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Fonte la rete |
Ecco la proposta, giunta per e-mail ad alcuni alberghi chiancianesi, per poter “usufruire al meglio” della tanto decantata tesi dello spostamento dei volumi voluta dall'attuale Amministrazione all'interno del Piano Strutturale, da una società del settore ricettivo che avrebbe voluto costruire un albergo a Chianciano Terme:
“Buongiorno,
a nome della Società XXXXXXX, con sede in XXXXX, Soci accomandatari XXXXX e XXXXX, proprietaria dell’appezzamento di terreno sito in Chianciano Terme, Zona Pereta, al Catasto foglio XX mappale XX di mq. 3936, comunico che è intenzionata a vendere detto appezzamento, acquistato nel lontano 1990, con l’intenzione di costruire un albergo di ottima qualità, essendo del settore ricettivo.
Poiché uno strano e fantasioso regolamento edilizio di Chianciano Terme impone la demolizione di un albergo per poter costruire nella zona suddetta, così mi è stato detto, sono a proporVi l’acquisto di detto terreno, nel caso decidiate di demolire il Vostro albergo e costruirne uno nuovo che soddisfi maggiormente le mutate richieste di qualità del settore turistico.
Preso purtroppo atto di questa stranezza del Comune di Chianciano Terme, porgo cordiali saluti.
XXXXXXX XXXXXX”
Ecco come un possibile finanziatore viene disincentivato ad investire a Chianciano.
Come appare evidente l'applicazione di tale “strano e fantasioso regolamento” comporta il triplicamento delle spese: acquisto terreno, demolizione edificio e costi edificazione nuova struttura.
Poi mi devono spiegare cosa ci faccio con il vecchio terreno dove avevo l'albergo......devo mantenerlo pulito con eventuali altri costi? Cosi vogliamo rilanciare economicamente Chianciano? Quanti POLLI pensiamo di trovare? Gli unici che potrebbero investire a tali condizioni sono coloro che devono “ripulire il denaro”, per rendere l'idea!
Saluti,
Valtubo