L'ex consigliere del Movimento 5 Stelle Fabiano De Angelis invia al blog la ricostruzione di come si è creato il costo, secondo molti eccessivo, della Tari a Chianciano Terme che ha portato alla segnalazione della Corte dei Conti del buco di Bilancio
E in principio(circa cinquant’anni fa), fu la Regione. E il PD, o PCI, PSI e PSIUP come si chiamava allora, disse: è cosa buona e giusta, è nelle nostre corde, la amministriamo noi, è cosa nostra.
Tra le tante incombenze dovettero pensare a come gestire la questione rifiuti. La fecero semplice, tant’è che ancora va così, prima ci furono le discariche e poi anche gli inceneritori. Poi, col tempo, ma giusto per salvare la faccia, qualche piccolo impianto per la differenziata ed il compost, ma poca roba e poco efficiente. Quindi in epoca recente, organizzarono il territorio regionale in tre ambiti, Ato Centro, Ato Costa, Ato Sud. Questo portò ad una riorganizzazione della gestione dei rifiuti. L’Europa( a volte esiste a volte no…) impose un bando di gara ad evidenza europea, cioè aperto a tutte le società del settore rifiuti operanti in ambito UE. Ma siccome la gestione dei servizi, rifiuti, acqua, gas, elettricità, porta lauti guadagni e quindi consensi elettorali, gli amministratori della Regione, i politici se vogliamo esser chiari, non avevano intenzione di mollare l’osso. Il primo ad essere riorganizzato, tra il 2012e il 2013, fu AtoSud, comprendente Siena Arezzo e Grosseto. Fecero quindi un bando di gara su misura alle vecchie società di gestione delle singole province.
Ato Sud, su proposta del suo Direttore Generale, l’Assemblea di ATO composta da tutti i Comuni delle tre Provincie, all’unanimità mise fuori dal perimetro di gara gli impianti di trattamento, stipulando prima del bando le convenzioni per il loro utilizzo, così che, chi avesse vinto, avrebbe avuto l’obbligo a rispettarle, senza possibilità di scelta. Altro obbligo del bando (accordo integrativo in data 24/12/2013), era quello di accollarsi i crediti Tares/Tia(ora Tari) che vantavano le vecchie società di gestione, Sienambiente per quanto ci riguarda, che furono approssimativamente calcolati in non meno di 10,5 milioni di euro, e questo fu il “il peccato originale”. Ovviamente tutto ciò, fu fatto a sommo studio per scoraggiare chiunque a partecipare al bando e far rimanere i soliti noti a capo del baccellaio e soprattutto a far uscire i credi Tares/Tia(Tari) dal portone e farli rientrare dalla finestra.
A quei soldi non volevano proprio rinunciare. Con la deliberazione n. 73/PAR del 28/04/2015 la Corte dei conti della Toscana dichiarò inesigibili i crediti Tia, ma col DL 78/2015 che con i tagli alla Sanità per 2,3 miliardi , diete una bella mazzata all’assistenza sanitaria nelle Regioni, oltre a questo, aggiornando un piccolo comma, il 654 bis all’art.1 della legge 147 del 2013 ,il PD , rese di nuovo esigibili i creditiTares TIA, all’epoca si parlava, per il Comune di Chianciano, di circa 2 milioni di euro. Tutto questo, più altre clausole definite dagli inquirenti “vessatorie”, portarono agli arresti domiciliari l’allora direttore generale, con le accuse di corruzione e turbativa d’asta ed il rinvio a giudizio per l’allora AD di 6Toscana e l’allora Ad di Sienambiente. Venne attivata anche L’Anac, all’epoca diretta da Cantone, che chiese il commissariamento di 6Toscana.
