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Assessore Damiano Rocchi Puntoeacapo foto fonte FB |
Da un incontro con il blog Valtubo, l’Assessore Damiano Rocchi risponde per
chiarire i dati, in parte non corretti, esposti dalla Nazione sulla
ripartizione e costi della TARI a Chianciano Terme.
D: Nel blog c’è molto fermento
riguardo le bollette della TARI 2015 cosa vogliamo dire?
R: Innanzitutto è importante fare due premesse. La prima relativa al fatto
che i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti afferenti al Comune di
Chianciano Terme e di cui al PEF 2015 non hanno globalmente subito
significative variazioni rispetto all'anno precedente e la seconda che è
comunque indubbia la necessità di lavorare a livello di ambito affinché tali
costi totali vengano ridotti, cosa che sarà possibile esclusivamente mediante
il raggiungimento di una diversa gestione del sistema rifiuti.
E’ palese che sia estremamente necessario abbattere i costi totali, cosa
questa possibile esclusivamente rivedendo globalmente il sistema di gestione
del rifiuto ed a tal riguardo ricordo che dal prossimo anno (presumibilmente
secondo semestre) grazie ad una nostra richiesta che ha trovato sponda anche
nei Comuni del nostro comprensorio, su tutto il territorio dell'Unione dei
Comuni sarà attivato un servizio di raccolta Porta a Porta che, anche grazie
alla contestuale riapertura del Centro di Raccolta in Loc. Cavernano, ci
permetterà di raggiungere quelle % di RD che poi ci permetteranno anche di
poter applicare una tariffazione puntuale.
Metteremo il nostro massimo impegno in sede di ATS (dove partecipiamo
insieme ad altri 107 comuni e come singolo Comune di Chianciano Terme pesiamo
solamente lo 0,54%) affinché i costi debbano essere diminuiti, ma di
fondamentale importanza sarà fare 'massa critica' e crediamo che la strada intrapresa
con i 9 Comuni facenti parte dell'Unione dei Comuni ai quali corrisponde un
popolazione di oltre 60.000 cittadini, possa essere quella giusta.
Detto ciò quindi quello che è importante comprendere è che la manovra
eseguita non ha incrementato i costi ma ha riequilibrato tra utenze domestiche
e non domestiche e soprattutto in nome del principio dell'equità quei costi che
fino al 2014 sono stati per diversificati motivi non equamente ripartiti in funzione
di quella che è la produzione di rifiuti 'reale' a carico di tali utenze.
D: Ma la gente si lamenta degli
aumenti in bolletta…
R: Siamo consapevoli che per le utenze domestiche trovarsi un aumento
sostanziale della bolletta non sia cosa piacevole, ma se da un lato deve
esserci la consapevolezza che finora le utenze non domestiche hanno pagato
iniquamente il servizio, dall'altro deve esserci anche la consapevolezza che
l'aver perseverato su tale linea avrebbe fatto si di continuare ad alimentare
un circolo vizioso (e non virtuoso) ed a minare pericolosamente sia il tessuto
economico chiancianese che indirettamente il bilancio comunale, il quale deve
sopperire ai comunque già fin troppo elevati mancati incassi a carico delle utenze
non domestiche.
Ed a tale proposito contestualmente abbiamo dato seguito ad un'attività di
recupero dell'imposta non riscossa (anno 2013 e 2014) con possibilità di
garantire, mediante una rateizzazione chi si trova in difficoltà economiche, il
recupero di quegli importi che ove non riscossi non fanno che aumentare la tariffa
in danno di chi fino ad oggi ha sempre pagato anche se con enormi sacrifici.
Quella che è stata fatta quindi è una manovra volta all'ottenimento di una
TARI più correlata alla produzione specifica di rifiuto e meno dipendente
(negli importi) alla dimensione delle unità servite e più funzione dei
componenti del nucleo familiare nel caso delle singole utenze domestiche e
delle presenze turistiche nel caso della totalità delle utenze non domestiche.
Ci teniamo inoltre a comunicare che tale ‘manovra’ contempla anche
l’inserimento e modifica dell’entità di alcune agevolazioni, quali ad esempio
innalzamento del limite superiore della fascia ISEE (da 8.000 a 12.000 euro
annue) che consentano di ottenere riduzioni di costi sulla parte variabile
della tariffa.
