mentre stenterà a decollare la destagionalizzazione.
Stime provenienze da paesi extraeuropei per 2015 e 2016. La tendenza altalenante del 2015 sembra essere confermata anche per il 2016. Stati Uniti e Canada sono attesi in aumento: rispettivamente +2,1% e +1%. La crescita nel 2015 del mercato USA è stimata tra il +3,5% e il 4,5%, stabile quello canadese. In leggero calo i flussi dal Giappone (-0,5%) con trend negativo anche nel 2015 (- 4%). Quelli dalla Russia, dopo la flessione del 2015, dovrebbero assestarsi intorno al +1%-1,5%. Stabilità anche per i flussi dal Brasile con un trend atteso del +0,8%, dopo un 2015 con risultati positivi (tra il 2,5% e il 3,5%). Stime di aumento per Cina (+7%) e India (+11%), mentre il tasso di crescita dall'Australia è del +1,5%. Le stime 2015 per mercato cinese e indiano indicano aumenti superiori al 20%, mentre le presenze degli australiani sono a +0,5%.
Per la Germania la stima dei flussi nel 2016 è di +1,2%, con un aumento stimato del mercato nel 2015 di oltre il 2%. Per il 2016 attesi i recuperi di Paesi Bassi (+0,8%) e Belgio (+0,5%), dopo una stima per il 2015 in netta flessione per entrambi. Segno più anche per i flussi 2016 dalla Francia (+1,1%), dopo un 2015 di lieve crescita. Per la Spagna è attesa una crescita del +1,5%; le stime di crescita del 2015 dovrebbero segnare valori a doppia cifra. Buone attese per il mercato della Svizzera (+2%), dopo un 2015 di crescita vigorosa. Il trend per il Regno Unito dovrebbe puntare sullo stabile (+0,6%), allineandosi a quello del 2015.
European Travel Commission e World Travel & Tourism Council confermano il segno positivo per il settore fino al 2020. Il turismo continuerà a svolgere un ruolo chiave per l'economia toscana. Le stime del CST per il 2020 indicano una crescita media annua del +0,9%. I maggiori protagonisti saranno i viaggiatori della generazione Millennials che utilizzano il Mobile come strumento principale; di qui la necessità, per andare incontro alle loro esigenze, di modellare i canali di vendita sulle loro abitudini di consumo, dando centralità a tecnologia e social network. L'andamento più dinamico è atteso per i prodotti culturali, dell'enogastronomia, shopping, lusso accessibile, sport e wedding. Settori sui quali la Toscana è attiva con progetti specifici che sono stati presentati oggi.
Gira voce di 'maretta' dentro ChianciaSI con dimissioni del presidente dopo i tagli ai fondi da parte delle Terme. Sapete niente?
Siamo unici Carnevale per Quaresima........
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