Ovviamente a dicembre scorso, nel processo, sono stati tutti assolti. Nel Giugno del 2014, quando la Giunta di Puntoacapo si instaurò nel nostro comune, trovò questa situazione che era stata ereditata dalla precedente amministrazione. Il Comune di Chianciano aveva sottoscritto l’accordo con 6Toscana. Quindi, riguardo all’ultima giunta piddina, le cose erano tre, o avevano letto gli atti ed erano d’accordo, o lo avevano letto ma non lo avevano capito, o non lo avevano letto proprio. Scegliete voi. Nel Dicembre del 2014 i Sindaci dei Comuni di Manciano, Sorano, Capalbio, Monte Argentario, Scansano, Pitigliano, Orbetello, Magliano in Toscana e Isola del Giglio si ribellarono a questa situazione perché capirono subito che i costi della Tari non avrebbero fatto altro che lievitare. Furono lasciati da soli e lo scarso peso politico del loro dissenso fece spegnere “l’insurrezione”, forse se i comuni dissidenti fossero stati più numerosi… Io all’epoca, consigliere comunale alle prime armi, feci presente questo a Puntoeacapo, ma non fui ascoltato. Erano entrati da poco alla gestione del Comune e non sapevano bene cosa dovessero fare, ora lo capisco. Il problema risiedeva nel fatto che all’epoca, ancora non c’era il pareggio di bilancio in obbligo, e i comuni vedevano ripienati i loro conti in rosso dalle contribuzioni dello Stato, quindi la gestione era più allegra. E venne Bersani, ed egli disse che il pareggio di bilancio era cosa buona e giusta. Lo volle financo in Costituzione ed i nodi vennero al pettine. Grazie Bersani sempre sia lodato! A questo punto della storia, io non ho elementi per dire quanta parte di quel milione circa di euro che viene contestato, dalla Corte dei Conti, come mancante dal bilancio Comunale, sia riferibile al vecchio credito vantato dalle società che gestivano i rifiuti prima di 6Toscana. Quel debito, dopo più di tre anni di accertamenti venne calcolato in circa 17,5 milioni, di cui a carico del nostro comune circa 1,9 milioni. Il fatto che, nella Delibera della Corte dei Conti si faccia continuamente riferimento alla ”…voce di entrata Tari/Tares…” qualche sospetto me lo fa venire…
Su questa terra siamo tutti peccatori, questo è un fatto, ma ognuno risponde dei suoi.
Quando però si parla dei peccati dei nostri “amministratori” non funziona mai così, a pagare siamo sempre noi cittadini.
Quando venne creato il mostro di 6Toscana la Giunta Ferranti con tutti i suoi assessori non fece un fiato, firmò e zitti. La Giunta Marchetti si trovò con le cose fatte, ma non prese nessunissima posizione (poteva quantomeno schierarsi coi comuni “ribelli” del grossetano). Qualcuno potrebbe dire che in questi anni i nostri amministratori avrebbero dovuto esser più previdenti ed accantonare quei fondi per far fronte a quel peccato originale, che in parte ci si trascinava da tempi ben più lontani. Fare il Sindaco, significa decidere come spendere i soldi pubblici, significa fare delle scelte. Ho fatto questo piccolo riassunto solo per dare ai miei concittadini un po’ di elementi su cui riflettere. Col senno di poi, siamo tutti bravi, tutti allenatori di calcio, tutti generali, tutti virologi, tutti sindaci…
Fabiano De Angelis
Saluti,
Valtubo
12 commenti:
Chianciano : ad uno anno dalle amministrative, il punto della situazione da parte del gruppo consiliare “Insieme per Chianciano Terme” . Intervista a tutto campo con Paolo Piccinelli, capogruppo del gruppo consiliare “Insieme per Chianciano Terme”.
D.Paolo Piccinelli, lei è capogruppo della minoranza “Insieme per Chianciano terme” ,ad un anno dalle prossime elezioni locali possiamo fare il punto non solo sul lavoro degli amministratori ma anche su quello dell’opposizione?