Manovre simili, benché dolorose, sono già state eseguite nel corso del
tempo da realtà limitrofe e simili, ed assodato quindi che non era più
possibile ignorare questa iniqua ripartizione dei costi come A.C. vorremmo condurre tutti gli utenti anche a
riflettere sul fatto che l’adeguamento, anche se annualmente consistente, va
analizzato in termini di costo giornaliero pro-capite corrisposto.
D: Cosa è cambiato nella
ripartizione della TARI a Chianciano?
R: A Chianciano si producono mediamente 5000 tonnellate di rifiuti di cui
circa 1500 t a carico delle attività turistico/ricettive, 3000 t dalle utenze
domestiche ed le restanti 500 t dalle altre attività non domestiche. Il PEF per
il 2015 è di circa 2.235.000 euro, ovvero una media di circa 0,45 euro a
kg/prodotto.
Su base statistica nazionale, regionale e locale un cittadino (puramente
domestico) produce mediamente 1,15 kg/gg ovvero 420 kg/anno, mentre alle utenze
turistiche è attribuita una produzione di 2,30 kg/gg, che nel caso di
Chianciano confermando le 650.000 presenze turistiche del 2014 conferma le
circa 1500 t.
Solo per informazione, prendendo a riferimento situazioni di cittadine a
noi limitrofe dove non si ha attività ricettiva, la produzione media è di circa
500/520 kg/anno, anch’essa in linea analizzando con i valori sopra riportati.
D: E per i costi degli utenti?
R: Per quanto riguarda i costi, ragionando solo sulle produzioni, a carico
del domestico avrebbero dovuto starci 1.350.000 mentre sulle utenze non
domestiche i restanti 885.000. Con le ripartizioni deliberate per parte fissa e
parte variabile della tariffa, a carico dei cittadini ad oggi c’è 1.200.000 euro
ed a carico delle utenze non domestiche (alberghi e tutti gli altri) 1.035.000.
Ovvio che per le utenze domestiche ci sia stato aumento sostanziale in quanto
sino al 2014 su esse era ‘spostato’ un costo di circa 850.000 euro che come
dimostrato dallo studio di ATO ToscanaSud non era correlato alla produzione del
rifiuto, erroneamente stimato in valore poco superiore alla metà.
Confrontandosi con quanto avviene nei comuni del senese, il costo procapite
medio sul domestico è sulle 145 euro annue, ma ci sono realtà che sfiorano i
190 euro/procapite annui e tra l’altro presentano un non riscosso di solo il
2%.
Altra cosa importante, riferito ai dati precedentemente
trasmessi, specifica che la scelta di porre a carico dei cittadini 1.200.000
dei 2.235.000 anziché i 1.350.000 (quindi un importo minore da quello che
sarebbe derivato dalla mera applicazione analitica sulle produzioni di rifiuto
stimate) è dovuta al fatto che le attività turistico ricettive per il periodo
stagionale sono servite da un servizio porta a porta che presenta costi di
raccolta superiori. Ma non deve essere tralasciato il fatto che le stesse
attività, chiuse per almeno 6 mesi, pagano comunque il servizio di spazzamento
che nel periodo invernale vien effettuato, ma di fatto non ne usufruiscono.
D: Qual è la situazione del non
pagato a Chianciano?
R: A Chianciano il non riscosso medio sulla TARI è circa il 40%, di cui il
30% rappresenta la parte a carico delle non domestiche, ed il restante 10% su
utenze domestiche.
Quella che è stata condotta, fermo restando la necessaria battaglia da fare
sui costi a monte che sono elevati, è una manovra volta all’equità e quindi è
esclusivamente relativa ad una diversa ripartizione degli stessi costi tra
utenze domestiche e non domestiche.
Ad oggi un nucleo di 3 persone su 100 mq paga circa 0,40 €/gg procapite,
ovvero 1,20 €/gg a nucleo familiare per un servizio che comprende spazzamento
delle strade, raccolta, conferimento, trattamento e smaltimento.
Adesso, con il chiarimento da parte dell’Assessore Rocchi, abbiamo più delineato con quali intenzioni si è mossa l’Amministrazione, aspetto vostri
commenti e se siete d’accordo con la linea presa.
Saluti,
Valtubo