R.”Abbiamo cercato di lavorare a 360 gradi fin dalla campagna elettorale, mettendo in rilievo alcune questioni che ci sembravano non chiare, come le tante richieste di residenza in prossimità delle elezioni o il raddoppio delle risorse della tassa di soggiorno utilizzate per dare contributi o i finti proclami fatti con la vecchia gestione delle Terme per far credere ai cittadini che con la ristrutturazione del debito avrebbero fatto investimenti per il rilancio della destinazione. Poi durante questi quattro anni, abbiamo denunciato tanto alla Corte dei Conti quanto al Prefetto, altre situazioni discutibili, come lo spreco milionario dell’illuminazione pubblica o gli incarichi diretti dati allo studio dove lavora uno degli amministratori e ancora gli sprechi di denaro pubblico per progetti che non avevano l’obiettivo di generare presenze. Abbiamo raccontato il non corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Regione per promuovere il prodotto termale, dimostrando ai responsabili di Regione e Comune come il lavoro svolto non rispondesse ai fini richiesti e ancora il rischio della rinegoziazione dei mutui fatta dagli amministratori per prendere altri mutui, che ha indebolito un bilancio già a rischio. Abbiamo rilevato in alcuni Consigli Comunali quanto poi certificato dalla Corte dei Conti sui mancati accantonamenti, una vicenda tutt’altro che risolta e che certamente non troverà una soluzione con le misure ipotizzate dalla Giunta”.
D.Tante contestazioni dunque, ma proposte concrete?
R.”Abbiamo prodotto una pubblicazione destinata ai cittadini per spiegare il nostro punto di vista sulle varie situazioni ma anche proponendo progetti e idee per il futuro della nostra cittadina”.
D.Stante la situazione, che futuro può avere Chianciano?
R.”Un futuro di rilancio perché crediamo nelle potenzialità del paese, un futuro che non potrà prescindere dal riposizionamento economico/turistico, dalla riqualificazione urbanistica per combattere il degrado ormai visibile agli occhi di tutti – amministratori esclusi – e dall’aumento dei residenti”.
D.Sul settore termale ultimamente avete proposto una idea di rilancio.
R.”Siamo certi che rientri tra le strategie di breve periodo, in questo momento una delle uniche percorribili, ma necessita di una gestione portata avanti da persone che hanno a cuore il paese”.
D. Il noto imprenditore Massimo Caputi sta acquisendo molti stabilimenti termali. Che cosa ne pensate per Chianciano?
R.”Solitamente quando uno compra tante cose dello stesso ambito, ha in mente di rivenderle. Se avesse avuto la volontà di gestirle avrebbe già dato dimostrazione di come e di cosa si dovrebbe fare per invertire la rotta, invece ha dato continuità alla precedente gestione senza apportare nessuna novità, ne di visione ne strategica anzi, tra manager e tecnici ha aumentato ancora il debito dell’azienda. (segue)
D.Il Sindaco su NTI ha detto chiaramente che la responsabilità di questa situazione è della Regione che non vuole abbassare l’affitto.
R. L’affitto è stabilito da un contratto del 2005 che Caputi conosceva, come conosceva il resto dei termini degli accordi e i debiti della vecchia gestione che perdeva oltre 700 mila euro all’anno e dunque la differenza non può essere rappresentata dalla diminuzione di 200 mila euro di affitto. Fino a pochi anni fa le Terme sviluppavano nelle strutture ricettive oltre 500 mila presenze, se lui avesse davvero un piano industriale mirato ad incrementare quell’obiettivo, avrebbe potuto chiedere agli alberghi anche solo 1 euro a presenza e il problema sarebbe stato ampiamente risolto, invece di nascondersi dietro il concordato” .
D.A proposito: il 19 aprile sarà la data definitiva per l’approvazione del concordato?
R.”Sono ormai 2 anni che la data viene spostata e sembra evidente che non si ritenga sostenibile, economicamente parlando, il piano presentato. Nel frattempo la città è sempre più in difficoltà, diminuiscono i valori dei nostri immobili e aumentano le chiusure delle strutture ricettive per non parlare delle molte attività commerciali in vendita, il tutto in un momento in cui il turismo sta facendo registrare numeri in aumento in tutta la regione. Davvero un peccato non farsi trovare pronti”.
D.Quindi lei esclude il coinvolgimento di Caputi?
R.”Noi, come tutti, inizialmente eravamo fiduciosi ma ripeto, non esistono imprenditori che amano perdere tempo. Se hai un progetto inizi a portarlo avanti da subito, concordato o non concordato” .
D.Esiste un confronto con l’Amministrazione su questo tema?
R.”Abbiamo più volte tentato di stimolare il sindaco e la giunta ma senza trovare disponibilità ad un dialogo e, come su altri temi, ci sentiamo sempre rispondere che le cose vanno bene. Addirittura nel Consiglio Comunale aperto dove il sindaco presentò gli investitori russi come nuovi acquirenti delle Terme noi chiedemmo, data l’importanza strategica, che si istituisse una commissione speciale per controllare e approfondire i progetti di chiunque avesse intenzione di acquistare le quote e questo perché ancor prima di giudicare l’investitore, volevamo assicurarci che il progetto avesse delle ricadute in termini di presenze per il nostro paese. Il primo cittadino a microfoni accesi si disse disponibile, ma poi spente luci e microfoni, ritirò l’offerta”.
D.Dunque che cosa rimane da fare per risolvere il problema?
R.”Certamente è necessario un confronto tra Regione, Amministrazione e forze economiche del paese per ripensare un nuovo modello di gestione, aggiungendo altre ipotesi sul tavolo, compresa la proposta di acquisto da parte di INAIL e rimettendo al centro l’Immobiliare Terme che potrebbe diventare uno strumento importante anche per la riqualificazione del paese. Dovrà essere un modello gestionale non pensato per sostenere la sola azienda Terme, ma in grado di generare presenze per le nostre strutture ricettive”.
D.Tornando al lavoro dell’opposizione, cosa avete in cantiere per questo ultimo anno e che tipo di squadra pensate di costruire?
R.”Abbiamo da poco aperto un confronto con la città che pensiamo di terminare dopo l’estate. Proponiamo le nostre idee e ascoltiamo quelle degli altri, lo scopo è arrivare a raffigurare un modello di città condiviso da un numero maggiore possibile di persone e operatori. Al momento non pensiamo alla squadra, vogliamo davvero concentrarci sul progetto e una volta definito quello, decideremo se il nostro impegno dovrà continuare o se altre persone si vorranno sostituire a noi ”
Chianciano Terme fa rete: al via la campagna di comunicazione nazionale
Il 2 aprile riaprono le Terme di Chianciano. Una campagna estensiva, rivolta ad un pubblico nuovo, oltre a quello fidelizzato, con un prodotto termale integrato e rinnovato
Una campagna estensiva, rivolta ad un pubblico nuovo, oltre a quello fidelizzato, con un prodotto termale integrato e rinnovato, grazie all’implementazione dei servizi del Centro Medico Institute For Health, della Palestra della Salute e dei lavori di rinnovamento della Direzione sanitaria. Il 2 aprile Terme di Chianciano riaprono e, a distanza di otto anni dall’ultima campagna di sensibilizzazione per la stagione 2015, tornano a comunicare a livello nazionale.
L’offerta rinnovata coinvolge tutti gli attori della rete pubblico privata attivata dal Comune di Chianciano, ed ha la direzione tecnica di ChianciaSì, aderente alla rete con tutte le sue strutture, mentre l’acquisto di pacchetti online avviene in collaborazione con Liu Travel.
Il focus della campagna è il nuovo prodotto, che integra terapie termali classiche con un’attenta guida medica e nutrizionistica, oltre a trattamenti benessere e ad un approccio olistico, per una nuova area del benessere e della salute termale, con proposte da 3 e 6 notti a destinazione, che superano il dualismo classico tra termalismo sanitario con le sue complicate proposte da 12 giorni, e benessere più semplice, con le piscine Theia e le Sensoriali, che generano grandi numeri con una permanenza a destinazione relativamente breve. Un dualismo che si supera con l’integrazione delle due proposte, secondo un approccio medico ed olistico al benessere e alla salute, fondato sulle qualità incredibili dell’acqua di Chianciano.
La campagna comprende comunque tutti gli aspetti del prodotto termale, anche quello sanitario classico, che vede comunque Chianciano Terme tra le mete più richieste, a motivo dell’ottimo intrattenimento realizzato nel 2022, oltre alle qualità delle terapie.
Oltre ad una specifica campagna di comunicazione on line e off line, è stata attivata una on-air, radio e spotify e marketing specifica che ha visto la sollecitazione di oltre 400 tra cral, associazioni sindacali, tour operator e società dedicate per la realizzazione di convenzioni, viaggi individuali e di gruppo a destinazione, oltre all’importante numero di fiere a cui ha partecipato Terme di Chianciano da novembre ad ora, in Italia e all’estero, portando già gran parte della proposta.
AGGIORNAMENTO VIADOTTO RIBUSSOLAIA
In questi giorni abbiamo avuto delle formali interlocuzioni con la struttura tecnica di ANAS (responsabile unico del tratto viario e relative infrastrutture) al fine di avere aggiornamenti in merito al percorso progettuale, amministrativo e realizzativo del Nuovo Viadotto Ribussolaia.
Così come già anticipato e condiviso a Luglio 2022 con la stessa struttura tecnica ed i progettisti della Società G.P. Ingegneria, l'intervento (per il quale sono già stanziate risorse per 6,8 M€) prevede la completa demolizione della struttura esistente e la ricostruzione di un nuovo viadotto con struttura in acciaio e calcestruzzo, con impalcato orizzontale di lunghezza di circa 270 m impostato su 4 pile e quindi 5 campate (di cui la centrale di 70 metri e le laterali di 45 e 55 metri) in cui troveranno localizzazione il piano viabile con 2 corsie di 3,75m e 2 corsie ad esse laterali di 1,5m di larghezza ciascuna, di cui una pedonale e l'altra ciclabile su cui sarà posizionata anche la pubblica illuminazione.
A Dicembre 2022 si è conclusa la necessaria campagna di monitoraggio geomorfologico (causa dell'allungamento dei tempi), indagine inderogabile ed obbligatoria i cui risultati sono stati valutati ed anche in virtù di questi adesso è in fase di dimensionamento e verifica il sistema fondale che rappresenta uno degli aspetti principali del redigendo progetto esecutivo necessario per la cantierizzazione dell'intervento.
Mentre i professionisti incaricati concluderanno entro il secondo semestre 2023 il progetto ESECUTIVO, la struttura di ANAS procederà con la validazione tecnica ed economica del già predisposto progetto DEFINITIVO entro questo mese ed a seguire con la richiesta di convocazione conferenza dei servizi finalizzata ad ottenere tutti i necessari pareri (paesaggistico, idrogeologico, genio civile, ecc...).
Anche se l'intervento rientra nell'Accordo Quadro stipulato tra ANAS e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quindi si potranno ridurre le tempistiche di affidamento dell'appalto, ad oggi non è ancora possibile avere una data precisa per l'avvio formale dei lavori, ma se non vi saranno particolari intoppi, è verosimile poter ipotizzare la cantierizzazione dell'intervento a partire da Gennaio 2024.
Donati 14mila vestiti dalla finanza per persone disagiate a Chianciano Terme
La procura e il comando provinciale della Guardia di Finanza di Siena hanno deciso di devolvere alla Caritas di Chianciano Terme quasi 14mila capi di abbigliamento tra cappotti, giubbotti, maglioni, pantaloni, gonne e scarpe, fornendo un tangibile contributo a quanti versano in condizioni disagiate, a testimonianza della forte sensibilità delle Istituzioni dello Stato per le tematiche aventi valore sociale. I prodotti derivano da un sequestro di circa 48.000 oggetti eseguito dai Finanzieri della Tenenza di Montepulciano nella notte tra il 22 ed il 23 novembre 2021. Si tratta, in parte, di materiale elettrico e giocattoli recanti il marchio “CE” irregolare, destinato alla distruzione compiuto l’iter procedurale all’esito del quale i produttori non sono stati in grado di comprovarne origine, qualità e soprattutto non pericolosità, ed in parte di abbigliamento con indicazione “made in Italy” mendace, per il quale, invece, è stata accertata la non nocività per la salute umana e per l’ambiente. Proprio questi ultimi prodotti, in totale circa 14.000 pezzi, invece che distrutti, sono stati donati alla Caritas. L’iniziativa ha trovato sin dall’inizio il pieno appoggio della Procura della Repubblica di Siena, che ha favorito l’esecuzione di perizie tese proprio a riscontrare quali oggetti, tra quelli sequestrati, rispondessero ai necessari requisiti di sicurezza per essere devoluti, in luogo della loro distruzione. Nella giornata odierna, alla presenza dell’arcivescovo di Siena, S.E.R. Cardinale Augusto Paolo Lojudice e del Procuratore della Repubblica di Siena facente funzioni, Dott. Nicola Marini, il Comandante Provinciale del Corpo, Colonnello t. ST Giuseppe Marra, unitamente agli Ufficiali e ad una rappresentanza dei reparti alla sede hanno consegnato presso Villa Simoneschi di Chianciano tutto il materiale da devolvere. Alla donazione hanno presenziato altresì i Sindaci di Chianciano Terme e Torrita, Andrea Marchetti e Giacomo Grazi, i quali fin da subito hanno messo a disposizione i rispettivi locali comunali per stoccare i beni sequestrati, consentendo la loro perfetta conservazione, nonché il Direttore della Caritas diocesana Giuliano Faralli, che ha fattivamente sostenuto l’iniziativa. La Caritas è attiva sul territorio attraverso opere concrete di solidarietà verso i soggetti più deboli, garantendo aiuto alle famiglie disagiate, alle persone senza tetto, specie in un momento quale quello attuale di profonda crisi economica e sociale. L’iniziativa, dall’elevato valore etico e sociale, testimonia ancora una volta l’attenzione concreta delle Istituzioni e del Corpo verso coloro che versano in condizioni di indigenza, nonché l’impegno a favore della parte sana della società e delle frange della popolazione in difficoltà.
❄️ Diminuzione Temperature
📅 Proroga periodo accensione climatizzazione invernale
Si comunica che in data odierna è stata emessa ordinanza n. 21 a firma del Sindaco con la quale si proroga fino al 15.04 il periodo consentito per l'accensione degli impianti di climatizzazione invernale.
Per almeno i prossimi 5/7gg le temperature sono previste in ribasso rispetto alla media stagionale pertanto è stata decisa una proroga di una settimana (sino al 15.04) per sei ore e trenta minuti al giorno, nella fascia oraria dalle ore 5 alle ore 23, che corrisponde al 50% dell’orario massimo previsto per la zona climatica E.
Si ricorda infatti che la normativa vigente (Decreto 383/2022) consente per l’anno in corso l’accensione degli impianti termici alimentati a gas naturale fino al 7 aprile, data che con l’ordinanza odierna si prolunga fino a sabato 15 aprile.
Resta l’obbligo di non superare i 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e i 19°C per tutti gli altri edifici.
Da Chianciano a Montepulciano
Dopo un pernottamento in montagna, è giunto il momento di un ultimo cambio di panorama. Raggiungendo le colline della Valdichiana Senese, si possono prevedere due importanti soste, a Chianciano Terme e Montepulciano. La prima località che si incontra in Valdichiana Senese è La Foce, luogo in cui bellezza e storia si incontrano, all'ombra della maestosa tenuta abitata dalla marchesa Iris Origo. Questa dimora storica, edificata nel tardo XV secolo, è circondata da un magnifico giardino all'italiana, progettato dall'architetto inglese Cecil Pinsent. Nel territorio di Chianciano Terme c'è Poggio del Moro, un'azienda dove è possibile degustare, dopo una passeggiata fra i vigneti, prodotti a km zero come bruschette all'olio di oliva, formaggi e salumi locali. Ultima tappa è Montepulciano. La Perla del Cinquecento attende gli ospiti con i suoi capolavori architettonici e la sua lunga tradizione vitivinicola, sublimata nel Vino Nobile di Montepulciano. La Cooperativa Vecchia Cantina di Montepulciano, nata nel 1937, è la più antica della Toscana e la più grande del territorio. Oggi conta circa 400 soci, uniti da una grande passione e da un obiettivo comune: garantire prodotti di qualità a un prezzo accessibile, nel rispetto della tradizione e dell'ambiente.
Dunque di Chianciano si apprezzano le bruschette di una azienda privata oltretutto in aperta campagna.
Come siamo ridotti
CHIANCIANO TERME: LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLE TERME SI SONO RIUNITI IN ASSEMBLEA CON I SINDACATI.
FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL: “Chiediamo con forza un’immediata riapertura del tavolo regionale di crisi”.
Chianciano Terme, 6 aprile 2023 – Martedì 4 aprile si è svolta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dei complessi termali di Chianciano Terme insieme alle Segreterie di FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL.
Il tema predominante della discussione è stata la preoccupazione sui livelli occupazionali che potrebbero essere messi in discussione dalla mancanza di investimenti necessari per il rilancio delle Terme e per l’incertezza sull’esito delle procedure concorsuali in atto.
“Pur leggendo come positivi i segnali giunti dall’acquisizione di rami d’azienda utili al completamento dell’attività, così come la stabilizzazione di alcune figure professionali, – spiegano i Sindacati – la paura è che ritardi e rinvii su scelte e investimenti possano vanificare quanto portato avanti e raggiunto negli ultimi anni. Per i lavoratori e le lavoratrici delle Terme di Chianciano è necessario che si riapra un tavolo istituzionale con Comune, Provincia e Regione per monitorare attivamente i percorsi in atto sulla struttura, sia dal punto di vista immobiliare, dove vi è una forte necessità di interventi strutturali ed estetici, sia per la parte gestionale, dove la tempistica può fare la differenza”.
“E’ fondamentale che tutti abbiano ben presente che le preoccupazioni delle maestranze non sono solo relative al proprio posto di lavoro, che sarebbe già una legittima esigenza, – sottolineano FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL – ma riguardano anche la stessa messa in discussione del sistema termale di Chianciano, ad oggi pur nelle difficoltà riconosciuto tra quelli più avanzati e completi in Italia”.
“Dato che le ricadute disastrose si ripercuoterebbero su tutto il territorio circostante – concludono le organizzazioni sindacali – l’assemblea dei lavoratori, ritenendo ormai improcrastinabile un coinvolgimento di tutte le figure politiche, istituzionali e sociali interessate, ha dato mandato a FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di attivarsi, anche attraverso le rispettive Confederazioni, per chiedere con forza un’immediata riapertura del tavolo regionale di crisi che affronti l’attuale situazione e ragioni su come poter sostenere il rilancio del sito termale”.
CHE SITUAZIONE BRUTTA!!.
dopo 3 anni di agonia, covid,post covid,guerra.aumento prezzi materie prime,inflazione, etc etc...., le prospettive per "turismo 2023" sono ottime, ma quanto sarà in grado Chianciano come destinazione ad intercettarlo????.
Individualismi di alloggi e servizi ottimali fino a OTTIMI, ognun per se, va anche bene ma il "contesto" risulta disomogeneo disordinato scoordinato , ognun per se ..arriva i target specifici di scelta dei singoli, ma davvero manca un "contenitore" di tutto dal decente all'ottimo da "veicolare" con veste "ufficiale Chianciano"...
come??, non so davvero, ognuno ha il suo ruolo, il mio piccolissimo è mandare avanti piccolissima azienda ma lo faccio collaborando coinvolgendo e pubblicizzando molti colleghi e servizi , e se pur piccoli numeri ci sono nei miei vari canali web migliaia di recenzioni-commenti(LE HO SCRITTE TTTE DA ME QUINDI LE CONOSCO BENE)-da cui si capisce bene che "coinvolgere e collaborare" con colleghi "seri" per offrire un "prodotto" migliore e piu completo porta apprezzamenti di chi ci sceglie, si ok internet ma qui siamo in entroterra in territorio almeno diviso in 2 tra vocazione rurale e vocazione turistica,e siamo fortunati nelle nostre zone che vanno bene a braccetto, ANDREBBE ANCORA MEGLIO CON + CONOSCENZA TERRITORIO E COLLEGHI E SAPER SUGGERIRE , PERCHE appunto in assenza di un funzionale "contenitore" sono i suggerimenti che noi diamo per visite e servizi vari che fanno poi la differenza se il cliente rimane contento, gelosie e paura della concorrenza sono concetti da lasciare stare se si vuole ricostruire il futuro.
-oltre non aver eventi di richiamo, quest'anno a parte alle altre varie chiusure o inattivita pure alcune di servizi-strumenti in meno per "aiutarci" a vendere Chianciano(trenino,bus turistico territorio etc etc).
-bello nuovo progetto ponte,scuola,spogliatoi,muri,orologio, etc..e lo dico SINCERAMENTE, chapeao a chi "segue-dirige" iniziative... soldi vincolati a quello e quello solo ok, ma non vorrei che senza agire sul resto, quando pronti, quei progetti fossero come una ferrari che corre all'ippodromo zizzagando merda di cavallo....., è frustrante e mi dispiace dirlo, ma proprio per dar i migliori suggerimenti, si puo incentivare ad andare nel borgo,
..ma mancano parcheggi!!!! e a 54 anni sono almeno 20 amministrazioni diverse che SENTO DIRE "faremo"...ma bau...e ben lo so per la parte sotto porta al sole,perchè l'oliveto sotto paese di mia famiglia(babbo e zio) ha vincoli su piani regolatori per fare strada di collegamento al nuovo ospedale,QUELLO GIA VECCHIO E CHIUSO ahahhahah,e per i parcheggi mai fatti....noi non possiamo farci niente, venderlo impossibile causa i vincoli, un sindaco (cappello e bicchiere) si sveglio dicendo "è del comune"!! il giudice quando si riprese "non dal cappello" gli spiego che il bicchiere crea ANCHE allucinazioni... + recentemente Marchetti disse vediamo come fare...poi a soluzione trovata che con circa 3-400.000 (meno di 1 QUINTO DI QUANDI BUTTATI DELLA TDS!!) euro TOTALI LAVORO FINITO!! (da progetto commissionato realizzato e pagato da noi canta!!), facevano parcheggi per PARECCHIE auto-E ANCHE pulman-e ANCHE coperti anche eventualmente vendibili..., ma prima si "ventolo" che p.a pagava terreno come agricolo ai prezzi minimi ,per poi magicamente trasformarlo in "altro" .."e occhio perche altrimenti possiamo pignolarlo e non ci prendete nemmeno prezzo agricolo" (le norme non permettono ma forse non se lo ricordavano) , poi fu detto " no no troppi soldi lo facciamo nell'altro lato ci costa molto meno, e qui, come disegni dell'epoca su lato strada solo alcuni, 10-15 circa, che poi venne fuori sarebbero costati oltre 300.000 euro ahahhahha "(questo anche quando c'era ferranti-piccinelli)..io non ho visto parcheggi in + se non i 5 limitrofi a uliveto citato, nello spazio che GRATUITAMENTE CEDEMMO A COMUNE per allargare la strada...poi ci hanno fatto 5 parcheggi e in CULO LA STRADA PER CUI GRATUITAMENTE CEDEMMO QUELLA PICCOLA PARTE..AHAHHA--vabbè ..solo che li ora spesso la strada è bloccata da auto parcheggiate nella strada, andando molto piu indietro quando fu asfaltata via della valle, altra p.a., la mia famiglia offri GRATUITAMENTE una striscia di terreno per fare marciapiede grande in via mad.d.rosa, tutto agli atti protocollato ufficialmente, "non non ci interessa è zona rurale, i turisti devono passeggiare "nella citta nuova"...ahahha,...intelligenti e lungimiranti E POI GANZO QUANDO CI DICONO "NON SIETE COLLABORATIVI".MANCO A REGALO HANNO VOLUTO FARE QUALCOSA IN QUEL TRATTO! AHAHHA..la burocrazia gia blocca o rallenta tanto, ma l'assenza di visione del da da farsi e come!!!.. danneggia ancora di piu.
chi dovrebbe fare??..bah in primis pa ok per le cose grosse, ma un po tutti nel piccolo cazzo!! ho visto su facebook una lamentela di un chiancianese(senza fare nomi) che blaterava per il non ritiro immondizia e passando davanti casa sua ho visto suo ingresso piccola resede con rovi erbacce e piante non curate....e che cazzo!!! in troppi si sono "adattati" al 5.0, clic su pc,selphy, e social...ma si sono scordati che per pulire e avere decoro SERVE SOLO SCOPA PALETTA, FORBICI,DECESPUGLIATORE, E POCO ALTRO , CLIC SU PC NON RISOLVONO PROBLEMA, e spesso servirebbe ad alcuni meno tempo a pulire il proprio che a dire e scrivere nei social che è sporco altrove.
speriamo..ma io vedo sempre + indaffarati al tutti contro tutti, e pochi a sudare e fare.
Con proprietari russi…
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